martedì 17 maggio 2016

I Carmina Burana di Carl Orff


Una delle più celebri creazioni musicali del Novecento, la cantata scenica Carmina Burana, viene ispirata dalle omonime poesie e canzoni scritte all'inizio del XIII secolo. 
I monaci benedettini dell'abbazia del piccolo borgo Benediktbeuern nel sud della Baviera, le raccolsero nel Medioevo in un codice.


I testi scritti in latino e tedesco, più di mille secondo Tutto Baviera, sono stati scoperti nella biblioteca dell'abbazia nel 1803.
 Oggi sono conservati nella Biblioteca Statale della Baviera, a Monaco. 

Il compositore tedesco Carl Orff (1895-1982) ne ha musicato alcuni per il prologo e i tre atti dell'opera che nella sera dell'8 giugno del 1937 veniva rappresentata con notevole successo di pubblico e di critica allo Staatsoper di Francoforte. 
 Orff all'inizio aveva intitolato la sua opera in lingua latina : Cantiones profanae cantoribus et choris cantandae comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis (Canzoni profane per voci soliste e coro, con accompagnamento orchestrale e scene fantastiche), ma in seguito l'ha chiamata solo Carmina Burana.

 I monaci hanno fatto la raccolta nel 1225 circa.
 Gli scritti furono attribuiti agli studenti e chierici girovaghi, divisi in sei sezioni: Carmina ecclesiastica, Carmina moralia e satirica, Carmina amatoria, Carmina potoria, Ludi e Supplementum. 
Uno degli autori è stato chiamato Golia, da cui deriva la parola “goliardi”, appellativo rimasto poi in uso per indicare gli studenti universitari particolarmente 'vivaci'.

 

Nel periodo napoleonico, i manoscritti e i codici Carmina Burana, insieme alle opere di arte dell'abbazia benedittina sono stati trasferiti a Monaco.
 Oggi sono conservati nella Biblioteca Statale della Baviera (Ludwigstraße 16, Monaco).
 L'abbazia invece divenne una fabbrica di vetro, che successivamente passò al regno di Baviera come caserma, ospizio per invalidi, ospedale militare e prigione. Nel 1930 venne acquistata dai Salesiani di Don Bosco. 

 Fonte: http://epochtimes.it/

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