giovedì 15 novembre 2018
Mummie di gatti e scarabei: nuove sorprendenti scoperte dall’antico Egitto
L’Egitto e la sua antichissima civiltà non finisce mai di stupire.
Anche se è noto da molto tempo che per gli egizi i gatti erano animali sacri, che venivano abitualmente mummificati e addirittura allevati a questo scopo, trovarsi di fronte a dozzine di mummie di gatti, sepolte all’interno di una tomba risalente a 4500 anni fa, deve aver lasciato gli archeologi senza parole.
La tomba, scoperta nel corso di una campagna di scavi iniziati ad aprile di quest’anno, si trova a Saqqara, la necropoli della città di Menfi.
All’interno c’erano, oltre alle mummie, anche un centinaio di gatti in legno dorato, e una statua in bronzo di Bastet, la dea egizia dall’aspetto di gatto.
Non è raro trovare mummie di animali nelle tombe egizie, anzi: era una pratica piuttosto comune quella di portare i propri animali domestici nell’aldilà, tanto comune quanto l’abitudine attuale di accendere una candela in chiesa, secondo l’archeologo Salima Ikram.
È rarissimo però trovare degli scarabei mummificati, come quelli rinvenuti nelle tombe recentemente scoperte a Saqqara.
Due grandi scarabei, avvolti in teli di lino e posti all’interno di un sarcofago di pietra calcarea dal coperchio decorato, sono una scoperta sorprendente, perché, secondo il segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità, Mostafa Waziri, “lo scarabeo (mummificato) è qualcosa di davvero unico”.
Oltre al sarcofago di pietra ne è stato trovato uno più piccolo, contenente altri scarabei.
Si tratta di una scoperta rara e preziosa, come afferma sempre Waziri all’agenzia Reuters:
“Un paio di giorni fa, quando abbiamo scoperto quelle bare, erano bare sigillate con disegni di scarabei.
Non ne ho mai sentito parlare prima.”
Oltre ai gatti mummificati e agli scarabei, nelle tombe di Saqqara sono state trovate anche statue di un leone, una mucca, un falco, un cobra e due coccodrilli, e poi centinaia di amuleti in maiolica.
Ma non basta: gli archeologi hanno trovato una tomba, probabilmente risalente alla V Dinastia dell’Antico Regno, apparentemente sigillata, che potrebbe quindi riservare molte sorprese.
Il Ministero delle Antichità egiziano ha dato grande rilevanza alle recenti scoperte, nel tentativo di dare nuovo impulso al turismo, che negli ultimi anni è stato in forte calo.
Fonte: vanillamagazine
Nessun commento:
Posta un commento