sabato 21 settembre 2013

Lecce, la Firenze del Sud


Molto gettonate nel periodo estivo, per l’ampia disponibilità di località balneari, le vacanze in Puglia sono in realtà anche una valida soluzione per chi è alla ricerca di un viaggio autunnale e questo perché la Puglia, oltre al mare, può vantare anche dei veri e propri gioielli di arte e di storia. 
 Tra questi uno dei primi da citare è certamente Lecce, una città talmente affascinate e capace di stimolare i visitatori da essere stata definita come la Firenze del Sud Italia. Un soprannome, questo, che Lecce merita appieno essendo una delle città italiane nelle quali ha trovato il massimo sviluppo l’arte barocca, raggiungendo primati eccezionali e di difficile comparazione al punto tale che si parla addirittura di “barocco leccese”.

 Secondo la tradizione, ancor prima della famosa guerra di Troia esisteva già una cittadina messapica, Sybar, che in seguito alla conquista degli Japigi e poi dei Romani venne ribattezzata Lupiae e assumendo la denominazione di municipium. 
 Fu proprio sotto i Romani che la città conobbe un momento di considerevole sviluppo non solo allargando i propri confini territoriali ma anche estendendo la sua potenza economico-politica e il suo primato artistico.


Nei secoli successivi diverse popolazioni continuarono ad avvicendarsi su questo territorio, ma si dovettero attendere i Normanni per far rinascere Lecce e farle conoscere un nuovo periodo di splendore. 
Fu proprio sotto la guida normanna che la città divenne un importante crocevia commerciale sino a divenire la capitale del Salento. 
 Dopo i Normanni fu la volta degli Svevi e degli Angioini, sino a quando la città non venne assoggettata al Regno di Napoli che ne valorizzò l’importanza. 
Un momento di profonda trasformazione urbanistica si ebbe invece con la conquista spagnola; furono infatti gli Spagnoli a edificare in città numerosi monumenti ed edifici religiosi, creando contemporaneamente sontuose abitazioni private, congregazioni religiose, opere pubbliche e così via.


Dopo tanto splendore arrivò un periodo di buio portato da una terribile epidemia di peste che devastò la città nel 1656.

 Di questo passato così ricco e tumultuoso, Lecce conserva oggi testimonianze di impareggiabile bellezza; da vedere sono certamente Piazza Sant’Oronzo, l’Anfiteatro e il Duomo Romano, il Campanile, la Basilica di Santa Croce, la Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo, la Chiesa di San Matteo, il Castello di Carlo V, la porta di San Biagio e un numero indefinito di dimore nobiliari.

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