mercoledì 16 maggio 2018
Il sontuoso Rainbow Bridge sacro ai Navajo è stato incoronato santuario delle stelle
International Dark Sky Sanctuary, santuario del cielo oscuro.
Il Rainbow Bridge lo conosciamo di giorno, con il suo incredibile arco naturale in pietra che rompe a metà il cielo, proprio come se fosse un arcobaleno. E invece pare sia di notte il momento migliore per ammirarlo.
Il monumento nazionale di Lake Powell, nello Utah, è considerato sacro da almeno sei tribù native americane, tra cui i Navajo.
Con i suoi 90 metri di altezza, il Rainbow Bridge è considerato il ponte naturale più grande al mondo.
E' tutelato dal'U.S. National Park Service e ora a proteggerlo ci penserà anche dall'International Dark-Sky Association, ente che lavora per preservare i cieli notturni di tutto il mondo.
Il Rainbow Bridge è stato eletto santuario non solo perché si trova in un luogo geograficamente isolato, ma soprattutto per far aumentare la consapevolezza del valore del sito e promuoverne la conservazione, proprio come i suoi tre fratelli stellari: Aotea, in Nuova Zelanda, il Cosmic Campground del New Mexico e l'osservatorio astronomico di Elqui Valley, in Cile.
Inutile dire che il Rainbow Bridge continuerà a stregare sia di giorno che di notte.
Esiste sin dalla notte dei tempi, ma anche se le popolazioni Navajo lo conoscono da sempre, e pensano che sia stato plasmato a mano dagli Dei, è stato ufficialmente scoperto solo nel 1909.
A lungo è stato considerato un luogo inaccessibile, ora invece ci sono due percorsi escursionistici, che permettono a 85 mila turisti di apprezzarlo ogni anno.
Fonte: lastampa.it
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