giovedì 21 marzo 2013

Licaone: il primo uomo – lupo



Licaone ( da lýkos, “ lupo ” ) era il re dell’Arcadia, figlio di Pelasgo e Melibea, figlia di Oceano, o di Pelasgo e la ninfa Cillene; egli ebbe molte spose dalle quali nacquero ben cinquanta figli, veri campioni in superbia e tracotanza. Stando alla versione di Apollodoro ( Biblioteca III, 8 ) offrirono in pasto a Zeus, travestitosi da mendicante per metterli alla prova, le viscere di un animale sacrificale mescolate assieme a quelle di un bambino, ed il dio, disgustato, rovesciò la tavola , fulminò Licaone e tutti i suoi figli, fuorché il più piccolo, Nittimo, poiché Gea glielo impedì.
Quest’ultimo divenne re, e fu durante il suo regno che avvenne il diluvio di Deucalione, che alcuni credono fosse stato causato proprio dall’empietà dei figli di Licaone. Altre versioni del mito motivano questo gesto cannibalesco colla volontà, da parte dei figli di Licaone, di provare se l’ospite fosse davvero un dio, nel qual caso egli si sarebbe certamente accorto della presenza di carni umane nel banchetto, e vogliono che Giove li abbia fulminati ed abbia trasformato in lupo Licaone stesso, o che costui abbia sacrificato personalmente un neonato in onore di Zeus, e sia stato così mutato nell’animale dal dio 
Il mito di Licaone è collegato ai sacrifici umani praticati in Arcadia nei riti in onore di Zeus Liceo ( Zeus venerato in forma di lupo ): si mandava presso i lupi un uomo, il quale diveniva egli stesso un lupo, o meglio, un licantropo, per un periodo di otto anni, durante i quali persuadeva i branchi di lupi a non cibarsi più di uomini, dopodiché, il nono anno, poteva far ritorno nella propria comunità. Tale pratica, che sarebbe stata introdotta da Licaone stesso, facendosi dunque il primo re-lupo o licantropo della storia umana, potrebbe in realtà rappresentare un rito d’iniziazione, un rito di passaggio verso l’età adulta che moltissime società, antiche e/o tribali, prevedono.

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