venerdì 21 settembre 2018
La Leucocarpa, oliva bianca per olio sacro
Verde e nera: sono questi i colori tipici delle olive, quelli che siamo abituati a vederle, ma c’è anche un varietà bianca.
Si tratta della varietà Leucocarpa, che da verde diventa bianca, mentre le altre con il progredire della maturazione da verdi diventano nere con sfumature violacee.
Le drupe, il nome scientifico del frutto dell’ulivo, non riescono a effettuare la sintesi antocianina e quindi assumono un colore simile all’avorio.
Se si unisce il fatto che possono rimanere sulla pianta più a lungo di altre varietà, fino anche a primavera, si ottiene un effetto cromatico molto particolare: il verde scuro delle foglie e il bianco delle olive.
La varietà Leucocarpa produce un olio molto chiaro, con una produttività costante.
Non viene impiegato nella alimentazione umana, ma viene per tradizione mescolato con gli estratti di radici e balsamo per ottenete l’olio del Crisma. L’unguento usato dalla Chiesa cattolica in molte cerimonie come battesimo e cresima.
Anche in altre Chiese di origine cristiana viene utilizzato per analoghe cerimonie sacre.
Viene anche usato come olio combustibile in luoghi di culto perché bruciando produce poco fumo.
Proprio per questo suo utilizzo nell’ambito ecclesiastico viene coltivato nelle aree a tradizione bizantina in Calabria.
Si possono trovare piante di Leucocarpa nei pressi dei monasteri basiliani.
Anche questo è un esempio di quanto il panorama della biodiversità in Italia sia vasto, solo di olive si stimano che ci si siano più di 500 varietà.
Fonte: de-gustare.it
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