martedì 17 marzo 2015

Gioielli con artigli d'aquila in un sito Neanderthal della Croazia


Mammut, bisonti, rinoceronti lanosi: tra tutti gli animali abbattuti dai Neanderthal, il più temibile non era probabilmente cacciato per procurarsi del cibo. 
O almeno, non solo: otto artigli d'aquila bucati e lavorati a guisa di gioielli sono stati rinvenuti in un sito Neanderthal della Croazia. 

 I reperti antichi di 130 mila anni, erano stati scoperti più di un secolo fa dal geologo Dragutin Gorjanović-Kramberger, in un riparo roccioso nei pressi di Krapina, nel nord della Croazia, insieme a un tesoro di resti animali, strumenti di pietra, ossa e denti Neanderthal. 
Kramberger dovette inviarli a qualcuno per un consulto, e non li vide più tornare. 
David Frayer, paleoantropologo dell'Università del Kansas, li ha rivisti un anno fa nel Museo di Storia Naturale di Zagabria, e descritti in un articolo appena pubblicato su PLoS ONE. 

 Gli artigli appartengono a un'aquila di mare (Haliaeetus albicilla) il più grande predatore dell'aria d'Europa, con un'apertura alare di 2 metri. 
«Sono uccelli potenti - dice Frayer - ci vuole una certa dose di coraggio, ma anche di incoscienza, per acciuffarne uno».


Piume e artigli di rapaci sono stati rinvenuti in altri siti Neanderthal prima d'ora: alcuni, meno lavorati, sono stati ritrovati in alcune grotte a Gibilterra. 
 Ma quelli di Krapina sono il tesoro - o forse è meglio dire, la parure - più completa e antica mai ritrovata, con reperti appartenenti ad almeno tre uccelli diversi. 
Presentano tacche volutamente intagliate, sfaccettature create ad hoc, e tagli - presumibilmente quelli effettuati per staccarli dalla zampa - smussati. 
Molti sembrano quasi essere stati lucidati.
 Insomma una "bigiotteria" raffinata, che confermerebbe l'esistenza di un pensiero simbolico (la capacità di vedere un oggetto come rappresentazione di qualcosa e non solo come un utensile pratico) già da prima dello sviluppo dei Sapiens. 

 Fonte : focus.it

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