lunedì 1 aprile 2013
Le verdure che aiutano a combattere il colesterolo
Si trovano in piante semplici i rimedi per riequilibrare i valori del colesterolo. Come il tarassaco, che cresce spontaneo nei nostri prati. Usato sin da tempi remoti dai medici cinesi per trattare numerosi disturbi, dal raffreddore alla bronchite, dalla polmonite all'epatite, dalle ulcere al sovrappeso, furono i medici arabi del X secolo a riconoscerne le proprietà diuretiche. Oltre a favorire l’eliminazione dei liquidi è anche “colagogo”, stimola, cioè le secrezioni della bile, indispensabile per l'assorbimento intestinale dei lipidi ed è per questo impiegato contro gli eccessi di colesterolo e trigliceridi. Altra pianta mediterranea diffusa e semplice, la cicoria: è il radicchio di campo, che cresce nei prati e lungo le strade. Il suo uso si perde nei tempi: compariva nei pranzi luculliani degli antichi Romani come contorno a uova di tordo, e pavoni. Ma era molto diffusa anche come medicinale. Presenta attività diuretiche e depurative. Altrettanto conosciuto, il carciofo. Apprezzato già da greci e da romani, ai nostri giorni è utilizzato per la sua azione stimolante della diuresi, dell’attività della cistifellea, e soprattutto perché abbassa i valori di colesterolo e trigliceridi. Vengono da lontano la Garcinia cambogiana e la Caigua. La prima è una pianta che cresce spontanea in India meridionale, Indocina, Filippine e, come dice il nome, in Cambogia. Dalla buccia si ottiene un estratto ricco di acido idrossicitrico, che agisce sul metabolismo dei grassi e diminuisce la produzione di colesterolo e trigliceridi. Cresce invece sulle Ande a 2000 metri di altitudine la Caigua. Si assume l'estratto del frutto: alcuni studi hanno rilevato che se preso per tre mesi aiuta ad abbassare i valori del colesterolo cattivo e dei trigliceridi aumentando invece il colesterolo buono
Carmen Rolle.
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