mercoledì 15 gennaio 2014
Osservati pennacchi di vapore su Europa, una luna di Giove
Il telescopio spaziale Hubble della NASA ha rilevato vapore acqueo sopra il gelido polo sud di Europa, una delle lune di Giove, sotto forma di pennacchi o getti d’acqua che appaiono venir eruttati sulla superficie del satellite.
Raffigurazione di fantasia di un pennacchio di vapore acqueo espulso dalla superficie ghiacciata di Europa, una delle lune di Giove, situata a circa 800.000 chilometri dal Sole
Da dove può provenire quest’acqua?
Europa è, per dimensioni, la quarta luna di Giove ed ha caratteristiche particolari e condizioni che potrebbero essere adatte ad ospitare la vita.
I risultati scientifici precedenti hanno ipotizzato l’esistenza di un esteso oceano sotto la crosta ghiacciata di Europa che si potrebbe manifestare con fuoriuscite d’acqua come quelle osservate sulla sua superficie ghiacciata e, all’apparenza, tranquilla.
I ricercatori non sono ancora completamente certi che il vapore acqueo rilevato consista in eruzioni di pennacchi d’acqua, ma sono sicuri che questa sia la spiegazione più probabile.
In caso di assenza di osservazioni contrarie, questo fenomeno renderebbe Europa la seconda luna del Sistema solare conosciuta, dopo Encelado – una delle lune di Saturno – su cui si possa assistere all’emissione di vapore acqueo.
Questi risultati sono stati pubblicati il 12 dicembre scorso sul numero on line della rivista Science Express e saranno riferiti alla riunione della American Geophysical Union a San Francisco.
“La spiegazione di gran lunga più semplice per la presenza di questo vapore acqueo è che erompa sotto forma di pennacchi o getti da spaccature della superficie di Europa”, afferma Lorenz Roth, del Southwest Research Institute di San Antonio, Texas.
“Se quei pennacchi sono collegati alla presenza di un oceano sotterraneo, siamo fiduciosi che lo scopriremo, e le indagini future potranno indagare direttamente la composizione chimica dell’ambiente potenzialmente abitabile di Europa, senza dover penetrare attraverso strati di ghiaccio”.
Nel 2005 la sonda Cassini della NASA rilevò getti di vapore acqueo e polveri sulla superficie di Encelado, una luna di Saturno, come detto sopra. Tuttavia, se nei pennacchi di Encelado furono in seguito individuate particelle di ghiaccio e polvere, su Europa finora sono stati trovati solo gas e vapore acqueo.
Osservazioni spettroscopiche mediante Hubble hanno fornito le prove dei pennacchi su Europa nel dicembre 2012. La raccolta dei dati sulle aurore boreali di Europa, misurate a mezzo imaging spettrografiche dal telescopio Hubble, ha consentito agli scienziati di distinguere tra le caratteristiche luminosità provocate dalle particelle cariche del campo magnetico di Giove e i pennacchi sulla superficie di Europa.
Dalle immagini dello spettrografo, sul satellite è stata rilevata una debole luce ultravioletta di un’aurora, poco più di un bagliore, alimentata dall’intenso campo magnetico di Giove, vicino al polo sud lunare, legata alla presenza di idrogeno e ossigeno.
Gli atomi di ossigeno e di idrogeno, se eccitati, producono un bagliore aurorale variabile e lasciano un segno rivelatore, il prodotto delle molecole d’acqua che si scindono lungo le linee del campo magnetico.
“Abbiamo fatto avvicinare Hubble quanto più possibile per osservare questa debolissima emissione. Questi potrebbero essere pennacchi, perché troppo tenui e difficili da essere osservati nella luce visibile”, afferma Joachim Sauer, dell’Università di Colonia, in Germania, primo responsabile della campagna di osservazione di Hubble e co-autore della ricerca di Roth.
Sono state osservate fessurazioni della superficie ghiacciata. Cassini ha osservato su Encelado fessure simili, da cui fuoriescono i getti di vapore.
Anche il team di Hubble ha scoperto che l’intensità dei pennacchi di Europa, come quelli di Encelado, variano con la posizione orbitale di Europa. Getti attivi sono stati visti soltanto quando il satellite era in posizione lontana da Giove, mentre non si è rilevata alcuna emissione quando Europa era più vicina a Giove. Una spiegazione di questa variabilità è che queste emissioni siano collegate a forze di marea gravitazionale, dovute alla vicinanza di Giove, che provocano getti di vapore solo quando Giove si trova a maggior distanza dalla sua luna.
I pennacchi di Europa ed Encelado hanno quantità simili di vapore acqueo, ma poiché Europa ha una attrazione gravitazionale circa 12 volte più forte di Encelado, il vapore – a temperature di meno 40 gradi centigradi – per la maggior parte non sfugge nello spazio, come fa su Encelado, ma ricade sulla superficie dopo aver raggiunto altezze enormi, anche di 200 chilometri, secondo le misurazioni di Hubble. Anche questo fenomeno potrebbe contribuire alle caratteristiche luminose in vicinanza del polo sud di Europa.
Leonardo Debbia
http://www.scienze-naturali.it
Raffigurazione di fantasia di un pennacchio di vapore acqueo espulso dalla superficie ghiacciata di Europa, una delle lune di Giove, situata a circa 800.000 chilometri dal Sole
Da dove può provenire quest’acqua?
Europa è, per dimensioni, la quarta luna di Giove ed ha caratteristiche particolari e condizioni che potrebbero essere adatte ad ospitare la vita.
I risultati scientifici precedenti hanno ipotizzato l’esistenza di un esteso oceano sotto la crosta ghiacciata di Europa che si potrebbe manifestare con fuoriuscite d’acqua come quelle osservate sulla sua superficie ghiacciata e, all’apparenza, tranquilla.
I ricercatori non sono ancora completamente certi che il vapore acqueo rilevato consista in eruzioni di pennacchi d’acqua, ma sono sicuri che questa sia la spiegazione più probabile.
In caso di assenza di osservazioni contrarie, questo fenomeno renderebbe Europa la seconda luna del Sistema solare conosciuta, dopo Encelado – una delle lune di Saturno – su cui si possa assistere all’emissione di vapore acqueo.
Questi risultati sono stati pubblicati il 12 dicembre scorso sul numero on line della rivista Science Express e saranno riferiti alla riunione della American Geophysical Union a San Francisco.
“La spiegazione di gran lunga più semplice per la presenza di questo vapore acqueo è che erompa sotto forma di pennacchi o getti da spaccature della superficie di Europa”, afferma Lorenz Roth, del Southwest Research Institute di San Antonio, Texas.
“Se quei pennacchi sono collegati alla presenza di un oceano sotterraneo, siamo fiduciosi che lo scopriremo, e le indagini future potranno indagare direttamente la composizione chimica dell’ambiente potenzialmente abitabile di Europa, senza dover penetrare attraverso strati di ghiaccio”.
Nel 2005 la sonda Cassini della NASA rilevò getti di vapore acqueo e polveri sulla superficie di Encelado, una luna di Saturno, come detto sopra. Tuttavia, se nei pennacchi di Encelado furono in seguito individuate particelle di ghiaccio e polvere, su Europa finora sono stati trovati solo gas e vapore acqueo.
Osservazioni spettroscopiche mediante Hubble hanno fornito le prove dei pennacchi su Europa nel dicembre 2012. La raccolta dei dati sulle aurore boreali di Europa, misurate a mezzo imaging spettrografiche dal telescopio Hubble, ha consentito agli scienziati di distinguere tra le caratteristiche luminosità provocate dalle particelle cariche del campo magnetico di Giove e i pennacchi sulla superficie di Europa.
Dalle immagini dello spettrografo, sul satellite è stata rilevata una debole luce ultravioletta di un’aurora, poco più di un bagliore, alimentata dall’intenso campo magnetico di Giove, vicino al polo sud lunare, legata alla presenza di idrogeno e ossigeno.
Gli atomi di ossigeno e di idrogeno, se eccitati, producono un bagliore aurorale variabile e lasciano un segno rivelatore, il prodotto delle molecole d’acqua che si scindono lungo le linee del campo magnetico.
“Abbiamo fatto avvicinare Hubble quanto più possibile per osservare questa debolissima emissione. Questi potrebbero essere pennacchi, perché troppo tenui e difficili da essere osservati nella luce visibile”, afferma Joachim Sauer, dell’Università di Colonia, in Germania, primo responsabile della campagna di osservazione di Hubble e co-autore della ricerca di Roth.
Sono state osservate fessurazioni della superficie ghiacciata. Cassini ha osservato su Encelado fessure simili, da cui fuoriescono i getti di vapore.
Anche il team di Hubble ha scoperto che l’intensità dei pennacchi di Europa, come quelli di Encelado, variano con la posizione orbitale di Europa. Getti attivi sono stati visti soltanto quando il satellite era in posizione lontana da Giove, mentre non si è rilevata alcuna emissione quando Europa era più vicina a Giove. Una spiegazione di questa variabilità è che queste emissioni siano collegate a forze di marea gravitazionale, dovute alla vicinanza di Giove, che provocano getti di vapore solo quando Giove si trova a maggior distanza dalla sua luna.
I pennacchi di Europa ed Encelado hanno quantità simili di vapore acqueo, ma poiché Europa ha una attrazione gravitazionale circa 12 volte più forte di Encelado, il vapore – a temperature di meno 40 gradi centigradi – per la maggior parte non sfugge nello spazio, come fa su Encelado, ma ricade sulla superficie dopo aver raggiunto altezze enormi, anche di 200 chilometri, secondo le misurazioni di Hubble. Anche questo fenomeno potrebbe contribuire alle caratteristiche luminose in vicinanza del polo sud di Europa.
Leonardo Debbia
http://www.scienze-naturali.it
Una dea apache e navajo:Estsanatlehi,la Donna che si rinnova
Estsanatlehi, la "Donna che si Rinnova" delle popolazioni navajo e apache è una divinità della Natura dai molti e diversi nomi, tra cui Donna della Conchiglia Bianca - quella che portò la luce sulla terra - e Donna Dipinta di Bianco - quella che nella tradizione apache chiricalma diede alla luce gli eroi che trucidarono i mostri.
Nei miti dei Navajo, che un tempo appartenevano alla nazione apache, la Donna che si Rinnova è Estsanatlehi ("Madre di tutti"), che muta d'abito quattro volte l'anno, quando attraversa le quattro porte della sua dimora celeste per creare le stagioni. Nasce con i fiori della primavera, matura con l'estate, invecchia con l'autunno, e va a riposare con l'inverno.
La Donna che si Rinnova rappresenta così tutte le fasi dell'esistenza femminile, ma in particolare il momento in cui una ragazza diventa donna: una transizione che è considerata apportatrice di bene per l'intero clan, ed è perciò caratterizzata da festeggiamenti e riti.
Fu dalla Donna che si Rinnova che gli esseri umani ricevettero la conoscenza e la saggezza, i cicli lunari e mestruali, i canti, le celebrazioni e il desiderio di ricerca.
Essa insegnò inoltre ai Navajo come costruire le capanne dal tetto arrotondato chiamate hogan.
Divinità principale del pantheon navajo, fu sospinta nel mondo insieme ad altri esseri sacri dalla forza di un'inondazione sotterranea. Creò quindi gli antenati e insegnò loro a vivere in armonia con la Natura.
Secondo un altro racconto, fu trovata sulla cima di un monte dal Primo Uomo e dalla Prima Donna, che l'allevarono come una figlia. Quando si avvicinò il momento dello sviluppo, i genitori adottivi la riportarono dove l'avevano trovata e celebrarono il primo rito della pubertà.
Tutte le tradizioni a lei legate concordano nel raccontare che sposò poi il sole e diede alla luce due gemelli, Trucidamostri e Figlio dell'Acqua, che liberarono il mondo dalle creature mostruose che lo affliggevano. La Donna che si Rinnova protegge dalle sventure e offre inoltre aiuto sotto forma di cibo, asilo e vesti.
ilcerchiodellaluna.it
Alber Einstein aveva ragione
Dalla NASA arriva la conferma che il vortice spazio-temporale esiste a conferma di quanto affermato da Alber Einstein nella teoria della relatività.
L'annuncio è stato dato durante una conferenza stampa convocata al quartiere generale NASA dal Dott. Francis Everitt della Stanford University, principale ricercatore della missione satellitare “Gravity Probe B”. Ricordiamo a tal proposito che agli inizi del'900 Einstein cercò di unificare tutte le leggi della fisica, le quali si rifacevano a meccanica ed elettromagnetismo, e intuì che occorreva adeguare le leggi della meccanica a quelle dell'elettromagnetismo e non viceversa.
Nasceva così il concetto di spazio e di tempo relativi.
Ora, dopo oltre un secolo, la scoperta del "cronotopo", ossia del sistema quadrimensionale che unisce quello a tre dimensioni con il tempo.
In sostanza qualsiasi oggetto dell'universo è in grado di modificare questo sistema in virtù della sua massa.
Maggiore è la massa, e quindi la gravità dell'oggetto (che può essere ad esempio anche un pianeta), e maggiore sarà la deformazione del sistema.
Il concetto può essere compreso meglio se immaginiamo di posare una palla da biliardo sopra un telo: il suo peso creerà sul telo un avvallamento (la modifica o deformazione delle tre dimensioni a seconda della sua massa), mentre l'inclinazione del telo corrisponderà al tempo con proporzionale dilatazione e allungamento.
La scoperta conferma dunque la teoria di Einstein sull'effetto geodetico, ossia la deformazione dello spazio-tempo intorno a un corpo e il relativo effetto di trascinamento.
Insomma, l'Uomo può davvero viaggiare nel tempo secondo le più classiche fantasie fantascientifiche?
Per ora ci limitiamo a prendere atto di questa scoperta: il vortice spazio-temporale non solo è presente attorno alla Terra ma anche a qualsiasi altro corpo celeste e rappresenterebbe in definitiva l'anello di congiunzione tra l'orologio terrestre e l'Universo senza tempo.
Per chi ignora i concetti della relatività, la precessione geodetica è la quantità di oscillazioni generate dalla massa statica della terra (la “fossetta” nello spazio-tempo) mentre l’effetto di trascinamento è la quantità di oscillazioni causate dalla rotazione della terra (la torsione nello spazio-tempo).
Ha evidenziato Everitt.
Il giglio di mare (Antedon mediterranea)
Il giglio di mare appartiene a uno strano gruppo di animali che hanno l'aspetto di vegetali e più precisamente di fiori.
Ornato di vivaci colori si apre e si rinchiude in un bocciolo, proprio come farebbe un fiore, spiegando o richiudendo i petali della sua corolla.
Il giglio di mare, di cui si conoscono parecchie specie con dimensioni e colorazioni assai variabili, è affine alle stelle marine ed ai ricci, fatto, a dire il vero, piuttosto sorprendente. Infatti non vi è alcuna somiglianza fra questi gruppi di animali marini.
Diciamo subito che i gigli di mare mostrano una spiccata predilezione per le acque calde e abbondano nelle barriere coralline. Solo alcune specie si adattano a vivere nei mari temperati.
Il giglio di mare ha un numero variabile di braccia, meglio dette tentacoli: alcune specie ne hanno cinque, ma vi sono altre specie che ne posseggono più di duecento. A loro volta questi tentacoli sono ramificati e presentano una sorta di barbe che li rendono simili a penne di uccello.
Generalmente il giglio di mare vive ancorato a un substrato, a un blocco di corallo o a uno scoglio, ma può spostarsi liberamente a suo piacimento, nuotando elegantemente nell'acqua.
Per nutrirsi il giglio di mare espande i tentacoli a ventaglio oppure a imbuto e aspetta che le piccole particelle di plancton cadano nel tranello.
Quando deve difendersi da qualche nemico si amputa volontariamente uno o due tentacoli che in seguito ricresceranno: le possibilità di rigenerazione di questo animale sono infatti strabilianti.
Maine Bus: l' autobus vintage trasformato in una confortevole casa mobile
Da vecchio autobus anni 50 a una confortevole casa su ruote dotata di tutti i comfort. Ecco una nuova trasformazione di un mezzo di trasporto da ristrutturare in una vera e propria abitazione.
Sono davvero numerose le case mobili presenti nel mondo, nate proprio dalla rimessa a nuovo di autobus, furgoni e camion. Uno degli esempi più recenti è Maine Bus.
Così un mezzo di trasporto che sembrava ormai destinato alla rottamazione, si è trasformato in un'elegante casetta per gli ospiti. Il merito è dell'architetto Will Wilkenman, dello studio Willkenman Architecture, che si sta impegnando nel campo della ristrutturazione dei mezzi di trasporto del passato, unendo architettura e design.
Maine Bus è nato da un piccolo autobus Chevriolet Viking del 1959. Ora è un vero e proprio cottage su ruote in miniatura. Gli spazi interni sono confortevoli e l'esterno è stato ridipinto con un elegante color verde menta.
Maine Bus non è soltanto abitabile. Grazie ai lavori di rinnovo, ora può ritornare a circolare sulle strade.
La micro case su ruote sono dedicate a tutti coloro che scelgono il minimalismo come stila di vita e che non vogliono rinunciare al piacere del viaggio.
Maine Bus può anche semplicemente essere utilizzato come una stanza per gli ospiti, con tutti i comfort. Tutte le parti dell'autobus sono state ricostruite seguendo la struttura originale, così da mantenerne l'aspetto vintage.
In alcuni casi i pezzi sono stati ricostruiti da zero, altre volte l'architetto è riuscito a recuperare sul Web parti usate adatte.
Per garantire la massima originalità. Wilkenman ha scelto colori vintage e stampe retro per decorare sia l'esterno che gli interni di Maine Bus. Le scelte estetiche richiamano gli anni Cinquanta e Sessanta. L'architetto ha definito la propria creazione funky e hippie. Persino i pavimenti, i colori scelti per i letti e i materassi e le lampade sono stati ricercati per richiamare il passato.
Maine Bus è una casa su ruote che piacerà di certo ai nostalgici e potrebbe essere il primo passo di una lunga serie di restyling per salvare dalle discariche autobus, furgoni e mezzi di trasporto del passato adatti ad essere trasformati in abitazioni.
Marta Albè