mercoledì 16 maggio 2018
Trovata la tomba di uno dei fedelissimi di Ramses II
Nel sito di Saqqara in Egitto, secondo quanto confermato dal Ministero dei Beni culturali egiziano, gli archeologi hanno scoperto una tomba di 3.300 anni fa.
Appartiene a un generale che iniziò la sua carriera militare nell'esercito del faraone Seti I (1324-1279 a. C.) e la concluse con ruoli di comando sotto il regno del figlio, il grande Ramses II (1303-1212 a. C.).
All'interno della tomba sono state trovate molte stanze e un'area dipinta con scene che raffigurano la vita quotidiana.
Alcune scene ricostruiscono le azioni militari compiute dal generale, altre aiutano a farci un'idea delle relazioni tenute con i paesi limitrofi.
Una scena, per esempio, mostra una serie barche ormeggiate da cui viene scaricato vino prodotto dai Cananei, popolo che viveva in un territorio che oggi appartiene in parte a Israele e in parte alla Palestina: negli anni del Nuovo Regno (quando fu costruita la tomba) era sotto l'influenza politica degli Egizia
Un blocco staccato dal muro mostra invece una scena abbastanza eccezionale: un'unità di fanteria che in un corso d'acqua si imbatte in coccodrilli.
La traversata, secondo gli studiosi, potrebbe andrebbe collocata al confine orientale dell'Egitto.
Gli scavi sono ancora in corso.
Il corpo del defunto non è ancora stato trovato. Gli archeologi non escludono però che con qui possa trovarsi anche il corpo del figlio del generale, Yuppa, e quello del nipote Hatiay, entrambi citati nelle iscrizioni.
Fonte: focus.it
Il sontuoso Rainbow Bridge sacro ai Navajo è stato incoronato santuario delle stelle
International Dark Sky Sanctuary, santuario del cielo oscuro.
Il Rainbow Bridge lo conosciamo di giorno, con il suo incredibile arco naturale in pietra che rompe a metà il cielo, proprio come se fosse un arcobaleno. E invece pare sia di notte il momento migliore per ammirarlo.
Il monumento nazionale di Lake Powell, nello Utah, è considerato sacro da almeno sei tribù native americane, tra cui i Navajo.
Con i suoi 90 metri di altezza, il Rainbow Bridge è considerato il ponte naturale più grande al mondo.
E' tutelato dal'U.S. National Park Service e ora a proteggerlo ci penserà anche dall'International Dark-Sky Association, ente che lavora per preservare i cieli notturni di tutto il mondo.
Il Rainbow Bridge è stato eletto santuario non solo perché si trova in un luogo geograficamente isolato, ma soprattutto per far aumentare la consapevolezza del valore del sito e promuoverne la conservazione, proprio come i suoi tre fratelli stellari: Aotea, in Nuova Zelanda, il Cosmic Campground del New Mexico e l'osservatorio astronomico di Elqui Valley, in Cile.
Inutile dire che il Rainbow Bridge continuerà a stregare sia di giorno che di notte.
Esiste sin dalla notte dei tempi, ma anche se le popolazioni Navajo lo conoscono da sempre, e pensano che sia stato plasmato a mano dagli Dei, è stato ufficialmente scoperto solo nel 1909.
A lungo è stato considerato un luogo inaccessibile, ora invece ci sono due percorsi escursionistici, che permettono a 85 mila turisti di apprezzarlo ogni anno.
Fonte: lastampa.it
Dubai Miracle Garden: il più grande giardino di fiori del mondo si trova nel deserto
Lasciati incantare da un tripudio di colori e profumi che soltanto il Giardino dei Miracoli di Dubai può regalare.
Settantadue metri quadrati occupati da 45 milioni di fiori esposti è ciò che lo rende il giardino di fiori naturali più grande al mondo. Un sogno che diventa realtà per tutti gli appassionati di fiori.
Si tratta di un’escursione in una coloratissima cornice nel cuore del deserto degli Emirati Arabi.
Aperto per la prima volta nel 2013, a distanza di un solo anno Dubai Miracle Garden contava giù un milione di visitatori da tutto il mondo.
Oggi è una delle più grandi attrazioni della città.
Soltanto al Dubai Miracle Garden è possibile ammirare una grande varietà di fiori sistemati in forme e colori davvero sensazionali: stelle, igloo, cuori, piramidi, pavoni, castelli fiabeschi e cascate ricolme di fiori.
I motivi floreali cambiano con le stagioni, dunque tornare a visitarlo dopo qualche tempo risulterà in un’esperienza completamente diversa.
Dopo aver visitato il Dubai Miracle Garden, si avrà la sensazione di aver ammirato una delle più belle gallerie d’arte piuttosto che un giardino fiorito.
Questo grazie alle affascinanti sculture di fiori che accompagnano tutto il percorso.
I fiori presenti nel giardino sono principalmente petunie, Marigold, gerani e calendule che con un tocco di arte formano delle sculture mozzafiato.
Un grande orologio di fiori, automobili colorate rivestite di gerani, vasi giganti, case dai muri fioriti, barche trasformate in originali contenitori per petunie ed addirittura una riproduzione in miniatura del Burj Khalifa.
I sentieri sono poi adornati da archi a forma di cuore sotto a cui passare, porticato di fiori con il tetto fatto di ombrelli… Il tutto è a dir poco suggestivo!
Ma tra le più belle attrazioni da vedere all’interno del Giardino dei Miracoli è la più grande composizione floreale al mondo che vanta il riconoscimento come Guinnes World Record: quella che riproduce le forme di Airbus 380.
Dal 2015, inoltre, è possibile ammirare più di 15 mila farfalle di 30 specie differenti, ospitate nel Dubai Butterfly Garden, ovvero il giardino al chiuso più grande al mondo, dedicato a questo splendido insetto dalle ali colorate.
Una struttura composta da 9 cupole, ognuna delle quali ospita farfalle dalle specie, dimensioni e colori differenti.
Ogni cupola accoglie fino a 300 persone alla volta.
A causa delle temperature troppo elevate, Dubai Miracle Garden è chiuso da maggio a settembre.
Fonte: viaggiare.moondo