martedì 15 marzo 2016

Acari rossi: ecco perchè non vanno uccisi. Conosciamo i nostri amici

Sugli acari rossi girano molte informazioni sbagliate.
 Alcuni infatti li chiamano, ingiustamente, ‘pidocchi della pietra‘ facendoli così sembrare infestanti e pericolosi: nulla di più falso. Cominciamo il nostro viaggio all’interno dell’universo degli acari rossi, partendo col chiamarli con il loro nome corretto, ossia Balaustium Murorum, e, per la gioia degli aracnofobi e dei disinfestatori, non hanno nulla a che vedere né con i pidocchi, né tantomeno con i ragni. 
 Anche se biologicamente parenti dei ragni, appartenenti come gli acari alla grande famiglia degli artropodi, differiscono in moltissime cose: gli acari, in effetti, sono una sottoclasse degli aracnidi, che prende il nome di Acarina. 
Lasciando le terminologie biologiche da parte, si sa che questi piccoli insetti sono stati scoperti nel 1804 dal professor Hermann in Francia, che decise di studiarli e catalogarli.
 Essi vivono per lo più sui muri ed abbondano nelle aree europee, dove sono caratterizzati dal colore rosso vivo; si trovano anche sulle foglie, sugli alberi e sui terrazzi delle nostre abitazioni. 
Il pericolo più grande nel quale posiamo incorrere nel trattare con questi minuscoli amici, è che se sfortunatamente li schiacciamo e il colore rosso macchia i nostri vestiti, dal momento che risulta molto difficile da eliminare.
 Appurato, quindi che questi minuscoli acari sono assolutamente innocui per la nostra salute, dobbiamo sapere che invece svolgono un ruolo importante nella catena alimentare, infatti sono dei predatori che si nutrono di larve di insetti che sono potenzialmente dannose sia per le nostre piante sul balcone, sia per gli alberi in generale.




Fonte: http://news.fidelityhouse.eu/

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