mercoledì 25 maggio 2016

La melanzana (solanum melongena) : la pianta delle uova



Presto arriveranno sulle nostre tavole le melanzane di stagione, frutti deliziosi e versatili, ormai parte della dieta Mediterranea. 

Non è sempre stato così:a causa del loro colore viola, le melanzane sono state a lungo ritenute velenose. 
Quando questa pianta arrivò dalle Indie, verso il sedicesimo secolo, inizialmente il consumo del suo frutto fu considerato portatore di insanità mentale e da qui il loro nome: melanzana = mela insana. 

Le melanzane selvatiche sono amare e piccanti, e solo anni di selezione da parte dei coltivatori asiatici hanno portato alla creazione di varietà commestibili. 

Gli antichi Greci e Romani non conoscevano questo frutto, che è stato diffuso nel bacino del mediterraneo dagli Arabi nel corso delle loro espansioni del settimo e ottavo secolo. 
 Il loro nome inglese"eggplant" (pianta delle uova) deriva dal fatto che le prime varietà di melanzane erano soprattutto piccole e bianche, ed in tanti paesi sono ancora in vendita queste piccole varietà. 


La scienza degli Arabi è importantissima nel medioevo europeo e in particolare l'utilizzo delle piante a fini alimentari e medicinali è raccolta in testi chiamati Tacuina Sanitatis tradotti dall'arabo in greco e latino (come spesso i nomi degli autori). 
In essi troviamo le prime rappresentazioni delle melanzane, ritenute afrodisiache e il loro sapore piccante e spesso amaro era collegato al riscaldamento del sangue: molti autori spiegheranno il metodo arabo di rendere le melanzane appetibili tramite la salamoia e soprattutto la cottura.


La melanzana ha un basso contenuto di grassi e calorie, ed un alto contenuto di fibre, minerali e aminoacidi. E' 'ottima per bilanciare le diete ricche di proteine e amidi, è ricca di sostanze fitochimiche, è una buona fonte di potassio, che aiuta a regolare la pressione sanguigna e la funzione del cuore. 

 Fonte: greenme.it

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