giovedì 22 maggio 2014

L'Europa è diventata un prodotto di mercato pubblicizzato con i nostri soldi



Come mai ci stanno bombardando di pubblicità sull’Europa.
Come è bella l’Europa, come è utile l’Europa, come è importante l’Europa.
E ancora, ma come faremmo senza Europa?
Come potremmo vivere senza l’Euro?
Insomma, ci stanno “vendendo l’Europa” come si vende un detersivo o una vaschetta di gelato o un materasso.
Già mi vedo Mastrota che il 25 maggio ci avvisa che è l’ultimo giorno della grande “offerta Europa”.
Ma perché? 
Chi è che ci tiene tanto a venderci l’Europa?
Ossia, a chi sta tanto a cuore rimanere in Europa, a costo di rimbambirci con il sistema più ingannevole che esista: quello pubblicitario?
La pubblicità, si sa, non da “consigli” come diceva il mitico Mike, né ci informa.
La pubblicità ha il solo scopo di venderci un prodotto, in qualunque modo, che ci serva o no!
Ma chi e perché è tanto importante “venderci l’Europa”?
Ed ora, qualche domanda ve la state facendo anche Voi?
Gira un nuovo spot che alla fine recita
“IL NOSTRO CIBO SAREBBE ALTRETTANTO SICURO SENZA L’EUROPA?”
Ecco cosa dice Coldiretti
“Dal formaggio senza latte al vino senza uva, dal cioccolato senza cacao, alla carne annacquata, ma ci sono anche il vino zuccherato, il miele contaminato dal polline biotech senza nessuna indicazione in etichetta come pure i formaggi similgrana prodotti all’estero, tra le novità permesse dall’Unione e in commercio anche in Italia che non si può opporre alle regole europee.
E’ quanto denuncia la Coldiretti che ha aperto l’esposizione “Con trucchi ed inganni l’Unione Europea apparecchia le tavole degli italiani” al maxi raduno con diecimila agricoltori dalle diverse regioni a Mico-Fiera Milano Congressi con il presidente nazionale Roberto Moncalvo.
“Dall’Unione Europea e’ venuto negli anni un via libera ad allucinanti novita’ nel piatto senza dimenticare le alchimie negli ingredienti che hanno snaturato anche gli alimenti piu’ comuni”, ha affermato Moncalvo nel sottolineare che “si e’ verificato un appiattimento verso il basso delle normative per dare spazio a quei Paesi che non possono contare su una vera agricoltura e puntano su trucchi, espedienti e artifici della trasformazione industriale per poter essere presenti sul mercato del cibo”.
Si spiega cosi’ – denuncia la Coldiretti – la possibilità concessa dall’Unione Europea di incorporare la polvere di caseina e caseinati, al posto del latte, nei formaggi fusi, di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero nei Paesi del Nord Europa o di ottenerlo a partire da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette piu’ prestigiose con la semplice aggiunta di acqua.
Si calcola che in Europa vengano consumate venti milioni di bottiglie all’anno con etichette di vini italiani ottenute in questo modo.
L’Unione Europea consente anche per alcune categorie di carne la possibilità di non indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5 per cento, ma per alcuni prodotti (wurstel, mortadella) tale indicazione può essere addirittura elusa e potrebbero essere esclusi dagli obblighi di indicazione della quantità d’acqua mentre in tutta Europa circolano liberamente imitazioni low cost del Parmigiano reggiano e del Grana Padano realizzate fuori dall’Italia senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia che ingannano i consumatori sulla reale origine.
Le importazioni dei cosiddetti “similgrana” in Italia sono raddoppiate negli ultimi dieci anni con gli arrivi da Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia, Lettonia che hanno raggiunto un quantitativo stimato in 83 milioni di chili.
E allora? Tutto falso?
L'Italia nota nel mondo per le sue produzioni alimentari DOC è STATA SVENDUTA  a favore di paesi che non hanno nemmeno le materie prime per competere con noi. e usano surrogati per le loro produzioni usando i nostri marchi d'eccellenza per vendere.
Cornuti e mazziati e senza possibilità di ribellarci 
GRAZIE EUROPA

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