lunedì 8 ottobre 2012
L'Arco della Lince, un super-ammasso primordiale sotto la lente
La casuale e fortunata scoperta di una lente gravitazionale, in un ammasso di galassie lontano 5,4 miliardi di anni luce, permise di osservare l'immagine amplificata e distorta di un remotissimo oggetto, che si rivelò poi come il più grande, caldo e brillante generatore di mega-stelle di cui si sia mai avuta notizia.
Il cosiddetto Arco della Lince era un milione di volte più brillante della ben nota, vicina Nebulosa di Orione.
La scoperta di questo oggetto cosmico unico e intrigante per mezzo di alcuni dei maggiori telescopi spaziali e terrestri, tra cui Hubble, ROSAT e Keck.
L’arco era l’immagine stirata e ingrandita di circa dieci volte, per effetto di una lente gravitazionale creata dalla massa delle galassie interposte, di un misterioso oggetto lontano più o meno 12 miliardi di anni luce
Senza questo fortunato effetto ottico, e soprattutto senza la sua casuale scoperta, la sorgente luminosa finita sotto la lente sarebbe rimasta per sempre nascosta ai nostri occhi, seppellita nelle nebbie del tempo primordiale a cui appartenne: un'epoca in cui l'universo esisteva da meno di due miliardi di anni.
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