W.Shakespeare sonetto n. 116
Alle nozze sincere di due anime
impedimenti non so.
Non è amore
l'amor che muta
se in mutare imbatte
o,
rimovendosi altri, si rimuove,
oh no: è faro che per sempre è fisso
e guarda alle bufere non dà crollo,
amore, è stella ai vaganti navigli,
nota in altezza, nel valore ignota.
Non è zimbello al tempo,
s'anche a teneri
labbri s'incurva
quella falce e chiude,
non tramuta con l'ore
e i giorni brevi
ma inoltra
sino all'estrema sventura.
Se errore è questo,
e su di me provato,
io mai non scrissi,
e mai nessuno ha amato.
W.Shakespeare
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