mercoledì 2 aprile 2014

L’enigma dell’Axe Majeur di Cergy Pontoise


Tra i Grandi Lavori progettati o realizzati durante la Presidenza di François Mitterrand, oltre alla Piramide del Louvre, la Grande Arche della Défense, il Parco della Villette, il Monumento dei Diritti dell’Uomo e tanti altri, vi è l’Axe Majeur di Cergy Pontoise, che forse è proprio il più strano e affascinante di tutti. 
 Il sito ci permette di ammirare un panorama dell’Île-de-France in un quadro che si potrebbe definire surrealista. 
Un cartellone all’inizio del percorso ne conferma la localizzazione ma segnala anche che il cantiere è ancora in corso.
 Da subito veniamo colti da un senso di meraviglia ma anche di totale incomprensione. 
 Un asse? Ma al centro di che cosa? E per indicare quale direzione? Poi, perché un asse maggiore, ne esiste forse un altro minore? Durante la passeggiata, il sito si trasforma ben presto in un rebus esoterico e simbolico.
 Un’altra tappa che riporta inspiegabilmente all’enigma di Rennes-le-Chateau. 

 Cergy-Pontoise è un nuovo agglomerato urbano situato nel dipartimento della Val-d'Oise a nord-ovest di Parigi, sul fiume Oise. La città deve il suo nome ai due principali comuni che la compongono, Pontoise e Cergy.
 Il luogo è maestoso. 
L'altopiano domina Parigi, da lontano le 12 colonne sembrano puntare verso sud-est, come per indicare un punto.
 La spianata sembra un immenso trampolino verso l'immensità del cielo parigino.
 Da entrambi i lati si può ammirare la campagna rigogliosa, in aperto conflitto con la vita pullulante della moderna città di Cergy. 

Quest'opera immaginata nel 1975, con al governo il presidente Valéry Giscard D'Estaing,  solo nel 1980 si concretizza e si procede alla sua costruzione.
 L'effetto dell'opera è imponente, le dodici colonne offrono una vista straordinaria sul Grande Arche della Défense ed a seguire sull'Arco di Trionfo.
 Sono stati necessari ben 30 anni per far sì che il progetto prendesse forma. Non è ancora terminato, mancano molti degli elementi immaginati nel progetto originale ma quelli più importanti sono già presenti. 
In quest'opera il numero 12 è onnipresente, 12 sono le colonne e 12 sono le stazioni.

 Ecco le 12 stazioni partendo dal nord ovest verso sud est: 

 Stazione 1 
 La torre Belvedère


Si tratta in realtà di un obelisco alto 36 metri e largo di 3,60, situato al centro di una piazza circolare. Un anello formato da 360 lastre di pietra circonda il monumento. 
 La piazza sembra un immenso quadrante solare con degli alti edifici posizionati in semi cerchio.
 Il tutto in uno stile neoclassico concepito dall’architetto Ricardo Bofil.
 La scala per raggiungerlo effettua 12 rotazioni. 

 Stazione 2
 La piazza delle colonne Hubert Renaud.


Una piazza circolare nel cui centro si materializza la torre Belvedère.

 Stazione 3 
 Il frutteto o parco degli impressionisti


Cergy Pontoise è legato ai pittori impressionisti che venivano a cercare ispirazione sui bordi del fiume Oise.
 Fra qualche anno questa zona diventerà un immenso frutteto a simbolizzare le quattro stagioni. 

Stazione 4 
 La spianata di Parigi


È la parte più praticabile ed è costituita da un'immensa piattaforma di cemento che collega il frutteto e le 12 colonne.
 Al centro, l'Axe Majeur è concretato dallo stesso nastro e dall'identico solco che dalla Torre Belvedere corre diritto verso le colonne.
 La pavimentazione del Louvre, tolta per costruire la piramide, ora fa parte dell'ornamento della spianata.
 In mezzo al percorso, un'iscrizione su di una pietra ricorda la presenza di una sorgente d'acqua termale calda, una fonte che però non ha mai funzionato

 Stazione 5 
 La terrazza


Dietro alle colonne una grande scalinata permette di raggiungere l’Oise.
 Questa terrazza permette di ammirare su un ampio raggio il paesaggio dell’Ile de France.
 Le 12 colonne sono state inaugurate il 26 agosto 1989 e sono diventate il simbolo dell’Axe Majeur. 

Stazione 6 
 Il giardino dei Diritti dell’Uomo


Qui François Mitterrand ha piantato un ulivo il giorno dell’inaugurazione, il 18 ottobre 1990. 

 Stazione 7 
 L’anfiteatro


E’ situato di fronte all’Oise ed è formato da un semicerchio con raggi di 43 metri e può contenere fino a 600 persone.

 Stazione 8
 Il palcoscenico


E’ costituito da un cerchio di 24 metri di diametro centrata sull’Axe Majeur.

 Stazione 9
 La passerella


Una passaggio ancora incompiuto che permette di procedere sino al superamento del primo braccio dell'Oise.
 A lavori ultimati misurerà circa 200 metri 

. Stazione 10 
 L’isola astronomica


Costruita sui resti di un'antica cava di sabbia, l'isola non è ancora terminata.
 È previsto, a lavori ultimati, una meridiana ed un potente telescopio, attualmente è utilizzata come rifugio dalla fauna dell'Oise 

 Stazione 11
 La piramide


Vicino all’isola astronomica, una forma geometrica molto simbolica, una piramide insolita, vuota e aperta da un lato.
 Un simbolismo carico, la geometria sacra di Cheope e della tradizione massonica.

 Stazione 12 
 Il crocevia di Ham


E’ l’ultima stazione e la più misteriosa. 
Non fu svelata che alla fine del progetto e ad oggi non è stata data alcuna informazione sulla ragione della sua esistenza.
 Situata a 1,5 chilometro dall’isola astronomica segna l’intersezione di grandi arterie. 
Ma di quali arterie si tratta rimane un mistero.

 Un raggio laser, emesso alcune sere dalla torre Belvedère, permette di vedere l’Axe Majeur nella sua totalità e questo raggio finisce proprio sul crocevia di Ham. Da questo punto si può vedere l’opera di Dani Karavan nel suo insieme.


Il crocevia di Ham è il primo bersaglio dell’Axe Majeur ed è una struttura metallica in forma di grande H. 
Questa strana scultura, persa in mezzo ad un terreno incolto e inaccessibile, non ha ancora trovato una spiegazione. 
 Si potrebbe dire che il sito dell’Axe Majeur rappresenti il mondo eterico sconosciuto e irrazionale, dello spirito o dell’anima a seconda delle credenze.
 Percorrendo l’Axe, si segue un cammino che va dall’Alfa all’Omega, l’inizio e la fine. 
Il crocevia potrebbe simbolizzare anche l’incontro tra varie civiltà. 
 L’Axe Majeur è stato concepito dall’architetto spagnolo Ricardo Bofil e dall’artista Dani Karavan.
 Sul depliant leggiamo che quest’opera si iscrive nella storia dei grandi tracciati...ma di quale tracciato si tratta? Perché è stato costruito, che cosa rappresenta?

Nessun commento:

Posta un commento