sabato 21 settembre 2013

San Pietroburgo: I giardini di Peterhof, una delle Sette meraviglie della Russia

Peterhof è una reggia dello zar, sulle rive del Golfo di Finlandia, edificata per volere di Pietro il Grande.


Situato nell'omonima cittadina, a circa 20 chilometri ad ovest da San Pietroburgo, questa reggia comprende diversi e numerosi palazzi, si estende su di una superficie di 607 ettari ed è inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità stilato dall'Unesco.

 Funse da residenza imperiale fino alla Rivoluzione d'Ottobre, nel 1918 i palazzi divennero musei, ma durante la Seconda guerra mondiale Peterhof fu occupato dai soldati nazisti dal 1941 al 1944. Tuttavia prima dell'occupazione si riuscì a sgombrare più di 8 000 oggetti dell’arredamento dei palazzi e circa 50 statue, che vennero salvate mentre il complesso fu quasi completamente distrutto da bombardamenti e combattimenti vari.


Dopo la guerra incominciò la ricostruzione di Peterhof, che prosegue tuttora.
 Nel 1945 fu aperto il Parco inferiore, nel 1946 riaprirono le fontane, nel 1947 fu costruita una copia della scultura Sansone, nel 1952 fu iniziata la ricostruzione del Palazzo Grande, il 17 maggio 1964 vennero aperti al grande pubblico le prime sale dei musei di Peterhof, che attualmente è una delle mete più visitate da turisti, sia russi che stranieri. 
 La tenuta di Peterhof comprende il Parco superiore, il Parco inferiore e il Parco di Aleksandra, che occupano un'area di circa 607 ettari. 
Oltre ai numerosi palazzi e alle molte fontane, vi sono viali alberati, sentieri immersi nei boschi e che dominano il Mar Baltico. 
Le Blond progettò la tenuta del Gran palazzo secondo il formale stile francese, con aiuole geometriche, sculture, chioschi e pergolati. Piante e arbusti, tra i quali alberi di vischio, olmi, aceri e roseti, vennero importati sia dalla Russia sia dall'estero.


Palazzi 

 Gran Palazzo: questo è il palazzo principale del complesso di Peterhof ed è la struttura più imponente dell'intero complesso. Determinante fu l'aggiunta delle ali laterali, realizzate fra il 1745 ed il 1755, su commissione di Elisabetta di Russia e progettate dall'architetto italiano Bartolomeo Rastrelli.
 La stanza di Çeşme è decorata da dipinti che raffigurano l'omonima Battaglia di Çeşme, pitture realizzate dal 1771 al 1773 da Jakob Philipp Hackert.
 Nel Gran Palazzo, la maggior sala di rappresentanza è anche la ricca sala del trono, progettata da Jurij Velten nel 1770.


Montplaisir: fu progettato nel 1714 da Johann Braunstien.
 Benché non vivesse nel Grande Palazzo di Peterhof, Pietro il Grande riceveva qui gli ospiti, che non potevano sottrarsi alle forti libagioni.
 Anche se non sfarzosi come quelli del Gran Palazzo, gli interni del palazzo Montplaisir sono altrettanto notevoli, in particolare la sala cerimoniale, rivestita in legno. 
Questo complesso si affaccia direttamente sul Golfo di Finlandia. 

Marly: Marly-le-Rois, il capanno di caccia del re di Francia, ispirò Pietro durante le sue visite in Europa nel 1717. Eresse nello stesso anno una modesta residenza nel parco di Peterhof, che poteva accogliere alcuni ospiti.
 L'edificio si trova in un giardino di sculture e fontane.


Ermitage: situato in posizione isolata sulle rive del Golfo di Finlandia, questo elegante padiglione costruito tra il 1721 e il 1725 venne progettato da Braunstein come sala da pranzo privata per lo zar e per i suoi amici.
 La facciata in stucco è decorata con pilastri corinzi, elaborati balconi in ferro battuto e ampie finestre.


Cottage: La romantica tenuta-giardino del parco di Aleksandra, dal nome della moglie di Nicola I, costituisce l'ambientazione ideale per il Cottage. 
Questa residenza neogotica fu costruita tra il 1826 e il 1829 dall'architetto scozzese Adam Menelaws per Nicola I e sua moglie.


Fontane 

 Grande cascata: era ornata da statue in piombo che vennero danneggiate dagli agenti atmosferici.
 Esse furono sostituite da sculture di bronzo nel 1799.
 Numerosi scultori provenienti dalla Russia crearono questa fontana dai getti mozzafiato. 
Fontana di Adamo ed Eva: scolpita da Giovanni Bonazza, venne commissionata da Pietro I di Russia nel 1718. Le due fontane si riferiscono al paradiso terrestre, ricreato a Peterhof dallo zar.


Fontana di Nettuno: esisteva già circa 50 anni prima della costruzione del complesso di Peterhof.
 La scultura barocca venne eretta a Norimberga nel 1658 per celebrare la fine della guerra dei trent'anni e fu acquistata dallo zar Paolo I nel 1782, poiché là non vi era acqua sufficiente per farla funzionare.
 Fontane romane: furono progettate da Ivan Blank e da Ivan Davydov tra il 1738 e il 1739. 
Particolari sono quelle in marmo a due piani, simili a una fontana in Piazza San Pietro, a Roma.


Fontana piramidale: fu eretta nel 1720. Questa è una delle molte fontane il cui getto crea una forma particolare.
 Più di 500 zampilli disposti in sette file si innalzano per creare l'obelisco in onore della Russia che vince la Svezia.

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