lunedì 18 novembre 2013
Significato dei pantaloni a vita bassa....molto.... molto bassa
Per tutti coloro che pensano sia bello andare in giro con i pantaloni sotto al sedere, questa è la spiegazione del perchè di questa tendenza:
E'nata nelle carceri, negli Stati Uniti dove i prigionieri che erano disposti a fare sesso con altri prigionieri avevano bisogno di creare un segnale che sarebbe passato inosservato alle guardie così da non subire conseguenze, quindi mostrando parzialmente il loro sedere,dimostravano di essere disponibili per gli altri detenuti.
E'nata nelle carceri, negli Stati Uniti dove i prigionieri che erano disposti a fare sesso con altri prigionieri avevano bisogno di creare un segnale che sarebbe passato inosservato alle guardie così da non subire conseguenze, quindi mostrando parzialmente il loro sedere,dimostravano di essere disponibili per gli altri detenuti.
I Vegetariani uccidono più animali che gli onnivori ?!?!?!?!???
Anni di convinzioni andate in fumo grazie ad uno studio condotto dall’Università del New South Wales, in Australia.
I ricercatori hanno scoperto che i vegetariani, coloro che ritengono che mangiare carne non sia etico, in realtà uccidono più animali, in misura 25volte maggiore di quanto facciano gli onnivori.
I vegetariani ritengono che l’allevamento danneggi l’ambiente e che sprechi vegetali.
Il professore dell’Università che ha condotto lo studio, tale Mike Archer, ha dimostrato invece che la produzione dei vegetali consumati dall’uomo possa uccidere un numero di animali 25 volte superiore per chilogrammo di proteine utilizzabili prodotte, rispetto a quanto avviene per la produzione di carne.
La maggior parte dei bovini macellati si nutrono di vegetazione spontanea e la produzione di grano, riso e legumi comporta proprio l’eliminazione di vegetazione spontanea.
Il tutto comporta, secondo la loro logica, alla morte di migliaia di animali la cui sopravvivenza è legata a quel determinato tipo di vegetazione ed ecosistema
Tra il numero degli animali uccisi per essere mangiati e quelli uccisi per non essere mangiati. Lo studio ha stimato che un bovino cresciuto al pascolo, abbattuto, rende una carcassa di 288 kg per un 68% di carne: 45kg (23%) di proteine per animale ucciso. Per ottenere 100kg occorre quindi abbattere 2,2 animali.
Tanti sono gli animali che vengono uccisi per difendere i raccolti, spesso avvelenati.
Per esempio nella coltivazione del frumento vengono uccisi almeno 100 topi per ettaro ogni anno.
E chi ama gli animali non fa distinzione di specie.
L’invito rivolto agli animalisti è quello di pensare al fatto che gli animali uccisi per difendere i raccolti soffrono ancora di più di quelli uccisi nell’allevamento o nella caccia, perchè ad essi non è garantita la limitazione del dolore al minimo, e neanche lo stordimento preventivo solitamente garantito agli animali destinati al macello. (assolutamete falso gli animali portate al macello assistono in fila all'uccisione dei loro simili con le loro urla stazianti
Dal pascolo non si ottengono vegetali consumabili dall’uomo e al fine di ottenerli si rischia solo di distruggere nuova vegetazione spontanea.
Mike Archer
Si è laureato in geologia e biologia all'Università di Princeton nel 1967 e ha ottenuto il dottorato nel 1976 presso la University of Western Australia.
Ha iniziato a lavorare presso il Western Australian Museum nel 1967-1971 ed è stato curatore dei mammiferi presso il Queensland Museum nel 1972-1978.
Dal 1978 insegna all'Università del Nuovo Galles del Sud.
Nel 1999 annunciò pubblicamente l'avvio di un progetto di clonazione del tilacino; dopo i primi parziali successi, il progetto venne però abbandonato nel 2005.
Tuttavia, lo stesso anno, Archer annunciò che il progetto sarebbe stato portato avanti da un gruppo di università interessate e da un centro di ricerca
Ogni giorno dei cervelloni ne tirano fuori una nuova
Mi sembra parimenti assurda come la storia che il buco dell'ozono è provocato dagli escrementi dei bovini ed ovini
Ma questo emerito professore è stato informato che gli animali da macello vivono in multi stalle quasi accatastasti e che non vedono un prato o la luce del sole in tutta la loro breve vita? che vengono riempite di ormoni per portarle a peso giusto per la macellazione? Vedete per caso dell'erba o del fieno?
Idem per i polli e le galline che non sanno cosa significhi razzolare per un aia in cerca di semi ma vivono in stie di pochi metri a centinaia nutrite con prodotti chimici?.
I topi nei granai e le talpe nonchè gli insetti e gli uccelli sono sempre esistiti e i contadini oggi come un tempo provvedevano a eliminarli
Qualcuno gli ha detto che la riproduzione della vegetazione avviene anche perchè questi animali cosiddetti nocivi con la defecazione riportano i semi alla terra che gli insetti trasportano il polline?
La natura è sempre andata avanti così facendo a meno di questi cervelloni con le loro idee (forse ben pagate)
E' sconosciuto a questo professorone che la carne - rossa o bianca, d'allevamento o selvatica, biologica o da allevamenti intesivi consuma un terzo della produzione agricola mondiale che serve a nutrire gli animali da macello e che ogni kg di bistecche vale 15.000 litri d'acqua. Due numeri ampiamente insostenibili.
Come diceva Totò "Ma mi faccia il piacere"
I ricercatori hanno scoperto che i vegetariani, coloro che ritengono che mangiare carne non sia etico, in realtà uccidono più animali, in misura 25volte maggiore di quanto facciano gli onnivori.
I vegetariani ritengono che l’allevamento danneggi l’ambiente e che sprechi vegetali.
Il professore dell’Università che ha condotto lo studio, tale Mike Archer, ha dimostrato invece che la produzione dei vegetali consumati dall’uomo possa uccidere un numero di animali 25 volte superiore per chilogrammo di proteine utilizzabili prodotte, rispetto a quanto avviene per la produzione di carne.
La maggior parte dei bovini macellati si nutrono di vegetazione spontanea e la produzione di grano, riso e legumi comporta proprio l’eliminazione di vegetazione spontanea.
Il tutto comporta, secondo la loro logica, alla morte di migliaia di animali la cui sopravvivenza è legata a quel determinato tipo di vegetazione ed ecosistema
Tra il numero degli animali uccisi per essere mangiati e quelli uccisi per non essere mangiati. Lo studio ha stimato che un bovino cresciuto al pascolo, abbattuto, rende una carcassa di 288 kg per un 68% di carne: 45kg (23%) di proteine per animale ucciso. Per ottenere 100kg occorre quindi abbattere 2,2 animali.
Tanti sono gli animali che vengono uccisi per difendere i raccolti, spesso avvelenati.
Per esempio nella coltivazione del frumento vengono uccisi almeno 100 topi per ettaro ogni anno.
E chi ama gli animali non fa distinzione di specie.
L’invito rivolto agli animalisti è quello di pensare al fatto che gli animali uccisi per difendere i raccolti soffrono ancora di più di quelli uccisi nell’allevamento o nella caccia, perchè ad essi non è garantita la limitazione del dolore al minimo, e neanche lo stordimento preventivo solitamente garantito agli animali destinati al macello. (assolutamete falso gli animali portate al macello assistono in fila all'uccisione dei loro simili con le loro urla stazianti
Dal pascolo non si ottengono vegetali consumabili dall’uomo e al fine di ottenerli si rischia solo di distruggere nuova vegetazione spontanea.
Mike Archer
Si è laureato in geologia e biologia all'Università di Princeton nel 1967 e ha ottenuto il dottorato nel 1976 presso la University of Western Australia.
Ha iniziato a lavorare presso il Western Australian Museum nel 1967-1971 ed è stato curatore dei mammiferi presso il Queensland Museum nel 1972-1978.
Dal 1978 insegna all'Università del Nuovo Galles del Sud.
Nel 1999 annunciò pubblicamente l'avvio di un progetto di clonazione del tilacino; dopo i primi parziali successi, il progetto venne però abbandonato nel 2005.
Tuttavia, lo stesso anno, Archer annunciò che il progetto sarebbe stato portato avanti da un gruppo di università interessate e da un centro di ricerca
Ogni giorno dei cervelloni ne tirano fuori una nuova
Mi sembra parimenti assurda come la storia che il buco dell'ozono è provocato dagli escrementi dei bovini ed ovini
Ma questo emerito professore è stato informato che gli animali da macello vivono in multi stalle quasi accatastasti e che non vedono un prato o la luce del sole in tutta la loro breve vita? che vengono riempite di ormoni per portarle a peso giusto per la macellazione? Vedete per caso dell'erba o del fieno?
Idem per i polli e le galline che non sanno cosa significhi razzolare per un aia in cerca di semi ma vivono in stie di pochi metri a centinaia nutrite con prodotti chimici?.
I topi nei granai e le talpe nonchè gli insetti e gli uccelli sono sempre esistiti e i contadini oggi come un tempo provvedevano a eliminarli
Qualcuno gli ha detto che la riproduzione della vegetazione avviene anche perchè questi animali cosiddetti nocivi con la defecazione riportano i semi alla terra che gli insetti trasportano il polline?
La natura è sempre andata avanti così facendo a meno di questi cervelloni con le loro idee (forse ben pagate)
E' sconosciuto a questo professorone che la carne - rossa o bianca, d'allevamento o selvatica, biologica o da allevamenti intesivi consuma un terzo della produzione agricola mondiale che serve a nutrire gli animali da macello e che ogni kg di bistecche vale 15.000 litri d'acqua. Due numeri ampiamente insostenibili.
Come diceva Totò "Ma mi faccia il piacere"
2053 ordigni nucleari fatti esplodere nel mondo dal 1945 - il video
Japanese artist Isao Hashimoto has created a beautiful, undeniably scary time-lapse map of the 2053 nuclear explosions which have taken place between 1945 and 1998, beginning with the Manhattan Project’s “Trinity” test near Los Alamos and concluding with Pakistan’s nuclear tests in May of 1998.
This leaves out North Korea’s two alleged nuclear tests in this past decade (the legitimacy of both of which is not 100% clear). Each nation gets a blip and a flashing dot on the map whenever they detonate a nuclear weapon, with a running tally kept on the top and bottom bars of the screen.
Hashimoto, who began the project in 2003, says that he created it with the goal of showing”the fear and folly of nuclear weapons.” It starts really slow — if you want to see real action, skip ahead to 1962 or so — but the buildup becomes overwhelming.
Traduzione
L'artista giapponese Isao Hashimoto ha creato un bellissimo, innegabilmente spaventoso time-lapse mappa delle esplosioni nucleari (2053) che hanno avuto luogo tra il 1945 e il 1998, iniziando con "Trinità" di prova del Progetto Manhattan, vicino a Los Alamos e concludendo con i test nucleari del Pakistan nel maggio del 1998.
Questo lascia fuori due presunti test nucleari della Corea del Nord in questo decennio
Ogni nazione ottiene un blip e un puntino lampeggiante sulla mappa ogni volta che detonare un ordigno nucleare, con un conteggio tenuto sulle barre superiore e inferiore dello schermo.
Hashimoto, che ha iniziato il progetto nel 2003, dice che ha creato con l'obiettivo di mostrare Si inizia veramente lento ", la paura e la follia delle armi nucleari." -
Se volete vedere l'azione reale, passare direttamente al 1962 o giù di lì - ma l'accumulo diventa travolgente.
Exocoetidae, il pesce volante
Sapevate dell'esistenza di un pesce volante? Si tratta di una particolare specie di pesci che risultano in grado di emergere dall'acqua e di percorrere lunghe distanze mentre si trovano sospesi nell'area.
Le loro pinne si estendono e si trasformano in vere e proprie ali, che li aiutano a planare tra venti e correnti.
I pesci volanti presentano una speciale struttura aerodinamica che permette loro di accumulare, mentre si trovano ancora sott'acqua, l'energia necessaria per oltrepassare la superficie marina.
Una volta nell'aria, questi pesci risultano in grado di spostarsi per tratti piuttosto lunghi, senza la necessita di ritornare in acqua. I loro voli hanno una lunghezza di circa 50 metri. Ma alcuni pesci volanti sono in grado di percorrere fino a 200 metri, o anche di più
. Alcuni di essi sono dotati di "ali" molto grandi, che permettono loro di percorrere in volo anche 400 metri.
Per oltrepassare la superficie dell'acqua, i pesci volanti muovono la propria coda fino a 70 volte per secondo. In questo modo prendono velocità e sono pronti a dispiegare le ali ed a compiere il balzo fuori dall'acqua per innalzarsi in volo.
Alla fine del percorso, richiudono le pinne alate e si immergono di nuovo nell'acqua.
Per incrementare la lunghezza e la durata del proprio volo, questi speciali pesci sono così intelligenti da saper sfruttare la direzione e la forza delle correnti, che risultano in grado di trasportarli.
I pesci volanti avrebbero sviluppato la capacità di volare per sfuggire ai predatori che si trovano sott'acqua, a partire dai pesci spada e dai tonni.
Purtroppo, non sono però in grado di sfuggire al loro maggiore predatore: l'uomo.
I pesci volanti sono infatti oggetto di pesca in diverse parti del mondo, dal Vietnam, ai Caraibi, fino alle Barbados, dove il loro consumo dal punto di vista alimentare è parte della cucina tradizionale locale.
Marta Albè
Arance rosse di Sicilia
Di origine cinese, l’arancia era nell’antichità già largamente diffusa nell’area mediterranea, anche se il suo impiego era per lo più ornamentale o religioso, considerata per lungo tempo simbolo di ricchezza e di prestigio, l’arancia si diffonde a livello popolare nel nostro Meridione solo a partire dal XVII secolo, con l’arrivo degli Arabi, conoscitori delle proprietà salutistiche e dietetiche di questo frutto. Ma si deve probabilmente ad un missionario genovese di ritorno dalle isole Filippine, l’introduzione in Sicilia delle arance pigmentate, così come descritto dal gesuita Ferrari (1646) nell’opera Hesperides.
A partire dalla metà del secolo scorso, la coltivazione delle arance rosse ha via via assunto un ruolo sempre più importante nell’economia agricola siciliana, sia in termini di superfici investite che di produzioni ottenute. Nello scorso anno sono state raccolte oltre un milione di quintali di arance pigmentate, circa il 60% della produzione regionale di arance.
La zona di produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia comprende il territorio idoneo della Sicilia Orientale in provincia di Catania e quindi anche nel comune di Palagonia.
L’Arancia Rossa di Sicilia rappresenta un esempio di stretto legame tra fattori climatico-ambientali (alta insolazione diurna e bassa temperatura notturna dovuta alle correnti che scendono dall’Etna) e caratteristiche del prodotto; le stesse varietà di arancia, infatti, coltivate in altri climi non presentano il particolare colore e le specifiche caratteristiche organolettiche che le hanno rese famose nel mondo.
Le Arance Rosse di Sicilia sono caratterizzate dalla presenza di antocianine, che conferiscono il caratteristico colore rosso. L’antocianina dominante nelle arance rosse è la cianidina-3 gr lucoside, che esercita la più potente azione antiossidante tra le antocianine più diffuse nei frutti.
Per “pelarle al vivo”, bisogna sbucciarle andando a fondo con un coltellino, cercando di eliminare il più possibile sia la parte bianca della scorza, sia la pellicina fino ad arrivare alla polpa. Poi con la punta del coltello si separa uno spicchio alla volta: in tal modo la pellicina della polpa che divide gli spicchi verrà via facilmente. In cucina, oltre ad essere consumata fresca, può essere utilizzata nella preparazione di succhi, marmellate,insalate, salse e liquori.
La buccia, grattugiata, è adoperata per preparare canditi, salse e dolci, mentre, tagliata a pezzi, si utilizza nelle marmellate.
L’Arancia Rossa di Sicilia è ricca di vitamine e sostanze benefiche
utili per regolare le funzioni digestive e metaboliche, aiutare la vista, prevenire infezioni, raffreddori, invecchiamento cellulare, tumori.
È particolarmente indicata per bambini, malati e anziani; inoltre, il suo limitato contenuto zuccherino la rende accettabile anche ai diabetici.
È anche una risorsa per la cosmesi: la polpa serve per ottenere maschere che aiutano a prevenire l’invecchiamento della pelle, mentre il succo costituisce un importante ingrediente di lozioni astringenti e tonificanti.