mercoledì 29 ottobre 2014
Una cattedrale sommersa
L'Europa a destra, l'America a sinistra.
Strano, ma vero: le pareti rocciose della foto appartengono ognuna a un continente diverso.
Ci troviamo in Islanda, a 50 chilometri dalla capitale Reykjavik, nel Parco Nazionale di Thingvellir, dove si trova la cosiddetta "Silfra Crack", una spaccatura che separa i continenti in corrispondenza della frattura della crosta terrestre, piena di acqua dolce, che scende direttamente dai ghiacciai.
Il corridoio roccioso ricorda la navata di una chiesa, da cui il nome di "Silfra Cathedral".
Il sito non è molto profondo: appena venti metri. L'acqua proviene dai ghiacciai, dunque è fredda (tra i 2°C e i -4°C) e purissima, al punto da consentire ai sub una visibilità orizzontale di oltre 100 metri.
Le rocce di origine vulcanica che formano la spaccatura di Silfra sono scavate da caverne di diverse dimensioni, al cui interno l'acqua può raggiungere una certa profondità, anche di 60 metri. Una sorta di labirinto di lava solidificata dovuto all'incessante attività geotermica accessibile solo ai sub più accorti. Ma lo spettacolo non è riservato solo agli addetti ai lavori chiunque abbia un po' di esperienza di snorkelling può nuotare nella "spaccatura" e osservare da vicino il fenomeno della deriva dei continenti, che in questo punto si allontano l'uno dall'altro di circa due centimetri all'anno.
Una veduta dall'altro del Parco Nazionale di Thingvellir, dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco per la sua importanza storica e in virtù delle caratteristiche geologiche che ne fanno un luogo unico al mondo.
La laguna che si vede nella foto è molto grande, larga 120 metri e profonda cinque.
La visita alla "cattedrale", richiede un paio giorni al ritmo di un paio di immersioni al giorno. Anche perché a causa delle basse temperature non è consigliato rimanere in acqua più di mezz'ora. E inoltre è necessario abituarsi con un po’ di tempo, l’incredibile limpidezza delle acque potrebbe dare un senso di vertigine, tirando brutti scherzi anche ai sub più esperti.
In questi fondali la vegetazione è formata perlopiù da alghe di tutti i tipi, ma è molto difficile incontrare dei pesci, a causa delle fredde acque. In compenso però l’acqua è potabile e la si può bere senza alcun timore perché proviene direttamente dai ghiacciai islandesi. Da qui, attraverso le montagne di Hofsjokull l'acqua passa per le rocce laviche che l'accompagnano in un percorso sotterraneo fino a Silfra, filtrandola continuamente.
A Silfra ogni anno arrivano tra i duecento e i trecento sub, attirati dall'idea di nuotare tra due continenti.
Le immersioni avvengono alla presenza di un istruttore e i costi vanno dai 150 euro in su.
Il sito è aperto tutto l'anno, ma il periodo migliore per visitarlo è tra maggio e settembre, durante l’estate islandese quando le giornate durano 24 ore e il sole è sempre sopra l'orizzonte. Ma non è che faccia molto caldo, in questi mesi la temperatura esterna non supera mai i 18 gradi.
Da: focus.it
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