mercoledì 8 febbraio 2017

Fenestrelle: la Grande Muraglia Piemontese


A poco più di un’ora di auto da Torino, immerso nella natura incontaminata dell’Orsiera, si trova il complesso della Fortezza di Fenestrelle, chiamato anche “la Grande Muraglia Piemontese” per i suoi tre chilometri di lunghezza sviluppati sul crinale della montagna. 

 Costruita a partire dal 1728 per ordine del re Vittorio Amedeo II, la fortezza è la seconda costruzione militare più lunga del mondo (preceduta dalla più famosa Muraglia Cinese). 
Ma la lunghezza non è la sua unica peculiarità: essa è costituita da otto opere difensive, ognuna progettata con uno scopo miliare ben preciso, e la sua superficie complessiva occupa uno spazio di circa 1,350,000 metri quadri. Un’ampiezza tale da renderla la più grande fortezza alpina d’Europa.


Tutte le otto strutture sono attraversate da collegamenti sia interni che esterni; tra questi ultimi si distingue la cosiddetta “scala coperta”, un percorso di 4000 scalini protetti da mura spesse che s’inerpicano sul pendio della montagna per oltre due chilometri, fino ad arrivare al punto più alto della struttura: il Forte delle Valli a quota 1800 metri.




Una vera e propria maestosità architettonica la cui storia è interessante almeno quanto la sua particolare costruzione. 

Nasce come forte francese voluto nel 1692 dal Re Sole a causa del fatto che la Val Chisone e il suo restringimento nella zona di Fenestrelle mettevano in una situazione di svantaggio l’esercito francese, intento a proteggere il confine con il Ducato di Savoia. Nell’agosto del 1708 le truppe di Vittorio Amedeo II conquistarono il forte francese (chiamato Fort Mutin) che, tuttavia, fu ritenuto insufficiente a causa delle sue dimensioni ridotte. 
Tutto attorno alla struttura il re incaricò l’ingegnere militare Ignazio Bertola di progettare un complesso di fortificazioni che proteggesse la pianura torinese da eventuali contrattacchi francesi.




Durante il fascismo il complesso venne usato come prigione e dopo la seconda guerra mondiale venne abbandonato.

 Solo a partire dal 1990, grazie all’Associazione progetto San Carlo Onlus, è iniziato il recupero della struttura che, al giorno d’oggi, può essere considerata uno dei maggiori luoghi d’interesse della zona.
 Al suo interno vengono organizzate visite guidate, eventi culturali e lo spettacolo teatrale itinerante “Antiche Mura”, una suggestiva rievocazione notturna per raccontare la storia e i segreti della grande fortezza. 

 Fonte: europinione.it

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