domenica 30 settembre 2018

Scoperte le cascate sottomarine più alte del mondo


Lì, sotto lo Stretto della Danimarca, che separa l’Islanda e la Groenlandia, si gettano silenziose in immense gole nascoste alla vista e sotto l’oceano le cascate più alte del mondo scoperte da poco dagli oceanografi.
 Di fatto, anche se subacquea, è la cascata più alta del mondo, con l'acqua che cade a quasi 3.505 metri, più di tre volte l’altezza delle più alte cascate terrestri, le cascate Angel.

 Le più famose cascate sottomarine sono sicuramente quelle presenti nella Mauritius, ma come si formano?

 Quando l’acqua più fredda e densa dei mari nordici incontra l’acqua più calda e più leggera del mare di Irminger ecco che si crea un autentico fenomeno naturale: l’acqua fredda è più pesante, scorre verso il basso e sotto l’acqua calda, e scorre creando un flusso verso il basso stimato a 5 milioni di metri cubi al secondo. In confronto, la portata delle cascate del Niagara è di "soli" 2407 metri cubi al secondo.


Gli oceanografi erano a conoscenza delle cascate sottomarine già negli anni ‘70 dell’Ottocento, ma la loro grande profondità e la loro area limitata impedirono uno studio preciso. 
Fu solo negli anni ’60 del ‘900 che l’investigazione del fenomeno divenne possibile con le moderne attrezzature e così circa una mezza dozzina di cascate sottomarine sono state scoperte solo nell’Oceano Atlantico.
 Tutte dalle dimensioni enormi: per esempio, la cascata del Ceara nel Nord Atlantico tra i continenti del Sud America e dell’Africa ha una portata compresa tra 1 e 2 milioni di metri cubi al secondo. Allo stesso modo, la cascata del Rio Grande a 20 gradi di latitudine sud nell'Oceano Atlantico ha una portata di 4 milioni di metri cubi al secondo, forse grande quanto quella dello stretto della Danimarca.

 Anche le cascate oceaniche giocano un ruolo importante nel mantenimento della salinità e del clima degli oceani, così come hanno influenza anche sulla biologia marina. 

Un fenomeno meraviglioso, che varrebbe la pena ammirare da vicino.


 Germana Carillo

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