sabato 14 dicembre 2013

Teorie,supposizioni,ritrovamenti archeologici,resoconti antichissimi,oopart cose che non dovrebbero esistere ...ma ci sono:Chi c'è stato prima di noi? e da dove veniva?



Il Rig Veda, il documento più antico della storia descrive alcuni di questi mezzi di trasporto: 
Jalayan -  è un veicolo progettato per muoversi sia in aria che in acqua (Rig Veda 6.58.3)
Kaara - è un veicolo progettato per muoversi sia sulla terra che in acqua (Rig Veda 9.14.1) 
Tritala - è un veicolo progettato per muoversi nei tre elementi... (Rig Veda 3.14.1)
Trichakra Ratha - è un veicolo a tre motori progettato per muoversi nell'aria (Rig Veda 4.36.1)
Vaayu Ratha - è una veicolo sospinto da un motore ad aria (Rig Veda 5.41.6)
Vidyut Ratha - un veicolo sospinto da un motore potentissimo
(Rig Veda 3.14.1)

























Le macchine volanti furono designate nel Rig Veda col nome di Ratha (veicolo).
Ecco come viene generalmente descritto.
La sua forma è triangolare ed è pilotato da almeno tre persone (Tribandhura).
Possiede tre ruote (che probabilmente rientrano durante il volo).
Il carrello possiede tre supporti, uno per ruota.
Il materiale di costruzione è composto da una lega di oro, argento e ferro.
La carrozzeria e tenuta insieme da speciali ribattini.
Usa tre tipi di combustibile, viaggia molto veloce sfrecciando come un uccello nel cielo volando alto verso il Sole e la Luna e al suo atterraggio emette un grande frastuono.
I testi vedici, affermano che il suo colore è simile a quello dell'oro e bello da vedersi.
Shakuna Vimana disegnato nel 1923 sulla descrizione dei testi vedici

Alcuni dati tecnici molto dettagliati e interessanti riguardano il sistema di propulsione dei Vimana che pare avvenga per mezzo di motori a combustione interna (nei testi si parla di caldaie) in alcuni casi in altri invece, la propulsione doveva avvenire per mezzo di un propulsore che utilizzava come combustibile il mercurio.
Questo è un dato che forse va interpretato non proprio letteralmente, poiché probabilmente il mercurio veniva utilizzato come accumulatore d'energia.
In altri passi del manoscritto si parla di sistemi antigravitazionali controllabili con la forza della mente mediante tecniche di meditazione.
Una parentesi è d'obbligo a questo punto per sottolineare il fatto che soltanto oggi, si stanno compiendo studi in questa direzione.
Le Air Force mondiali hanno compreso che per ottimizzare ulteriormente i comandi dei velivoli caccia, riducendo così ulteriormente i tempi che intercorrono tra comando del cervello ed azione meccanica per esempio del braccio, è necessario sviluppare una tecnologia che abbandoni i leveraggi meccanici.
Sono già in fase sperimentale infatti dispositivi di guida dei caccia basati sullo spostamento degli occhi del pilota.
I primi velivoli sperimentali dotati di tali apparecchiature elettroniche che leggono la posizione e la forma della pupilla del pilota stanno già volando nei nostri cieli, ma con essi si apre il capitolo che i nuovi piloti dovranno essere addestrati anche per il controllo delle emozioni.
Anche se l'uomo "moderno" è arrivato solo nel terzo millennio a sviluppare tecniche di volo basate sulle emozioni nei testi riguardanti i Vimana vi era già traccia.
In altri passi del manoscritto indiano viene descritto anche l'interno della cabina di pilotaggio dove si trovano 3 sedili 3 leve e 3 anelli ruotanti questi servivano rispettivamente il primo a sollevare il veicolo, il seconda per dare la direzione, ed il terzo ad accelerarlo. Probabilmente però uno dei passaggi più interessanti del testo Indiano è quello che descrive le varie leghe che venivano utilizzate per la costruzione dei Vimana nonché il procedimento impiegato per ottenerle.
In proposito proponiamo alcuni passi del manoscritto. " Shounaka dice che ci sono tre tipi di metalli detti Somaka, Soundaalika e Mourthwika che, opportunamente miscelati, danno origine a sedici tipi di leghe che assorbono molto bene il calore.
Manibhadra dice che i metalli che sono luminosi sono adatti per produrre aeroplani e questi metalli sono sedici. Saambara dice ancora che sedici metalli formati da leghe di metalli del gruppo Soma, Soundaala e Mourthwika non sono conduttori di calore e sono utili per costruire vimana ".
Tuttavia un altro importante aspetto viene descritto in questi antichi testi indiani ovvero quello di uso militare nelle millenarie guerre tra gli dei che si sono combattute 15000 anni fa nell'attuale Sri Lanka , nel deserto del Gobi ecc..
E' interessante osservare che ancor oggi, nei suddetti luoghi, si trovano reperti archeologici di città vetrificate a causa di una probabile guerra atomica tra Dei.
Infatti In questi poemi il Ramayana ,Mahabharata ecc. Si parla appunto di guerre millenarie combattute con armi terribili delle quali forniremo alcuni esempi e che , come vedrete , sono riconducibili alle armi odierne.
Ecco l'elenco di alcuni tipi di arma:
L'arco di GANDIVA : Capace di scagliare frecce che inseguivano il nemico e al momento che colpivano il bersaglio generavano un onda di fuoco che inceneriva quanto colpito.
Non è difficile vedere in questa traduzione i missili a puntamento termico, che inseguono il bersaglio basandosi sul calore emesso dai motori.
BHUCUNDI: un arma capace di scagliare folgori contro i nemici. SURADTSANA: Un arma a disco simile al sole splendente che inceneriva gli eserciti.
La verga di KALA : Un'arma che uccideva a distanza.
VAYAVYA ASTRA : Genera turbini di vento.
KANDARPA: Eccita smodatamente il desiderio sessuale. MURCHCHDHANA : causa la soppressione temporanea delle sensazioni. In questi ultimi due esempi probabilmente si parla di bombe chimiche o batteriologice dove, la conoscenza della chimica da parte dell'antico popolo trova qui un'ulteriore conferma. SHABDAVEDITVA: Una freccia che insegue i suoni (anche in questo caso si trattava di un probabile missile intelligente).
In fine citiamo la più terribile arma mai realizzata la così detta arma del caos "...l'arma che possiede i poteri dell'architetto degli Dei" TVASHTAR: in pratica la nostra bomba atomica; riportiamo di seguito una traduzione testuale sugli effetti di questa inquietante arma: " Aswatthaman scagliò una colonna esplosiva che si aprì in tutte le direzioni, e provoco una luce brillante, come il fuoco senza fumo, cui succedette una pioggia di scintille che circondo completamente l'esercito dei PARHTA, i quattro punti cardinali per un raggio che lo sguardo non poteva abbracciare,furono coperti di buio
Un vento violento e cattivo comincio a soffiare , neanche il sole stesso diede più calore.
Colpiti e bruciati i guerrieri caddero come alberi abbattuti da un fuoco furioso
Grandi elefanti scorticati dalla vampata, si misero a correre intorno, lanciando urla di terrore l'aria e l'acqua erano avvelenate.
Coloro che sopravvissero morirono poco dopo: La loro pelle inizio ad ingiallire ed a cadere i capelli e le unghie cadevano"
Se non si trattasse di un resoconto vecchio di 15000 anni non sarebbe difficile vedere in esso un rapporto militare scritto dopo un sopralluogo a Hiroshima a seguito dell'esplosione atomica durante la II guerra mondiale.
E l'arma Nadana, "che produce gioia", non potrebbe essere un gas esilarante?
E la Shabdaveditva, "freccia che segue i suoni ed è capace di colpire gli oggetti nascosti", non può ricordare un missile capace di orientarsi automaticamente dietro le onde sonore degli aerei nemici?".

Nessun commento:

Posta un commento