Inno dell'Unione Europea

L'INNO ALLA GIOIA E' L'INNO EUROPEO… Friedrich von Schiller  

Gioia, figlia dell'Eliso,
Fiamma d'oro giù dal ciel,
Noi veniamo, ardenti in viso,
Diva eccelsa, al tuo sacel.
Il tuo fascino affraterna
Ciò che il mondo separò,
Frantellanza impera eterna
Dove l'ala tua posò.
Chi al supremo ben pervenne
D'un amico al fido cuor
Chi soave sposa ottenne
Sia con noi nel gaudio d'or.
Sì, chi anche un cuore solo
Sua nel mondo può chiamar ;
Chi nol può trascini in duolo
Via di qui suo triste andar.
Gioia al sen dell'Universo
Posson tutti i vivi aver,
Vanno il buono ed il perverso
Pel fiorito suo sentier.
Ebbe ognun fino alla morte
Vino, amore e un fido cuor ;
Voluttà fu al verme in sorte,
L'angel gode in te, Signor.
Van gioiosi nella gloria
Mondi, luce e vita a dar,
Ite, figli ad esultar
Come prodi in gran vittoria !
Siate avvinti, o milioni,
Nella gran fraternità !
Figli !
Sommo un padre sta
Sopra gli astri e sopra i tuoni.
Vi prostrate, milioni ?
Senti Iddio, mondo, tu ?
Volgi il guardo sopra gli astri,
Sopra gli astri sue regioni.

L'inno europeo (Inno alla gioia) è l'adattamento dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven, è stato adottato dal Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione europea dal 1986.
Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, ha realizzato, su richiesta del Consiglio d'Europa, tre versioni strumentali per piano solo, fiati e orchestra sinfonica.
testo del poeta Friedrich von Schiller e rappresenta un invito alla fratellanza universale.
L'inno dunque appare una marcia gioiosa, luminosa e festosa nella sincera speranza che possa accompagnare l'Uomo nel corso della vita….

Questione di etica

MOVIMENTO 5 STELLE -RINUNCIA AL RIMBORSO
 PDL - NESSUNA INTENZIONE DI RINUNCIA 
PD - NON SOLO NESSUNA INTENZIONE DI RINUNCIA, MA DICHIARAZIONE  CHE NON NE POSSONO FARE A MENO Per essere giusti e credibili, questo post doveva riportare la didascalia sotto tutti e tre gli schieramenti.
Chi l'ha postato è intenzionalmente di parte ed è convinto che chi legge sia un babbeo. 
Che movimento 5 stelle vi abbia rinunciato è cosa buona.
Sarebbe bastata questa chiarificazione per escludere automaticamente gli altri due

Nella pancia della montagna


Le rocce vulcaniche della regione della Cappadocia, in Turchia, sono particolarmente friabili: ciò ha consentito ad antiche popolazioni di scavare nel tufo vere e proprie città sotterranee, distribuite su più livelli. Mentre ai piani superiori erano collocate le abitazioni, quelli inferiori erano adibiti al deposito delle provviste e alle cerimonie religiose.
Anche i primi cristiani trovarono riparo alle persecuzioni in questi luoghi, dove costruirono anche piccole cappelle. A giudicare dalla scomodità dei passaggi e dalla forte oscurità, nella quale sarebbe stato impossibile vivere a lungo, si trattava comunque di sistemazioni provvisorie.

La grotta di Melissani




Una delle attrazioni più belle e famose di Cefalonia, con un forte interesse 

storico, è la Grotta-lago di Melissani.

 Si tratta di una grotta-lago classificata tra i 10 più bei laghi e fiumi sotterranei 

del mondo e si trova nella località di Karavomylos, vicino a Sami. Scoperta nel 

1951 dallo speleologo Petrohilos, la sua apertura al pubblico ha raggiunto 

immediatamente un grande successo turistico. Gran parte del "tetto" è crollato 

facendo del sito un posto unico al mondo e, specialmente quando il sole è al 

suo punto più alto, i raggi riflessi sulle limpide acque blu offrono una vista 

magnifica! 

Nei tempi antichi il lago era luogo di culto del dio Pana e della ninfa Melissani. 

La narrazione afferma che la ninfa Melissani si suicidò cadendo nel lago a causa 

di un amore non corrisposto verso il dio Pana. Secondo un altro mito però non 

ci fu alcun suicidio: la pastorella Melissani , cercando una pecora smarrita, 

inciampò e cadde nel lago.

All'interno del lago si trova un'isola dove l'archeologo S. Marinatos ha scoperto 

un santuario del dio Pana con diversi reperti archeologici che adesso si trovano 

nel Museo Archeologico d’Argostoli. Tra i più interessanti ci sono una statuetta 

d'argilla del dio Pana, un disco d’argilla che raffigura ninfe danzanti, un piatto di 

ceramica con una processione e una piccola targa con incisa una figura 

femminile.

Nel 1963, si è riscontrato che esiste un collegamento del lago con tutta la rete 

di cavità carsiche dell'isola e ciò è stato confermato tramite acqua colorata che 

è stata versata in un posto dall’ altra parte del isola, chiamato Katavothres, 

vicino ad Argostoli.

Katavothres: qui ci sono i pozzi di assorbimento, che rappresentano il 

fenomeno geologico più importante dell' isola. Si trovano ad una distanza di 

circa due chilometri dalla capitale Argostoli, a Lassi.

L'acqua del mare entra nelle crepe vicino alla riva e scompare. Segue un lungo 

percorso sotterraneo e attraversa quasi tutta l'isola. Infine sfocia nel lago di 

Melissani ( sotterraneo ) e in quello di Karavomylos ( a cielo aperto ). Questo 

fenomeno è stato scoperto nel 1963 quando alcuni geologi austriaci hanno 

gettato colorante in uno di questi pozzi, e utilizzando radioisotopi, hanno 

dimostrato il collegamento dei due luoghi.

La città sotterranea di Montreal



Con l'espressione città sotterranea oppure underground city si usa comunemente definire tutto l'insieme di gallerie che, correndo attraverso il sottosuolo ed i grattacieli di un centro cittadino, permettono alle persone di rimanere all'interno di una determinata area commerciale senza dover uscire all'aria aperta durante i mesi invernali freddi.
Il concetto di città sotterranea è ben conosciuto in Canada dove, durante i mesi invernali, le temperature possono scendere di molti gradi al di sotto dello zero.
La maggior parte delle città canadesi dispone di questo intricato sistema di gallerie, ma la città ad avere la più grande città sotterranea è Montreal, la quale dispone di circa 30km di gallerie.
Il concetto urbanistico della città sotterranea prevede che, in una determinata area, vengano ricavate delle gallerie le quali possono scorrere nel sottosuolo, all'interno del basamento dei grattacieli oppure al di sotto delle fondamenta stesse. In molti casi, queste gallerie fuoriescono dal sottosuolo per attraversare i grattacieli al loro interno e permettere alle persone di attraversarli, dall'uno all'altro, grazie all'utilizzo dei cosiddetti connectors (connettori), veri e propri passaggi pedonali coperti, spesso costruiti in acciaio e vetro, i quali attraversano le strade a diversi metri d'altezza per poi rientrare nei grattacieli.

Louis Pasteur

Nato a Dole il 27 dicembre 1822, Pasteur comincia gli studi ad Arbois, per proseguirli al Collegio Reale di Besancon, dove si è diplomato nel 1840 sia in lettere che in scienze.
 Già consapevole delle proprie capacità, rifiuta la prima ammissione alla Scuola Normale Superiore di Parigi, in quanto solo quindicesimo nella lista; al secondo tentativo guadagna il terzo posto ed accetta l'ammissione. Per il dottorato di ricerca, presenta due tesi, in chimica e in fisica, entrambe sviluppate nel campo della cristallografia. Pasteur diventa professore di chimica alla Facoltà di Strasburgo, ma ottiene un permesso speciale da parte del Ministro dell'Educazione, per allontanarsi temporaneamente dall'impiego e dedicarsi esclusivamente ai suoi studi. Presenta infatti all'Accademia delle Scienze di Parigi, il suo elaborato sulla cristallografia; ha appena scoperto l'influenza della struttura molecolare sulla deviazione della luce polarizzata, osservando la forma dei cristalli di tartaro e paratartaro : Pasteur arriva alla conclusione che l'acido paratartarico (insieme di acido tartarico destro e acido tartarico sinistro), dopo fermentazione, diventa attivo sulla luce polarizzata.
 Durante quindici anni di ricerche, Pasteur scopre il ruolo dei microorganismi nelle fermentazioni, arrivando a classificare gli esseri viventi microscopici (da lui denominati "fermenti") in due grandi categorie : aerobici (che non possono vivere senza ossigeno) ed anaerobici (che possono vivere in assenza di ossigeno) Nel 1854 Pasteur si occupò di fermentazione nelle bevande alcoliche riuscendo a dimostrare il ruolo svolto dai microrganismi, e in particolare del lievito, in questo processo; questo quando gli scienziati dell'epoca ritenevano la fermentazione alcolica un fenomeno esclusivamente chimico. Scoprì inoltre che la riproduzione indesiderata di sostanze quali l'acido lattico o l'acido acetico nelle bevande alcoliche è dovuta alla persistenza di microganismi di varia natura, tra cui i batteri, all'interno di questi prodotti.
 Grazie a queste scoperte fu possibile elaborare sistemi efficaci di eliminazione dei microrganismi dannosi, che rappresentavano un grave problema economico per l'industria vinicola e della birra. L'estensione di queste ricerche ai problemi di conservazione del latte lo portarono a ideare il processo, oggi conosciuto con il nome di pastorizzazione, che consente di uccidere i microrganismi dannosi eventualmente presenti nel latte, portando il liquido a 60-70° C per breve tempo prima dell'imbottigliamento
. Nel 1865, a Parigi , di fronte ad una epidemia che aveva colpito i bachi da seta, riuscì a dimostrare la natura contagiosa ed ereditaria della malattia e ne indicò i metodi di prevenzione.
 Gli studi sulla fermentazione e sulla generazione spontanea ebbero importanti ripercussioni in medicina.
Negli anni '80 si dedicò allo studio del carbonchio, una malattia del bestiame spesso fatale e ne isolò il bacillo responsabile. Studiò i sistemi di prevenzione di numerose malattie: setticemia, colera difterite, tubercolosi e vaiolo, rabbia. Per la prevenzione della rabbia riuscì a sviluppare una forma attenuta del virus responsabile utilizzabile come vaccino che ha salvato migliaia di persone. Nel 1888 fu fondato a Parigi l'Istituto Pasteur, oggi uno dei centri più importanti del mondo per la ricerca in biologica e genetica molecolare e per gli studi sulle malattie infettive.

Le Geishe

La geisha (芸者?) o gheiscia è una tradizionale artista e intrattenitrice giapponese, le cui abilità includono varie arti, quali la musica, il canto e la danza.
Le geisha erano molto comuni tra il XVIII e il XIX secolo, ed esistono tutt'oggi, benché il loro numero stia man mano diminuendo.
Nel mondo moderno vengono erroneamente assimilate a prostitute. L'apprendista geisha è chiamata maiko (舞妓?); la parola è composta anche in questo caso da due kanji, 舞 (mai), che significano "danzante", e 子 o 妓 (ko), col significato di "fanciulla".
È la maiko che, con le sue complicate pettinature, il trucco elaborato e gli sgargianti kimono, è diventata, più che la geisha vera e propria, lo stereotipo che in occidente si ha di queste donne.
Nel distretto di Kyoto il significato della parola "maiko" viene spesso allargata ad indicare le geisha in generale.
Le prime figure presenti nella storia del Giappone che potremmo in qualche modo paragonare alle geisha sono le cosiddette saburuko:
esse erano cortigiane specializzate nell'intrattenimento delle classi nobili, che ebbero il loro apice attorno al VII secolo.
Scomparire pochi secoli più tardi, soppiantate dalle juuyo, ossia prostitute di alto bordo, che ebbero più successo tra gli aristocratici. Per cominciare però a parlare di una figura simile all'odierna "donna d'arte", dobbiamo aspettare fino al 1600, quando alle feste importanti, dove erano chiamate le juuyo, presero a partecipare le prime geisha, che in principio erano uomini.
Anche se può sembrare strano, queste figure maschili avevano il compito di intrattenere con danze, balli e battute di spirito gli ospiti e le juuyo partecipanti, qualcosa di simile ai nostri giullari e buffoni medioevali.
Col passare degli anni, circa attorno alla metà del secolo successivo, cominciarono a comparire le prime donne geisha, che presero rapidamente piede, contrapponendo alle rudi figure degli uomini la grazia della figura e dei movimenti femminili.
Fatto sta che donne geisha furono così tanto richieste che in pochi anni soppiantarono i loro antenati uomini, acquistando l'esclusiva su questa professione. Quando nel 1617, durante il periodo Edo, Tokugawa Hidetada, secondo shōgun dello Shogunato Tokugawa, rese la prostituzione legale in tutto il Giappone, bordelli e case di piacere si moltiplicarono a dismisura nelle città; poiché in questi anni la professione della geisha era ancora in via di assestamento, spesso questa figura e quella della prostituta si confusero. Infatti, anche se alle geisha fu subito proibito di acquistare la licenza di prostituzione, il controllo non era molto stretto.
Fu solo nel XIX secolo, quando ormai le geisha avevano completamente soppiantato le juuyo, che si cominciarono ad emanare leggi più precise in tale proposito; in tutte le principali città del Giappone (Kyōto e Tokyo in particolare) furono approntati dei quartieri, detti hanamachi (花街? "città dei fiori").
In essi vi sorsero le case da té (ochaya) e gli okiya (le case delle geisha), ben distinti dai bordelli, dove le geisha avrebbero potuto svolgere la loro professione, distinguendola definitivamente da quella delle prostitute.

Sans Souci - desiderio di pace e tranquillità

Dopo cinque faticosi anni di battaglie nella guerra di Slesia, Fedrico il Grande disse: “Lasciatemi vivere e godere la vita”. Questo desiderio di pace e tranquillità lo spinse a costruire un palazzo per le vacanze a Postdam, a sud di Berlino, dove trascorrere il tempo “senza pensieri” – traduzione del motto francese “sans souci” – e dedicarsi ai propri pensieri filosofici e musicali.
 Il risultato furono il palazzo di Sans Souci con il suo parco, un complesso definibile come la sintesi del Rococò tedesco.
Federico II (1712 – 1786) commissionò il progetto di una residenza per la villeggiatura all’architetto Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff. Il lungo edificio semi-circolare centrale fu eretto sul modello delle “case per le vacanze” francesi e costruitto fra le vigne terrazzate di Postdam, fra il 1745 e il 1747. Molte dimore furono edificate in quegli anni, inclusi il Neue Palas e il Belvedere. Federico Guglielmo IV (1795 – 1861) fece ampliare ulteriormente Sans Souci, con l’aggiunta dei giardini panoramici, terme romane, una fagianaia e la Chiesa della Gioia, da cui si può godere di uno splendido panorama sulle fontane nel parco, al di là di sei terrazze con le viti e, nella stessa direzione, sulle ampie scalinate che conducono alla cupola coperta di lastre di rame. Le grandi finestre e le porte, contornate di statue raffiguranti baccanali realizzate da Frederick Christian Glume, insieme con la facciata dorata, danno grazia e fascino ad un edificio centrale, diversamente compatto. La struttura del giardino di fronte riflette le vigne terrazzate e il palazzo appare come il giusto coronamento del panorama.L’ingresso si trova sul lato opposto della costruzione, dove un colonnato corinzio racchiude la corte principale, formando così un quadrante. 
Nel corpo centrale di Sans Souci vi sono solo dodici stanze, ciascuna decorata nel più raffinato stile rococò da von Knobelsdorff.
È facile immaginare gli ospiti di Federico arrivare con le proprie carrozze, attraverso la corte principale, e restare incantati di fronte all’impressionante sala d’ingresso, decorata in uno stile rococò addirittura esuberante, fatto di stucchi dorati, marmi e volte affrescate. Se gli ospiti erano membri delle celebri “tavole rotonde” del re, venivano condotti nell’elegante Sala dei Marmi. In questa stanza elegante, ricca di marmi e di fregi dorati, il re – filosofo illuminista incontrava gli intellettuali di tutto il mondo, incluso il celebre Voltaire.
Quando il monarca non era impegnato in discussioni e dibattiti filosofici, trascorreva il proprio tempo nella meravigliosa Libreria, realizzata in legno di cedro, dove scriveva poesie o componeva musica, oppure si dilettava a suonare il flauto nella Sala della Musica, forse la più bella di tutto Sans Souci. Proprio in questa magnifica sala rococò, dagli smaglianti decori bianco e oro, diede alcuni dei suoi concerti da camera, immortalati da Adolph Menzel nel suo celebre “Concerto per flauto a Sans Souci”. 
Gli ampi specchi creano un’atmosfera magica, ampliando gli spazi e rispecchiando il verde del parco nella stanza. I giardini, in origine, vennero disegnati in stile rococò, da von Knobelsdorff, che progettò ordinati tappeti floreali, specchi d’acqua regolari, sentieri geometrici e scorci prospettici. Nel 1816 l’intero parco fu riadattato in stile inglese e ogni pianta venne messa a dimora o impiantata in modo da creare un effetto naturaliforme. L’autore di questa riconversione fu il celebre paesaggista prussiano Peter Joseph Lenné.

Come ci piacerebbe l'Italia.......Pulita

Formula rituale per l'insediamento al governo

"Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione"



Come dovrebbe essere 


Come è!!!
                                                                                       

Le guardie svizzere

Come e quando sono nate le guardie svizzere?

Il corpo delle guardie svizzere fu istituito il 22 gennaio 1506 per difendere il Papa e i palazzi pontifici. Fu papa Giulio II, eletto nel 1503, che decise di circondarsi di un corpo di guardie... 1506, anno in cui giunse a Roma un nutrito nucleo di mercenari svizzeri, guidati dal capitano Gaspare Von Silenen.
Il corpo delle guardie svizzere fu istituito il 22 gennaio 1506 per difendere il Papa e i palazzi pontifici.
Fu papa Giulio II, eletto nel 1503, che decise di circondarsi di un corpo di guardie scelte per proteggersi dagli avversari e dai frequenti delitti politici che avvenivano a Roma in quel periodo.
E poiché anni prima il papa Sisto IV aveva lodato una compagnia di soldati svizzeri, Giulio II scelse uomini di quella nazionalità.
Per mezzo del canonico svizzero Pietro di Hertenstein il 9 settembre 1506 nel cantone di Zurigo furono arruolati i primi 150 soldati, che poco dopo arrivarono a Roma.
Nel 1512 le guardie difesero lo Stato pontificio contro il re di Francia, meritandosi dal Papa l’appellativo di “difensori della libertà della Chiesa”. C’erano 15.000 uomini disponibili per questo tipo di lavoro, che era «organizzato» e sotto il controllo della piccola Confederazione dei Cantoni, la quale conferiva la autorizzazione per la leva di uomini e, come contropartita, riceveva grano, sale o altri privilegi commerciali.
Gli svizzeri, in genere, concepivano la guerra come un’emigrazione temporanea, estiva e, perciò, partecipavano a guerre brevi e grandi, per poi tornare a casa a passare l’inverno con il «soldo» e il bottino: essi erano i migliori soldati del tempo.
Due "stilisti" d'eccellenza per le divise.
In tempo di pace svolgevano mansioni onorifiche: guardia al portone di bronzo del Vaticano, custodia dei palazzi, scorta al Papa, guardia d’onore ai funerali. Il costume a righe oro, blu e rosso è attribuito dalla tradizione a Raffaello e a Michelangelo, ma sembra che Raffaello abbia solo ispirato la manica rigonfia e che Michelangelo non se ne sia mai occupato.
Il reclutamento avviene tra i nati nei cantoni svizzeri, escluso il Ticino, che siano di religione cattolica.

Madeira -Porto Santo

I picchi di Porto Santo e gli isolotti che attorniano l’isola hanno delle caratteristiche ecologiche specifiche e fanno parte di un insieme di aree naturali protette.
Il più alto tra i picchi è il Picco do Facho che misura 517 metri, mentre il picco do Castelo tocca i 438 metri.
Dalla cima di quest’ultimo si gode di una vista molto ampia, che permette di cogliere la morfologia dell’isola: due gruppi vulcanici separati da una secca e vari isolotti al largo. Picco Branco, deve il suo nome ad una colonna rocciosa bianca, che raggiunge i 450 metri, è di estrema importanza per la conservazione di alcune specie uniche. Sul Picco Ana Ferreira, è degna di una visita speciale la cava di pietra, composta da colonne prismatiche di forma irregolare e da tutti conosciuta come il "Piano"
I sei isolotti di Porto Santo rappresentano il luogo preferito per la nidificazione da parte di uccelli marini e sono fondamentali per la conservazione della flora tipica di Madeira.
Un isolotto calcareo si distingue tra gli altri per le sue ricche miniere di calcare.
Alle sue pendici, formate da caverne, si aprono innumerevoli gallerie d’esplorazione.
A breve sarà costruita una funivia che lo collegherà a Ponta da Calheta, in modo da facilitarne l’accesso.

IMPARIAMO


 Una storia che va nel cuore...
Questo gatto ha vegliato il suo amico, investito da un'auto per diverse ore proteggendolo col suo corpo e cercando di rianimarlo impedendo a chiunque di avvicinarsi. 
Chi vive con gli animali sa che sono pienamente in grado di sentire il piacere e il dolore.
Il loro amore è incondizionato.
Qualsiasi animale allevato da piccolo ti contraccambia persino quelli che usiamo chiamare feroci.
Il vero e unico animale che ha un indole feroce è l'uomo

Sandro Pertini- il mio solo e unico presidente...dopo di Lui il nulla

Dal discorso d’insediamento alla Presidenza della Repubblica – Sandro Pertini


"L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame.
Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra.
Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire."

Un cambiamento si può fare.Ma noi per primi dobbiamo crederci

CAVALCHIAMO LA SPERANZA Sintonizziamo il nostro emotivo su una vibrazione alta...
La vibrazione della speranza, la speranza in un cambiamento epocale, perché giornali, televisioni, complottisti di terzo ordine e dormienti stanno facendo di tutto per seminare panico e paura...
Non lasciamoci coinvolgere emotivamente...
Alla fine il M5S è sono uno strumento quello che conta è credere nel cambiamento...
Diventiamo noi il cambiamento che vogliamo vedere!!!
di Luigi Silvestri

E questo è solamente l'aperitivo .......appena eletti arriva il pasto completo

Vogliono continuare ad eludere la volontà popolare: così come fecero dopo il referendum del 1993 con il quale i cittadini vollero abolire il finanziamento pubblico dei partiti, fatto rientrare dalla finestra l'anno seguente sotto il nome di "rimborso elettorale".
Cambiato il nome, il gioco è rimasto lo stesso: dal '94 i partiti hanno incassato 2,7 miliardi di euro, pur avendo dichiarato spese elettorali per soli 700 milioni. RIMBORSO AI PARTITI UNA VERGOGNA NAZIONALE.
Camuffato da rimborso elettorale e mi domando quanto sia giusto, ANZI LO DEFINISCO ASSURDO, una pioggia di quattrini, sotto forma di RIMBORSI ELETTORALI sta per piovere sui Partiti partecipanti alle Elezioni.
CHIAMARLA VERGOGNA E’ POCO; MENTRE LA CRISI INCOMBE, MENTRE LE FAMIGLIE ITALIANE STRINGONO LE CINGHIE, MENTRE LE AZIENDE CHIUDONO… non abbiamo di meglio da fare che rimborsare questa cifra assurda di 159 milioni di euro, circa 307 Miliardi delle vecchie lire.
AI Partiti.
Ma avete capito bene: 307 MILIARDI DELLE VECCHIE LIRE.
Le ELEZIONI DEL 2008 GLI FECERO DIVIDERE BEN 407.000.000 Cifra incredibile e fuori da tutte le logiche (IMPRESSIONANTE).
Una forma mascherata per regalare il finanziamento pubblico ai Partiti.
Ma io dico: non vi sembra uno schifo, tutto questo??? Vergogna, davvero è dire poco! Queste le cifre che si spartiranno i Partiti
di Renzo Sartini 
(fonte: REPUBBLICA di oggi, 28 Febbraio 2013)
PD 45.856.037,5
M5STEL LE 42.782.512,5 (ma hanno già dichiarato, che non li prenderanno) PDL 38.060.750
LISTA MONTI 8.002.312,5
LEGA 7.309.575
SC. CIVICA 7.126.437,5
SEL 5.182.616
FRATELLI D’ITALIA 1.680.087,5
UDC 1.528.800
C.DEMOCRATICO 422.012,5
MEGAFONO 398.125
SVP 366.275
G.SUD 350.350