mercoledì 3 dicembre 2014

Raju, l 'elefante che piangeva e' finalmente libero


Non c'è più bisogno di piangere, Raju.

L'elefante indiano le cui lacrime hanno catturato i cuori di milioni di persone in tutto il mondo è finalmente libero dai suoi aguzzini. Tenuto in catene e picchiato per più di 50 anni, l'animale ha vinto la battaglia legale contro i suoi ex-proprietari che avevano tentato di riprenderselo dopo la sua liberazione, insistendo sul fatto che era loro 'legittima proprietà'.


Il maestoso animale era stato costretto a mendicare per ottenere monete da passanti e turisti, sopravvivendo solo mangiando plastica e carta.
 Niente carezze e niente cibo per lui, per anni e anni. 
Ciò ha indotto una squadra di veterinari ed esperti di fauna selvatica, con forestali e poliziotti, a sequestrare Raju e liberarlo da tutta questa sofferenza lo scorso luglio.


Quando Raju è stato  liberato dalle catene trasudava pus dalle ferite e presentava enormi ascessi alle zampe.
 Stava morendo di fame e aveva ferite su tutto il corpo.
 Il gestore era anche solito strappare i peli della sua cruda per venderli come portafortuna. 

E' stato trasferito in una nuova casa, un bel rifugio dove camminare libero, mangiare buon cibo, ricevere cure mediche, tuffarsi nella sua piscina preferita e socializzare con altri elefanti – tutte cose che gli sono state negate per gran parte della sua vita.






Ma i suoi proprietari, non contenti, hanno deciso di farsi valere per riprendere l'animale.
 Gli avvocati del Wildlife SOS hanno sostenuto che un elefante non può essere di proprietà di una persona in base al diritto indiano, in quanto sono tutti di proprietà del governo. Hanno sostenuto con successo che solo una licenza sarebbe stata la prova della proprietà. Gli ex proprietari non sono stati in grado di produrre un certificato e il caso è stato archiviato. 

 Roberta Ragni

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