martedì 28 novembre 2017

Svelati "nuovi" tesori di Tutankhamon


Finalmente fatto straordinaria scoperta nella Valle STOP 
Grandiosa tomba con sigilli intatti STOP 
Ricoperto tutto fino vostra venuta STOP 
Congratulazioni 

 Era il 26 novembre 1922 e queste sono le esatte parole usate nel telegramma che l'archeologo Howard Carter inviò al suo mecenate, Lord Carnavon, per annunciare la scoperta di quella che poi si rivelò essere la tomba del faraone Tutankhamon.


 A 95 anni da quel fondamentale momento della storia della Egittologia, il tesoro del giovanissimo sovrano della XVIII dinastia che salì al trono a 9 anni e morì a 18, continua a stupire. 100 lamine d'oro finora mai viste dal grande pubblico sono state sottoposte a un lungo restauro e ora sono esposte per la prima volta.
 I motivi animali avvolti dall'albero della vita sono sorprendenti: uno stile insolito per l'arte egizia e che, a detta degli esperti, arriverebbe dell'arte mediorientale.


La tomba di Tutankhamon ha lasciato agli egittologi uno scrigno di importantissime risorse.
 Mai violata fino alla sua scoperta nel 1922, ha conservato preziose informazioni sulla religione, sullo stato e sul sovrano dell'Antico Egitto.

 Ora, all'apertura di questa cassa dimenticata nei meandri del Museo del Cairo, le lamine d'oro che una volta fungevano da elementi decorativi per le faretre e le briglie usate dal faraone, potranno darci indizi anche sull'arte dell'antico impero.


«Presumibilmente questo stile, sviluppatosi in Mesopotamia, è arrivato al Mediterraneo e all'Egitto attraversando la Siria», spiega Peter Pfälzner, fra i restauratori dell'Università di Tübingen. «Anche questa è una prova dell'importante ruolo della Siria antica nel trasmettere e disseminare la cultura durante l'Età del Bronzo». 

La tesi di Pfälzner è avvalorata anche dall'enorme somiglianza fra queste lamine e altre ritrovate nel 2002 in un tomba a Qatna, l'antica città reale siriana.

 Fonte: focus.it

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