mercoledì 27 febbraio 2013

Il conclave

In seguito alle dimissioni di Papa Benedetto XVI, presto si terranno le elezioni per scegliere colui che dovrà prenderne il posto e diventare il Sommo Pontefice della Chiesa cattolica.
Ma come si elegge un Papa?
Iniziamo dagli elettori: hanno diritto al voto 117 cardinali (in realtà stavolta saranno meno, a causa di alcune defezioni. 62 di loro provengono dall’Europa e di questi 28 sono italiani.
L’elezione del Papa è definita Conclave e si tiene nella Cappella Sistina, dove ai cardinali non è permesso portarsi né cellulare né PC e neppure giornali quotidiani.
Questo perché i grandi elettori devono essere inavvicinabili (Conclave viene dal latino cum- clave, ovvero “chiuso a chiave”).
E le fasi di voto?
Si possono ridurre a sette 1) Il primo voto è previsto nel pomeriggio del primo giorno di Conclave
(i cardinali possono votare al massimo 4 volte in un giorno).
2) Ogni cardinale scrive un nome su una scheda rettangolare.
3) Tre cardinali prescelti fanno da scrutatori e si accertano che tutti i cardinali abbiano votato.
4) Gli scrutatori leggono i nomi dei cardinali votati.
5) Per eleggere il Papa servono i voti dei 2/3 dei cardinali.
6) Se un cardinale riceve minimo i 2/3 dei voti, il Collegio dei Cardinali gli chiede dunque se egli accetta di diventare Papa.
7) Le schede dove si vota vengono bruciate in una stufa (ogni due votazioni.  A seconda del colore del fumo che esce dal comignolo, i fedeli sapranno se il Papa è stato eletto o meno.
La fumata nera è un no, mentre la fumata bianca è un sì.
Quando non si raggiunge un accordo, nella stufa vengono aggiunti paglia e trucioli umidi: il fumo che esce dal camino della Cappella Sistina è dunque denso e scuro; se invece un candidato ottiene la maggioranza dei voti, vengono bruciate soltanto le schede e il fumo è chiaro. 
Il colore del fumo serve così ad annunciare ai fedeli in attesa l'esito della votazione, dal momento che l'annuncio ufficiale avviene molto dopo l'avvenuta elezione, circa un'ora. 

Quando il Papa viene eletto, il cardinale proto diacono lo presenta ai fedeli dalla finestra della Loggia delle benedizioni di San Pietro, dopo aver pronunciato la formula: “Habemus Papam“.
Solo allora il nuovo Pontefice si mostra alla folla e le impartisce la benedizione Urbi et Orbi. L'uso del conclave, il luogo chiuso a chiave (cum-clave) dove si riuniscono i cardinali, risale all'elezione di Onorio III, avvenuta a Perugia nel 1216: i Perugini, stanchi di aspettare le decisioni dei cardinali, pensarono di rinchiuderli obbligandoli così a una rapida decisione.

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