martedì 17 maggio 2016

Scoperto un antico tesoro romano nelle acque di Israele


Le più belle scoperte si dice avvengano per caso, e mai come in questa occasione di può dire che ciò si sia avverato.
 Infatti è stata fatta una rarissima e importante scoperta nelle acque antistanti il porto di Cesarea, a nord di Tel Aviv, in Israele dove, due subacquei hanno scoperto un antico tesoro, parte del carico di un mercantile del tardo periodo romano e datato circa 1600 anni fa. La scoperta fatta da Ofer Raanan e Ran Feinstein, è più importante ritrovamento  degli ultimi trent’anni. 
Statuine di bronzo, monete, giare e altri manufatti si sono conservati in condizioni quasi perfette all’interno della stiva di una nave mercantile che, secondo le prime stime, avrebbe fatto naufragio intorno all’epoca dell’imperatore Costantino


Il ritrovamento nel porto di Cesarea non è il primo e sarebbe dovuto alla progressiva mancanza di sabbia sul fondo marino e alla presenza di sempre più subacquei in zona, attirati proprio dalla possibilità di scandagliare le acque e dalle notizie delle ripetute scoperte








Nella stiva della nave oltre a tantissime monete, sono stati rinvenuti anche una lampada raffigurante l’immagine del Dio Sole, una statuina della dea Luna, una lampada a forma di testa di schiavo africano, oggetti scolpiti con effigi di animali , del dio Dioniso e anche frammenti di giare usate per contenere acqua destinata all’equipaggio della nave.

 Da:  http://www.blueplanetheart.it/

I Carmina Burana di Carl Orff


Una delle più celebri creazioni musicali del Novecento, la cantata scenica Carmina Burana, viene ispirata dalle omonime poesie e canzoni scritte all'inizio del XIII secolo. 
I monaci benedettini dell'abbazia del piccolo borgo Benediktbeuern nel sud della Baviera, le raccolsero nel Medioevo in un codice.


I testi scritti in latino e tedesco, più di mille secondo Tutto Baviera, sono stati scoperti nella biblioteca dell'abbazia nel 1803.
 Oggi sono conservati nella Biblioteca Statale della Baviera, a Monaco. 

Il compositore tedesco Carl Orff (1895-1982) ne ha musicato alcuni per il prologo e i tre atti dell'opera che nella sera dell'8 giugno del 1937 veniva rappresentata con notevole successo di pubblico e di critica allo Staatsoper di Francoforte. 
 Orff all'inizio aveva intitolato la sua opera in lingua latina : Cantiones profanae cantoribus et choris cantandae comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis (Canzoni profane per voci soliste e coro, con accompagnamento orchestrale e scene fantastiche), ma in seguito l'ha chiamata solo Carmina Burana.

 I monaci hanno fatto la raccolta nel 1225 circa.
 Gli scritti furono attribuiti agli studenti e chierici girovaghi, divisi in sei sezioni: Carmina ecclesiastica, Carmina moralia e satirica, Carmina amatoria, Carmina potoria, Ludi e Supplementum. 
Uno degli autori è stato chiamato Golia, da cui deriva la parola “goliardi”, appellativo rimasto poi in uso per indicare gli studenti universitari particolarmente 'vivaci'.

 

Nel periodo napoleonico, i manoscritti e i codici Carmina Burana, insieme alle opere di arte dell'abbazia benedittina sono stati trasferiti a Monaco.
 Oggi sono conservati nella Biblioteca Statale della Baviera (Ludwigstraße 16, Monaco).
 L'abbazia invece divenne una fabbrica di vetro, che successivamente passò al regno di Baviera come caserma, ospizio per invalidi, ospedale militare e prigione. Nel 1930 venne acquistata dai Salesiani di Don Bosco. 

 Fonte: http://epochtimes.it/