lunedì 10 dicembre 2018

Un tuffo nell'altra Olbia, l'antica città greca andata perduta in Francia


Leggi Olbia, pensi Sardegna. E invece ne esiste una anche in Francia, sulla Costa Azzurra. E anche se si trova sott'acqua, è l'unica città greca ritrovata su suolo francese conservata interamente.
 Quella che una volta era la Olbia fortificata fondata dai Massalioti, utilizzata come scalo commerciale nelle rotte da Marsiglia verso l'Italia e la Grecia, si trova lungo la Plage de l'Almanarre di Hyeres, a pochi metri dalla costa.

 Con i suoi quattro chilometri di sabbia, la spiaggia di Almanarre è una mecca per gli amanti del sole e dei kitesurf. Ma il suo più grande tesoro non è visibile a occhio nudo: il sito archeologico è infatti subacqueo e custodisce i resti del porto dove duemila anni fa attraccavano le barche.
 E per ammirarlo bastano maschera e pinne.


Per secoli la città era stata considerata perduta. Non si conosceva la sua esatta ubicazione, solo che si trovava lungo la costa francese, fra Marsiglia e Nizza.

 La conferma che si trovasse proprio sotto Hyeres è arrivata all'inizio nel Novecento, grazie ad alcuni sondaggi archeologici che hanno riportato alla luce una incontrovertibile iscrizione che affermava di trovarsi a Olbia.


Il porto di Olbia risale al primo secolo dopo Cristo e ha un molo lungo cento metri usato solo per 80 anni.

 Secondo l'archeologo marino Lenaic Riaudel, che guida le visite dei resti che si trovano vicino alla riva, «ha sofferto a causa della sua posizione, completamente esposta al vento da maestrale, ma soprattutto per la concorrenza di Tolone, che si trova a 20 chilometri di distanza».


Oltre al porto, di Olbia rimangono anche bagni termali, abitazioni, negozi e le fortificazioni, le uniche non inghiottite dalla marea, proprio perché si trovano su un promontorio a picco sul mare.

 Gran parte dei resti sono ricoperti di madreperla e colonizzati da alghe e ricci di mare, ma alcuni si trovano anche a pochi centimetri di profondità, proprio dove tutti fanno il bagno, inconsapevoli di dove si trovano. 


 Fonte: lastampa.it

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