lunedì 15 dicembre 2014

La camminata sul lago ghiacciato



Questo video registrato durante un'escursione sui Monti Tatra, in Slovacchia, e postato l'8 dicembre su YouTube, è in breve tempo diventato virale.
 Nel breve filmato si vede l'autore Tomas Nunuk che, insieme a un amico, attraversa un lago completamente ghiacciato, incorniciato da suggestive montagne. 
 L'acqua appare talmente limpida, che sotto ai piedi degli escursionisti sembra esserci una lastra di vetro, e senza una macchia: per qualche secondo, si ha l'impressione che i due stiano camminando sull'acqua. 
 L'illusione è talmente realistica che molti utenti hanno gridato al fake: come può uno strato tanto cristallino e apparentemente sottile, essere talmente resistente da sostenere il peso di un uomo?
 Lo YouTuber canadese Shawn G ha affermato, in un commento, di non aver mai visto uno specchio d'acqua ghiacciata tanto pulito (e di laghi ghiacciati, da quelle parti, se ne intendono). 
Un altro utente ha raccontato che l'ultima volta che si è imbattuto in qualcosa di simile, il ghiaccio si è rotto, facendolo cadere in acqua.


Ma sono in molti a sostenere l'autenticità del video. 
Secondo alcuni si udirebbero distintamente gli scricchiolii del ghiaccio accompagnare la camminata di Nunuk.
 Altri affermano che l'attrezzatura dei due è così adatta, e lo sfondo così scenico e realistico, che il video non può che essere vero. 
 Igor Ludma, esperto escursionista dalla Slovacchia, ha anche fornito una spiegazione del fenomeno che fa somigliare il ghiaccio a uno strato di vetro.
 Succede, scrive, quando le temperature precipitano da una situazione relativamente mite a picchi molto freddi, e allo stesso tempo non nevica (la neve tende a intorbidire le acque).
 Tutte condizioni che si sarebbero verificate nell'area dove è stato girato il video.


Quanto al nome del lago, Nunuk non ha fornito informazioni, ma chi conosce bene la zona crede di poter identificare nel misterioso specchio d'acqua il lago di Velke Hincovo Pleso (a 1900 metri d'altezza), che arriva a una profondità massima di 53 metri, e che rimane ghiacciato per gran parte dell'anno.

 http://www.focus.it/

I medicinali sono "nemici" dei fiumi e di chi ci vive.


I farmaci risolvono i nostri problemi di salute, ma sono deleteri per quella degli ecosistemi fluviali.
 I medicinali utilizzati dall’uomo finiscono nei fiumi in quantità sempre maggiori tramite scarichi fognari, residui agricoli o industriali, e minacciano la sopravvivenza di flora e fauna acquatiche.

 Uno studio del Cary Institute of Ecosystem Studies di Millbrook (New York) ha analizzato gli effetti di sei farmaci d’uso comune - un antibiotico, un antidiabetico, tre antistaminici e uno stimolante, la caffeina - su alcuni torrenti degli Stati di New York, Maryland e Indiana. 
È emerso che un diffuso antistaminico come la difenidramina (per il trattamento di dermatiti, reazioni allergiche, prurito, edema) può ridurre del 99 per cento la fotosintesi degli organismi che compongono il biofilm, ossia lo scivoloso strato di alghe, batteri e funghi che ricopre le rocce dei fiumi.
 Questi organismi sono alla base della qualità dell’acqua e della catena alimentare. 
 Si sapeva già da tempo, inoltre, che molti farmaci e prodotti per l'igiene personale, dalla pillola anticoncezionale allo shampoo, influenzano addirittura il sesso delle specie di pesci o di altri animali presenti nei fiumi. Tanto che in certe zone degli Stati Uniti alcuni pesci sono quasi scomparsi perché non si trovano più i maschi, trasformati completamente o parzialmente in femmine.
 I prodotti che hanno questo effetto sono chiamati interferenti endocrini.
 Purtroppo gran parte degli attuali depuratori non è in grado di bloccare questi residui farmaceutici e fermarne il commercio sembra impossibile.

focus.it

Moab Monkeys: l'amaca fatta a mano sospesa a 120 metri di altezza


Lasciarsi cullare su un'amaca sospesa a circa 120 metri di altezza. Potrà mai essere un'esperienza davvero rilassante? 
Per viverla servono coraggio e adrenalina. Non solo: questa amaca è stata realizzata a mano.
 Pensate ai rischi che avrebbe potuto correre chi l'ha creata.


L'amaca sospesa sopra un canyon è stata realizzata dal gruppo Moab Monkeys.
 Il loro nome non è casuale.
 Il deserto del Moab e i suoi canyon ogni anno diventano un punto di incontro per gli amanti degli sport estremi. 
Camminano in equilibrio su funi sospese e si calano tra le rocce senza paura.

 La costruzione dell'amaca sospesa – un passatempo per veri temerari – ha rappresentato la loro missione più recente. 
L'amaca assomiglia a una ragnatela colorata. La si può raggiungere soltanto camminando in equilibrio sulle funi.
 Come abbandonare l'amaca? Se non si vuole proseguire il proprio esperimento da equilibristi, non resta che prepararsi per un bel lancio con il paracadute, di certo non prima di aver ammirato il panorama spettacolare dei canyon e del deserto. 
La creazione di questa intricata amaca-ragnatela ha richiesto la collaborazione di 50 persone e 3 giorni per il completamento.
 Il risultato è frutto dell'impegno di questo gruppo di sportivi che ama le esperienze estreme.


L'amaca sospesa può sorreggere fino a 15 persone.
 L'uscita per chi vorrà lanciarsi con il paracadute è rappresentata da un'apertura al centro dell'amaca.
 Vorreste  provare un'esperienza simile? Ne avreste davvero il coraggio? 
Allora non vi resta che partire per il deserto di Moab, nello Utah. 

 Marta Albè