lunedì 29 settembre 2014

Lubecca e la lega anseatica


La Lega Anseatica (detta anche Hansa) fu un’alleanza di città che nel medioevo e fino all’inizio dell’era moderna contribuirono in maniera determinante al fiorire dei commerci in gran parte dell’Europa settentrionale e del Mar Baltico.

 La sua fondazione viene fatta risalire al XII secolo.
 Fu in questo periodo che i mercanti delle varie città iniziarono a formare società, o Hanse, con l’intenzione di commerciare con le città straniere.
 Queste società lavorarono per acquisire degli speciali privilegi commerciali per i loro membri. Ad esempio, i mercanti di Colonia furono in grado di convincere Enrico II d’Inghilterra a garantire loro speciali privilegi commerciali e diritti di mercato nel 1157. Alla fine, alcune di queste città iniziarono a formare alleanze tra di loro, in forma di una rete di mutua assistenza che sarebbe diventata, appunto, la Lega Anseatica.

 La città principale della Lega Anseatica era Lubecca, fondata da Enrico il Leone di Sassonia nel 1159.
 La sua posizione sul Baltico le diede accesso ai commerci con Scandinavia e Russia, portandola in competizione diretta con gli scandinavi che avevano in precedenza controllato gran parte delle rotte commerciali del Baltico.
 La competizione finì a seguito di un trattato con i commercianti di Gotland. Attraverso questo trattato, i mercanti di Lubecca ottennero anche l’accesso al porto russo di Velikij Novgorod, dove costruirono uno scalo commerciale.
 Lubecca, che aveva avuto accesso alle aree di pesca del Baltico e del Mare del Nord, successivamente formò un’alleanza con Amburgo, un’altra città mercantile che controllava l’accesso alle rotte del sale provenienti da Lüneburg. 
 Le città alleate furono in grado di prendere il controllo di gran parte del commercio del pesce salato. Altre alleanze simili si formarono in tutto il Sacro Romano Impero. 
Con il passare del tempo, la rete di alleanze crebbe fino a comprendere più di 100 città.
 I coloni tedeschi costruirono numerose città anseatiche sul Baltico, come Tallinn, Riga e Tartu. Alcune di queste sono ancora piene di edifici e dello stile dei giorni della Lega Anseatica.
 La Livonia (le odierne Estonia e Lettonia) ebbe il suo parlamento Anseatico (dieta) e tutte le sue principali città erano membri della Lega.
 Alla fine, la capitale dell’Hansa venne spostata a Danzica, che era il principale porto per le mercanzie polacche (all’epoca tedesche) trasportate lungo la Vistola.
 Altre importanti città membre della Lega furono Thorn, Elbing, Königsberg e Cracovia.
 La Lega aveva una natura fluida, ma i suoi membri condividevano alcuni tratti. In primo luogo, gran parte delle città anseatiche vennero fondate o come città indipendenti, o ottennero l’indipendenza attraverso il potere di contrattazione collettivo della Lega.


L’indipendenza era comunque limitata; significava che le città dovevano lealtà diretta al rispettivo Imperatore, senza alcun legame intermedio alla nobiltà locale.
 Un’altra similitudine consisteva nel fatto che le città erano tutte collocate in posizione strategica lungo le rotte commerciali. Infatti, al vertice del loro potere, i mercanti della Lega Anseatica erano talvolta in grado di usare il loro potere economico (e in alcuni casi anche la loro forza militare – le rotte commerciali necessitavano di protezione, le navi della Lega erano bene armate) per influenzare la politica imperiale. 
 La Lega esercitò il suo potere anche all’estero: tra il 1368 e il 1370, le navi della Lega combatterono contro i danesi, e costrinsero il re di Danimarca a garantire alla Lega il 15% dei profitti provenienti dai commerci danesi (Trattato di Stralsund). 

 Le rotte commerciali esclusive vennero spesso ottenute a caro prezzo. In molte città straniere, i mercanti dell’Hansa erano confinati in determinate aree di commercio e nei loro scali commerciali. Gli era concesso raramente, se non mai, di interagire con gli abitanti del luogo, ad eccezione che per motivi legati alle contrattazioni. Inoltre, il potere della Lega Anseatica era invidiato da molti, sia nobili sia mercanti.
 Nel 1598 chiudeva definitivamente il fondaco anseatico a Londra. L’esistenza stessa della Lega e dei suoi privilegi e monopoli creò tensioni economiche e sociali che spesso si tramutarono in una forma di rivalità strisciante tra i membri della Lega.
 Per la fine del XVI secolo, la Lega implose e fu incapace di gestire le lotte intestine, i cambiamenti socio-politici che accompagnarono la Riforma, l’emergere dei mercanti olandesi e inglesi e le incursioni dei Turchi Ottomani sulle rotte commerciali e sull’Impero stesso.
 Il crollo definitivo si ebbe con la guerra dei Trent’anni, che sancì il predominio svedese nel Baltico.
 All’ultima dieta della Lega, nel 1669, si presentarono solo tre città: Lubecca, Amburgo e Brema. 
 Nonostante la sua scomparsa, diverse città ancora mantengono collegamenti con la Lega Anseatica. Anche nel XXI secolo le città di Deventer, Kampen, Zutphen, Lubecca, Amburgo, Brema, Rostock, Wismar, Stralsund, Greifswald e Anklam si denominano Città Anseatiche. Per Lubecca in particolare, questo legame anacronistico ad un glorioso passato rimase di particolare importanza nella seconda metà del XX secolo. Lubecca fu anche, come molte altre città, una “Libera città Anseatica”, come è ancora ad esempio Brema.
 Questo privilegio venne rimosso dal Partito Nazista dopo che il Senato della Città Anseatica non permise ad Adolf Hitler di parlare a Lubecca durante la campagna elettorale. Hitler tenne il discorso a Bad Schwartau, un piccolo villaggio alla periferia di Lubecca.
 In seguito si riferì a Lubecca come a “quella piccola città vicino a Bad Schwartau”

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