mercoledì 21 gennaio 2015

Shani Shingnapur: il villaggio completamente senza porte in India


In India esiste un villaggio completamente senza porte.
 Si tratta di Shani Shingnapur. 
Nessuna casa e nessun edificio pubblico è dotato di porte, nemmeno le banche.

 Una caratteristica inusuale che riguarda le oltre 300 abitazioni e istituzioni presenti all'interno dei suoi confini.
Nemmeno i bagni pubblici del centro del villaggio hanno delle porte, ma semplicemente delle tende piuttosto sottili, per non andare contro le regole del luogo, come sottolinea Permeshwar Mane, un negoziante del villaggio, che evidentemente non teme furti, nonostante l'assenza di porte.
 Alcuni abitanti durante la notte riparano le porte con qualche asse o con dei tendaggi, ma si tratta più che altro di uno stratagemma per tenere lontani gli animali selvatici.
 Nessuno ha paura dei ladri. Qui si vive in un clima di fiducia
.





L'assenza delle porte crea un piccolo problema: non si può bussare per annunciare il proprio arrivo. Allora non si fa altro che chiamare ad alta voce i padroni di casa, sperando che qualcuno risponda e arrivi presto ad accogliere gli ospiti.
 Il villaggio si trova nello stato del Maharashtra. 
Qui gli abitanti non sentono la necessità di porte e misure di sicurezza, poiché ripongono tutta la loro fiducia in una divinità protettrice locale chiamata Shani.
 Secondo una leggenda, secoli fa una lastra di ferro e pietra era stata trasportata sulla riva di un fiume delle vicinanze dopo un'alluvione. Quando i curiosi si avvicinarono alla lastra, l'oggetto iniziò a grondare sangue.
 Più tardi quella notte il dio Shani apparve in sogno ad uno dei capi del villaggio e rivelò che quella lastra era un suo simbolo che li avrebbe aiutati a proteggerli da ogni pericolo.
 Secondo il messaggio della divinità, gli abitanti non avrebbero mai più avuto bisogno di porte. 
Gli abitanti credono che chiunque rubi o commetta cattive azioni nel villaggio sarà condannato a vivere sette anni e mezzo di sfortuna. 
Nessun oggetto di valore viene tenuto sotto chiave o in cassaforte al villaggio, che comprende circa 5000 residenti.
 Negli anni Novanta l'esistenza del villaggio è diventata nota in tutto il mondo poiché è stata descritta in un film devozionale.


Shani Shingnapur è meta di pellegrinaggio da parte di induisti e turisti nazionali e internazionali. 
La sua economia ruota intorno al tempio, dedicato al dio Shani, che è considerato il vero guardiano di questo luogo, i cui abitanti sperano che la tradizione di vivere senza porte – senza temere furti – continui ancora per molto tempo, anche se i giovani stanno iniziando a trasgredire le regole.

 Marta Albè

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