lunedì 24 marzo 2014

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Pinocchio Lizard: la lucertola estinta riavvistata in Ecuador


Questa lucertola ha il naso lungo, ma non dice bugie. 
Gli esperti credevano fosse ormai estinta, ma ora è stata riavvistata in Ecuador.
 Si tratta della lucertola Pinocchio. Almeno un esemplare risulta ancora presente nelle remote foreste a nord-ovest dell'Ecuador. Questa lucertola avrebbe un lungo "naso", che ricorderebbe il famoso personaggio di Collodi. Da qui il suo nome bizzarro. 

Secondo Live Science, dal 2005 ad oggi la lucertola Pinocchio sarebbe stata avvistata soltanto tre volte allo stato selvatico. L'animale era stato identificato per la prima volta nel 1953, ma in seguito sarebbe scomparso alla vista dell'uomo per ben 55 anni. 
Gli esperti ritenevano che ormai il rettile fosse estinto.
 La lucertola è stata nuovamente avvistata dopo tre anni di appostamenti da parte di ricercatori e fotografi della Tropical Herping, realtà attiva nell'ecoturismo e nell'educazione ambientale. Gli autori della scoperta sono riusciti a fotografare la lucertola proprio lungo lo stesso sentiero dell'Ecuador in cui il rettile era apparso altre volte.
 Riguardo al fortunato avvistamento, i fotografi hanno sottolineato di essere ormai convinti che la lucertola Pinocchio rappresentasse soltanto una creatura leggendaria.
 Si tratta di un esemplare maschio, dotato del caratteristico lungo naso, che non viene utilizzato per le funzioni olfattive, ma che costituirebbe una caratteristica fisica in grado di attrarre le lucertole femmine.


E' una buona notizia che un nuovo esemplare sia stato avvistato, dopo una lunga attesa.
 Significa infatti che la lucertola Pinocchio non è del tutto estinta e che in Ecuador potrebbero essere presenti altri rettili della stessa specie. 
La lucertola Pinocchio è stata fotografata da Alejandro Arteaga, co-fondatore di Tropical Herping. 

 Marta Albè

Quando la televisione e' trash

I media con questo TG Vogliono dare l'impressione che tutte le donne abbiano una ristrettezza mentale......mi spiace per voi ma non è così

Ultime tendenze Primavera:
Ecco le borse must have in stile casual o super chic i trend per la bella stagione

EUREKAAAAA!
I cervelloni hanno finalmente pensato alle donne!!! 
Creando, udite udite, un TG solo per loro, (vietato agli uomini?) 

GLI ARGOMENTI TRATTATI:
Moda
Benessere
Amore
Famiglia
Bellezza
Tra noi
Look da vip
Oroscopi
Pettegolezzi sui VIP
e amenità varie
Io sono una donna e non dico che anche io ogni tanto non dia una sbirciatina a notizie frivole, ma da questo a canalizzare le donne in circuito di sole insulsaggini sia a dir poco ghettizzante
Già la foto di di copertina che pubblicizza questo TG la dice lunga
In questi ultimi tempi ho notato che parecchie donne sono uscite dallo status mentale in cui per secoli sono state relegate, hanno incominciato a interessarsi di sociale, di politica, di cultura. Molte donne stanno facendo i primi passi in questo mondo occupato da sempre dagli uomini.
Da fastidio questo loro risveglio?
Le donne devono essere per sempre solo madri, spose, casalinghe, sempre belle, magre, agghindate, truccate, disponibili e sottomesse? O visto che hanno un cervello funzionante ,(almeno al pari del maschio)o più (dato che usano entrambi gli emisferi cerebrali)possano a buon diritto, entrare nel circuito sociale con pari diritti e naturalmente doveri.

Alcune citazioni controverse,che dovrebbero farci riflettere

In tutti i tempi è stata trascurata l'educazione delle donne, non c'è attenzione che per gli uomini, e le donne, come fossero una specie a parte sono state abbandonate a sé stesse prive di aiuto, senza pensare che compongono la metà del mondo.

(Madame de Lambert)

La donna non è fatta a immagine e somiglianza di Dio.
È nell'ordine della natura che le mogli servano i loro mariti ed i figli i loro genitori, e la giustizia di ciò risiede nel principio che gli inferiori servano i superiori.
È la giustizia naturale che vuole che i meno capaci servano i più capaci.
Questa giustizia diventa evidente nel rapporto tra gli schiavi ed i loro padroni, che eccellono in intelletto, ed eccellono in potere. 

(Agostino d'Ippona)

La schiavitù della donna consiste nel fatto che alcuni vogliono e ritengono conveniente sfruttarla come uno strumento di piacere. 

(Lev Tolstoj)

Io non parlo alle donne, bensì agli uomini, perché chi è di mente instabile non è assolutamente in grado di capire le mie parole.

(Papa Gregorio I)

Concludo dicendo che, non mi considero né superiore né inferiore all'uomo ma alla pari che mi sento discriminata quando sento  la locuzione  "Quote rosa "o la creazione del ministero delle pari oppourtunità
Perchè non si fanno anche le quote azzurre?
Noi non siamo una specie che va protetta, non siamo in via d'estinzione. 
MA L'ALTRA PARTE DELL'UMANITA'

Ollantaytambo: la città peruviana costruita dagli ingegneri venuti dallo spazio


Ollantaytambo è un sito archeologico Inca che si trova nel Parù meridionale, nella regione di Cusco, ad un’altitudine di 2792 metri sopra il livello del mare. 
 Le rovine dell’antica città giacciono in un luogo che gli Inca chiamavano “Valle Sacra”. 
 Gli storici convenzionali ritengono che Ollantaytambo sia stata costruita nel 1440 d.C. dall’imperatore Inca Pachacuti.
 Alcuni ricercatori, invece, sono convinti che sia stata costruita sulle rovine di una città molto più antica, le cui origini rimangono sconosciute.

 “La porta che viene chiamata ‘Il Cancello degli dei’ è stata costruita migliaia di anni prima che gli inca arrivassero in questa regione, da una civiltà che chiamiamo Hurimpacha”, spiega Brien Foester, autore del libro A brief history of Incas. 
“Gli abbiamo dato questo nome perchè non abbiamo idea di chi fossero, da dove venissero e dove sono andati”. 

Secondo Foester, i reperti più antichi di Ollantaytambo risalgono almeno a 12 mila anni fa. 
 Ma come hanno potuto i primi esseri umani sulla Terra costruire queste sorprendenti strutture in pietra, con grandi blocchi che si incastrano alla perfezione, con acquedotti e sistemi di irrigazione che funzionano ancora oggi? E come avrebbero potuto spostare enormi massi di granito, ognuno del peso di più di 50 tonnellate?


“Ollantaytambo è una fortezza di montagna”, spiega Andrew Collins, autore di “The Cygnus Mystery, “conosciuta soprattutto per le incredibili dimensioni dei blocchi utilizzati nella sua costruzione.
 In particolare, quelli ritrovati nel livello più alto della montagna.
 Ci sono sei mastodontici blocchi di granito posizionati in linea”.
 I monoliti sono stati trasportati da un altro sito, attraversando una piana, un fiume e poi portate in alto sulla montagna. 
Chiaramente, il mistero più grande è capire come le abbiano tagliate e portate fin lassù. 
Al giorno d’oggi, infatti, se dovessimo spostare un masso di 50 tonnellate dovremmo assemblare un’unità di trasporto speciale, comprendente travi metalliche, assi e ascensori idraulici.
 Per portarlo fino in cima, probabilmente bisognerebbe modificare l’altura, costruire una strada, fissare il masso con dei cavi metallici ad un sistema di carrucole.
 Molte opzioni differenti, ma nessuna di esse disponibile alle persone dell’epoca.
 L’abilità di sistemare perfettamente insieme queste pietre di diverse tonnellate, in modo che fra di esse non ci passi nemmeno un capello, non è una questione di tempo o di fatica, ma una questione di tecnologia. 
Gli archeologi tradizionali sostengono che il granito sia stato tagliato e modellato con strumenti di pietra e di bronzo.


Ciò che è veramente strano è il modo in cui le grandi rocce sono state fissate, come se fossero state fuse insieme da una fonte sconosciuta di calore. 
E’ come se due pietre fossero state posizionate una accanto all’altra e poi fuse insieme con qualche forma di raggio ad altissima energia. Guardando la configurazione dei blocchi, non c’è proprio spiegazione su come potessero aver creato una fonte di calore tanto intensa, al punto da saldare le rocce l’una alle altre.


Ulteriori prove dei misteriosi metodi utilizzati dagli antichi costruttori possono essere trovate nel vicino Tempio del Condor. Qui, enormi lastre di andesite venivano estratte dal luogo conosciuto come Il Muro della Roccia Viva. 
 “Il Tempio del Condor è particolare, perchè troviamo delle enormi sezioni di pietra a forma di parallelepipedo” commenta Collins. “Si tratta di andesite, una roccia molto dura, ed è stata rimossa dalla montagna con tanta accuratezza che non si trovano segni di scalfittura sulla superficie.
 La superficie rocciosa sembra ruvida, ma quando la tocchi sembra liscia come le piastrelle del bagno, il che significa che è stato usato un qualche processo di vetrificazione”.


Utensili preistorici non avrebbero potuto ottenere questo risultato, soprattutto se si pensa che Ollantaytambo è fatta quasi tutta di andesite. 
Per tagliarla serve qualcosa di più duro della semplice pietra o del bronzo.
 Si poteva utilizzare il diamante, ma non c’erano strumenti nell’età della pietra che potessero tagliare queste rocce. 
 E’ possibile che gli antichi costruttori di Ollantaytambo abbiano davvero utilizzato utensili provenienti da un altro mondo, così come sostengono i Teorici degli Antichi Astronauti? 

Qualche indizio può essere trovato negli antichi miti di creazione tramandati nelle Ande.
 In essi, gli antenati, o fondatori, sono descritti come fratello e sorella, figli del Dio Sole, mandati sulla Terra dal Dio Sole stesso. Questi due enigmatici personaggi giungono sulla Terra in possesso di un cuneo dorato.
 E’ possibile che questo potesse essere una sorta di utensile tecnologico in grado di tagliare la pietra, fonderla e farla addirittura levitare, capace di vincere la forza di gravità?
 Il fatto che Ollantaytambo abbia a che fare con la tradizione del cuneo dorato, può solo significare che in quel luogo, migliaia di anni fa, qualcosa di straordinario è veramente successo.

 Fonte: http://www.ilnavigatorecurioso.it/