mercoledì 17 gennaio 2018

Lo zoo svedese che ha ucciso 9 cuccioli di leoni perché in esubero


Ci risiamo... In perfetta salute, ma uccisi perché lo zoo non poteva permettersi di tenerli. 
Nove cuccioli di leone, negli ultimi cinque anni, hanno fatto una brutta fine. 

L’agghiacciante storia, purtroppo non un caso isolato, viene da Boras Djurpark, lo zoo svedese vicino a Goteborg.
 Sono stati gli stessi responsabili della struttura ad ammetterlo: solo due dei 13 cuccioli nati da tre diverse cucciolate sono ancora vivi e rinchiusi allo zoo. 
Due leoni sono morti per cause naturali e i restanti cuccioli sono stati soppressi.


Una pratica che il Boras Djurpark, a circa 40 chilometri da Göteborg usa ormai da tempo. 

Simba, Rafiki, Nala e Sarabi sono nati nella primavera 2012 e soppressi nell’autunno 2013, mentre Kiara, Banzai e Kovu sono nati nella primavera del 2014 e sono stati uccisi fra l’estate e l’autunno 2015. 
 Ancora nel 2016 sono stati soppressi Potter, Weasley, mentre Granger e Dolores sono stati trasferiti in uno zoo inglese. 

Secondo quanto raccontano i responsabili, si sarebbe fatto di tutto per venderli o spostarli in altre strutture. “ Non abbiamo trovato nessuno disponibile e gli animali erano troppi”, dicono. “Quando hanno iniziato a essere troppo aggressivi e il gruppo troppo numeroso abbiamo dovuto procedere in quel modo.
 Non è un segreto e non cerchiamo di nascondere che lavoriamo in questo modo. 
È, purtroppo, un percorso naturale per i gruppi di leoni”, spiega Bo Kjellson, amministratore delegato del parco, alla tv svedese SVT.


A noi la cosa che sconvolge è proprio questa pratica legalizzata e il fatto che quasi ci si scandalizzi che dei leoni possano essere aggressivi. 
Certo, in un contesto in cui vengono narcotizzati e drogati per diventare degli automi, forse può sembrare strano vederli comportarsi secondo la loro indole. 
E’ questo è l’ennesimo motivo per cui condanniamo fermamente gli zoo di tutto il mondo. 
 Basti pensare che non è la prima volta che parliamo di animali uccisi per esubero.

 Ricordiamo ad esempio Marius, la piccola giraffa uccisa davanti agli spettatori e poi data in pasto ai leoni nello zoo di Copenaghen. In quel caso, tutto il mondo si era indignato per la spettacolarizzazione della morte, qualcosa che ovviamente in natura non avrebbe destato alcun scalpore.
 E come dimenticare la zebra della Norvegia dato in pasto alle tigri a Kristiansand Dyrepark, anche in quel caso perché l’animale non poteva essere mantenuto dallo zoo.

 Tutto questo fa riflettere ancora una volta sull’inutilità di queste strutture che per puro profitto non rispettano il benessere degli animali. 

 Dominella Trunfio

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