giovedì 26 marzo 2015

Bengalese o gatto bengal , un gatto travestito da leopardo


Il gatto bengala è il primo gatto ad essere nato dall’incrocio di un gatto domestico con un felino selvatico, il gatto leopardo: per questo motivo viene definito come il più selvaggio tra i gatti domestici; anche il suo aspetto richiama la sua origine selvatica. 

Nel 1973 il dottor Centerwall tentò di immunizzare i gatti domestici dalla leucemia felina e proprio per questo motivo realizzò l’incrocio tra il gatto domestico e il gatto leopardo dell’Asia.
 L’esperimento fallì ma nacque questa nuova e particolare razza.
 Il Bengala fu riconosciuta come razza nel 1991.

 E’ un gatto dolce e affettuoso, molto attivo ed intelligente.
 Ha bisogno di tanto spazio per giocare e dar sfogo alla sua grande energia.
 Accetta senza problemi di convivere con altri animali, anche con cani. 
Nel corso degli anni si è appurato che il carattere del Bengala è dolce, leale, intelligente e molto affettuoso: insomma è un ottimo gatto da tenere in casa. 
Nonostante questo, però, il gatto Bengala non ha perso completamente quell’istinto da predatore: si arrampica spesso, ama stare in alto e osservare, adora cacciare. 
In ogni caso, se vengono abituati fin da piccoli alla vita in appartamento, non danno nessun problema. 
Come già detto, si adatta bene alla vita in appartamento, a patto che abbia i suoi spazi e che non gli siano imposti troppi divieti. Richiede pochissime cure: solo nel periodo della muta del pelo è necessario spazzolarlo almeno una volta al giorno per rimuovere i peli morti, utilizzando preferibilmente una spazzola o un panno di daino inumidito.





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