venerdì 28 febbraio 2014

Reef di coralli al largo della Groenlandia


Una barriera corallina d'acqua fredda è stata scoperta quasi per caso al largo della costa sudovest della Groenlandia, a 900 metri di profondità.
 La presenza di alcune specie di coralli nelle acque intorno al paese era cosa nota, ma sarebbe la prima volta che si riesce a osservare un intero reef in questa porzione di Mare di Labrador.

 I coralli del genere Lophelia, caratterizzati da uno spesso scheletro calcareo, sono stati individuati da una nave canadese che stava effettuando alcune analisi dell'acqua marina. 
Quando i ricercatori hanno calato la strumentazione al largo del villaggio di Ivittuut, in un punto caratterizzato da forti correnti, l'hanno ritirata completamente danneggiata.
 Un'altra nave arrivata sul posto ha usato una telecamera subacquea per svelare il mistero: responsabile dei danni all'equipaggiamento era un banco di coralli, le cui dimensioni ed età, a causa della profondità e della totale assenza di luce, non sono ancora state stimate.
 Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i coralli non crescono solo nelle calde acque tropicali: se ne trovano anche nei freddi mari del Nord, al largo di paesi come Islanda e Norvegia. 
«I coralli norvegesi sono stati studiati in modo approfondito» spiega Helle Jørgensbye, ricercatrice della Technical University (Danimarca) a capo dello studio «lì i reef crescono anche di 30 metri in altezza e si estendono per diversi chilometri in lunghezza. Risalgono a più di 8 mila anni fa, hanno iniziato a crescere probabilmente dopo la scomparsa dei ghiacci al termine dell'ultima era glaciale.
 Il reef al largo della Groenlandia è probabilmente più piccolo e non sappiamo ancora quanto sia vecchio».


La formazione dei coralli sarebbe da collegare all'influsso della Corrente del Golfo, che raggiunge la costa ovest della Groenlandia mitigando le temperature anche di 4 °C. Quanto basta per garantire la sopravvivenza di questi coralli d'acqua fredda che, a differenza dei loro "cugini" tropicali, non hanno bisogno di luce - né di alghe fotosintetiche - per sopravvivere, ma si nutrono dei piccoli organismi animali che compongono lo zooplancton. 

 Tratto da : Focus.it

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