lunedì 14 aprile 2014
Immigrazione in Italia: numeri e conseguenze
Prima di esaminare le conseguenze del fenomeno migratorio in Italia, è doveroso esporre un po’ di numeri: ogni giorno, secondo fonti Istat (http://www.italiaora.org/), sono circa 1000 gli immigrati che entrano in Italia.
Detto questo, i conti sono facili a farsi: ogni anno ne entrano circa 365.000, e se la portata dei flussi migratori rimarrà costante, tra 10 anni saranno circa 3,65 milioni in più.
Attualmente in Italia gli immigrati sono 5.735.000, cioè circa il 10% della popolazione residente.
Facciamo un confronto: in Giappone, per esempio, su 127 milioni di abitanti, gli stranieri sono appena l’1,7%.
Dopo la breve quanto importante disamina della portata, passiamo agli effetti dell’immigrazione.
1) L’effetto più evidente dell’invasione di massa di stranieri in una nazione è la disgregazione e la ghettizzazione della società; ogni individuo tende a vivere tra i suoi simili, formando nelle città dei veri e propri quartieri etnici: il quartiere cinese, il quartiere africano e così via.
E chi è che mirerebbe a disgregare un popolo trasformandolo in un miscuglio multietnico?
Chi lo governa, rendendolo così più controllabile.
Un popolo unito e compatto fa paura ai governanti. http://www.corriere.it/esteri/09_maggio_05/salom_malmo_ghetto_ribelle_6798593c-3938-11de-ab3d-00144f02aabc.shtml
2) Un altro effetto dell’immigrazione, anch’esso piuttosto evidente, è il sovrappopolamento del territorio.
L’Italia, escludendo gli immigrati, sarebbe già un Paese sovrappopolato, con una densità di 200 ab./km².
La popolazione italiana ha un tasso di crescita pressoché pari a zero, cioè ogni giorno i nuovi nati sono pari di numero ai morti. L’aumento dei residenti è rappresentato esclusivamente da stranieri: in poche parole, bloccando l’immigrazione la popolazione totale si stabilizzerebbe.
Dal punto di vista ambientale, una grave conseguenza dell’aumento degli abitanti è la cementificazione del territorio, che toglie, in maniera inesorabile, terreno alle attività agricole. http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/cementificazione-italia-maglia-nera.aspx
3) L’ennesimo effetto dell’immigrazione è l’aumento considerevole della criminalità.
Non è una novità, ormai è sotto gli occhi di tutti.
Premettiamo che non tutti gli immigrati sono criminali: ovviamente ci sono anche quelli con la fedina penale pulita, che lavorano e che pagano le tasse, ma anche in quel caso ci sarebbe da ridire, in quanto sottraggono lavoro agli autoctoni accontentandosi di paghe minori, ma quello è un altro discorso.
La propensione degli immigrati al crimine è piuttosto evidente se esaminiamo la popolazione carceraria: circa il 40% dei detenuti nelle carceri italiane sono stranieri, a fronte di una popolazione residente del 10%.
Se tutti avessero la stessa propensione al crimine, gli stranieri sarebbero il 10% dei detenuti, e gli italiani il 90%.
Fonti: http://www.istat.it/it/archivio/77789
4) Nei mesi scorsi, si è tanto discusso del sovraffollamento delle carceri, ma non della causa: la presenza di 23.000 immigrati.
E’ facilissimo risolverlo: espulsione dal territorio nazionale di tutti i detenuti stranieri.
Inoltre, si risparmierebbero anche milioni di euro che vengono spesi ogni giorno per mantenerli.
Costo medio giornaliero per detenuto: http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_14_1.wp?previsiousPage=mg_16_1&contentId=SST171342
5) La presenza degli immigrati, la cui quasi totalità si dichiarano privi di reddito, li rende avente diritto(?) di sussidi, assistenza sociale e case popolari.
Per controllare la veridicità di ciò, è sufficiente visionare la lista d’attesa per le case popolari (costruite con le tasse degli italiani) di qualsiasi comune italiano: le prime posizioni saranno sicuramente una sfilza di Abdul, Mohamed e similari.
Alla faccia degli italiani senza casa. http://www.ilgiornale.it/news/milano/record-delle-case-popolari-su-due-va-agli-stranieri-955180.html
6) Gli immigrati ‘compromettono’ anche il mondo del lavoro: la loro presenza non fa altro che aumentare il lavoro nero e quello sottopagato.
Vengono sfruttati come schiavi per paghe irrisorie, che un italiano non accetterebbe mai. Il solito xenofilo direbbe: ” ma gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare”.
Falso. Non ci sono lavori che gli italiani non vogliono più fare, ma paghe che non possono accettare. http://crisis.blogosfere.it/2011/04/i-lavori-che-gli-italiani-non-vogliono-piu-fare-o-la-paga-che-non-vogliono-ancora-prendere.html
7) La presenza degli immigrati, la cui stragrande maggioranza non si sognerebbe mai di pagare le tasse, pesa in maniera ragguardevole sul welfare statale: usufruiscono di sanità e scuola gratis. Quello che lo Stato spende per loro è enormemente di più di quello che gli ritorna sotto forma di tasse. http://www.rightsreporter.org/ridurre-i-benefici-agli-immigrati-prima-di-intaccare-il-welfare/
8) Associato al fenomeno migratorio ci sono anche notevoli rischi sanitari: i migranti provengono da regioni del mondo in cui malattie infettive, come tubercolosi, scabbia e meningite, sono endemiche.
A conferma di ciò, negli ultimi anni sono sempre più frequenti focolai di tubercolosi e meningite nelle scuole italiane e nei “luoghi di sbarco”. http://www.blitzquotidiano.it/salute/siracusa-torna-tubercolosi-rischio-epidemia-fatto-quotidiano-40-mila-positivi-test-1620598/
9) Infine, una delle conseguenze più nefaste della presenza degli immigrati sono le rimesse, cioè i soldi spediti all’estero mediante i famosi money transfer, esentasse ovviamente.
Si aggirano intorno ai 7 miliardi gli euro che ogni anno lasciano per sempre il circuito economico italiano, rendendolo sempre più povero. http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/articoli/1113388/immigrati-6-8-miliardi-di-rimesse-all-estero.shtml
Chi governa il nostro Paese è ben a conoscenza di questi effetti, rendendoli complici, se non i responsabili di questa catastrofe socio-economica.
Le contromisure da intraprendere dovrebbero essere: blocco dell’immigrazione e rimpatrio degli immigrati che commettono reati e/o non utili alla società.
Nel suo piccolo, ogni persona che vuole opporsi a questa follia masochista può farlo votando partiti che hanno nel programma lo stop all’immigrazione.
Tra le armi a nostra disposizione c’è il voto: utilizziamolo bene.
Tratto da Identità. com
Pensiero mio
Io personalmente non sono contro l'immigrazione purchè essa sia regolamentata da leggi ferree e attuate scrupolosamente (come avviene negli altri paesi).
Chi delinque deve essere immediatamente rimpatriato
Chi assume un extracomunitario deve essere obbligato a metterlo in regola a tutti gli effetti a parità non solo di salario ma pagando tutti i contributi spettanti ad ogni lavoratore e su questo si devono pagare le tasse.
A queste condizioni ben vengano anche cittadini di altri paesi.
La multirazzialità sono convinta sia un beneficio
Ma quello che avviene in Italia non è un flusso emigratorio regolamentato ma un invasione di masse allo sbando.
Qualcuno penserà che è un discorso razzista ...non lo è, anzi è un pensiero umanitario.
Non abbiamo strutture idonee,posti di lavoro, case, ecc. per accogliere tutti questi esseri umani (appunto ESSERI UMANI CHE DEVONO VIVERE COME TALI ) non come topi in strutture fatiscenti o peggio allo sbando ovunque capiti.
Questa situazione non porta sicurezza né a noi né a loro.
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