venerdì 14 marzo 2014

Le due Coree

) L’ultima testimonianza della guerra fredda: due Coree delle quali una è quasi del tutto sconosciuta:
L’inviato di guerra del ”Corriere della Sera”, Giuliano Gallo, racconta la Corea del Nord : il filmato è stato postato su YouTube il 20 dicembre 2011

Un po di storia 
Notizie sui primi aitanti della Corea si hanno a partire dall'8000 a.C.
Secondo il Samguk Yusa e altre testimonianze dell'era medievale coreana, il regno di Gojoseon (Antico Joseon) sarebbe stato fondato nel 2333 a.C., finendo con l'estendersi dalla penisola coreana a gran parte della Manciuria.
Verso il III secolo a.C., esso si disgregò in vari stati successori
La storia della Corea si estende dai tempi del Paleolitico inferiore fino ai giorni nostri.
All'incirca intorno all'anno zero dell'era cristiana, i Tre Regni (Goguryeo, Silla e Baekje) conquistarono gli altri stati successori di Gojoseon, giungendo a dominare la penisola e gran parte della Manciuria.
I tre regni rivaleggiavano tra loro sia economicamente che militarmente.
Nel 1392, a seguito di un colpo di stato, il generale Yi Seong-gye fondò la dinastia Joseon (1392-1910). Re Sejong il Grande (1418-1450) creò l'hangul, l'alfabeto coreano.
Tra il 1592 ed il 1598, il Giappone invase la Corea, ma fu infine respinto grazie agli sforzi degli eserciti e della marina guidata dall'ammiraglio Yi Sun-shin.
Negli anni 1620 e 1630, Joseon subì invasioni dalla dinastia manciù dei Qing. Durante il XIX secolo, la Corea tentò di porre un freno all'influenza straniera chiudendo le frontiere a tutte le nazioni eccetto la Cina.
Nel 1853 la USS South America, una cannoniera americana, visitò Busan per 10 giorni ed ebbe contatti amichevoli con ufficiali locali coreani.
Invasione francese 
Nel 1866, in reazione al sempre maggiore numero di conversioni coreane al cristianesimo, la corte coreana strinse i freni con gli abusivi missionari cattolici francesi, massacrando ugualmente i missionari francesi ed i convertiti coreani.
Quello stesso anno in autunno la Francia invase ed occupò porzioni dell'Isola Ganghwa.
L'esercito coreano vinse pesantemente ed i Francesi abbandonarono l'isola.
Spedizione statunitense in Corea (1871)
La General Sherman, uno schooner a ruota laterale della marina mercantile di proprietà britannica, dotato di armi, tentò di aprire la Corea al commercio .
Dopo un iniziale problema di comunicazione, la nave risalì un fiume e si arenò vicino a Pyongyang.
Dopo aver ricevuto l'ordine di andare via da parte di ufficiali coreani, gli uomini dell'equipaggio americano uccisero quattro abitanti coreani, rapirono un ufficiale militare ed ingaggiarono sporadici combattimenti che continuarono per quattro giorni.
Dopo due tentativi falliti di distruggere la nave, la USS General Sherman fu infine data alle fiamme da navi incendiarie coreane caricate con primitivi esplosivi.
In risposta, gli Stati Uniti si scontrarono militarmente con la Corea nel 1871, uccidendo 350 Coreani e ritirandosi in ciò i Coreani chiamano Sinmiyangyo.
Cinque anni dopo, l'isolata Corea firmò un trattato di scambio con il Giappone, e nel 1882 firmò un trattato con gli Stati Uniti, ponendo fine a parecchi secoli di isolazionismo.
Entrata giapponese
Verso il 1876, un Giappone in rapida modernizzazione obbligò la Corea ad aprire i suoi porti e sfidò con successo l'impero Qing nella Guerra sino-giapponese (1894-1895).
Nel 1895, i Giapponesi furono coinvolti nell'omicidio dell'imperatrice Myeongseong, che aveva cercato l'aiuto russo, ed i Russi furono costretti a ritirarsi dalla Corea.
Nel 1897, Joseon fu rinominato Impero coreano, e re Gojong divenne l'imperatore Gojong. Seguì un periodo di influenza russa, finché il Giappone sconfisse la Russia nella Guerra russo-giapponese (1904-1905).
La Corea divenne di fatto un protettorato del Giappone il 25 luglio 1905, il Trattato del Protettorato del 1905 fu promulgato senza il necessario sigillo dell'imperatore Gojong.
Nel 1910 il Giappone annetté di fatto la Corea in base al Trattato di annessione nippo-coreano.
Sebbene la legalità del trattato sia ancora asserita dal Giappone, esso generalmente non è accettato in Corea perché non fu firmato dall'Imperatore di Corea come richiesto e violava la convenzione internazionale sulle pressioni esterne riguardo ai trattati.
La Corea fu controllata dal Giappone mediante un cosiddetto Governatore Generale di Corea fino alla resa incondizionata dello stesso Giappone alle Forze Alleate, il 15 agosto 1945, quando si considerò la sovranità de jure trasferita dalla dinastia Joseon al Governo provvisorio della Repubblica di Corea.
La dominazione nipponica fu molto dura: i Giapponesi eliminarono la gerarchia di Joseon, distrussero il Palazzo reale di Gyeongbokgung, e modificarono il sistema di tassazione coreano per scacciare i fittavoli ed esportare le colture di riso coreane in Giappone, causando così una penuria del principale alimento del paese che si risolse in una serie di gravi carestie; introdussero inoltre una serie di misure punitive, incluso l'assassinio di coloro che rifiutavano di pagare le tasse nelle province; imposero lo schiavismo nei lavori stradali, nelle miniere e nelle prime fabbriche sfruttatrici in Corea.
Il Giappone, inoltre, promosse lo schiavismo dei Coreani anche in patria e nei territori occupati, trasferendovi a forza gli schiavi.
Dopo la morte dell'imperatore coreano Gojong nel gennaio 1919, che si diceva fosse stato avvelenato, manifestazioni per la liberazione contro gli invasori giapponesi ebbero luogo su scala nazionale il 1º marzo 1919 (il Movimento del 1º marzo (Samil)). Questo movimento fu soppresso con la forza e circa 7.000 persone furono uccise dai soldati e dalla polizia giapponesi.
Si stima che 2 milioni di persone presero parte a manifestazioni pacifiche a favore della liberazione.
Molti cristiani coreani, compreso un intero villaggio di Jeamri, furono crocifissi o bruciati vivi mentre combattevano per la liberazione coreana.
Questo movimento era in parte ispirato dal discorso del 1919 del presidente statunitense Woodrow Wilson, che dichiarava il sostegno al diritto di autodeterminazione e al fine del dominio coloniale per gli Europei.
Nessun commento fu fatto da Wilson sulla liberazione coreana, forse perché una fazione pro-giapponese negli Stati Uniti cercava vie di penetrazione commerciale in Cina attraverso la penisola coreana.
A Shanghai, Cina, come conseguenza immediata del Movimento del 1º marzo, fu istituito il Governo provvisorio della Repubblica di Corea, che coordinava lo sforzo della liberazione e la resistenza contro il controllo giapponese.
Alcune delle conquiste del Governo provvisorio includono la Battaglia di Chingshanli del 1920 e l'imboscata ai capi dell'esercito giapponese in Cina nel 1932. Il Governo provvisorio è considerato il governo de jure del popolo coreano nel periodo dal 1919 al 1948, e la sua legittimità è consacrata nel preambolo alla costituzione della Corea del Sud.
Le continue insurrezioni anti-giapponesi, come quella degli studenti nel novembre 1929, condussero nel 1931 al rafforzamento del governo militare.
Dopo gli scoppi della Guerra sino-giapponese nel 1937 della Seconda guerra mondiale nel 1939 il Giappone tentò di cancellare l'identità della Corea come nazione.
Il culto presso i santuari scintoisti giapponesi fu reso obbligatorio. Il programma scolastico fu radicalmente modificato per eliminare l'insegnamento della lingua e della storia coreane all'interno della Corea.
La continuità della stessa cultura coreana cominciò ad essere illegale.
La cultura e l'economia della nazione subirono pesanti perdite. la lingua coreana fu bandita ed i Coreani costretti ad adottare nomi giapponesi.
Numerosi manufatti culturali coreani furono distrutti o portati in Giappone.
Non a caso, ad oggi preziosi manufatti coreani si possono spesso trovare in musei giapponesi o tra collezionisti privati. Si proibì la pubblicazione dei giornali in lingua coreana e all'università lo studio della storia coreana fu bandito, con i libri di testo coreani bruciati, distrutti o dichiarati illegali sotto la supervisione del Comitato per la revisione della storia coreana.
Secondo un'indagine del governo sud-coreano, 75.311 beni culturali furono asportati dalla Corea.
Il Giappone ne ha 34.369, gli Stati Uniti 17.803.
Durante la Seconda guerra mondiale, i Coreani furono costretti a sostenere lo sforzo bellico giapponese.
Decine di migliaia di uomini furono arruolati nelle forze armate giapponesi.
Circa 200.000 ragazze e donne, per lo più della Corea e della Cina, furono arruolate come schiave sessuali, eufemisticamente chiamate "donne di conforto"

La divisione della Corea 



La resa incondizionata del Giappone, il crollo anteriore della Germania nazista, combinati con i fondamentali spostamenti della politica e dell'ideologia mondiali, condussero alla divisione della Corea in due zone di occupazione che ebbe effettivamente inizio l'8 settembre 1945, con gli Stati Uniti che amministravano la parte meridionale della penisola e l'Unione Sovietica che prendeva il controllo sull'area a nord del 38º parallelo.
Il Governo provvisorio fu ignorato, principalmente a causa dell'errata convinzione americana che fosse troppo allineato su posizioni comuniste.
Questa divisione avrebbe dovuto essere temporanea ed inizialmente si intendeva restituire una Corea unificata al suo popolo fino a quando gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Unione Sovietica e la Repubblica di Cina avessero potuto organizzare un'amministrazione fiduciaria.
Alla Conferenza del Cairo il 22 novembre 1943, si convenne che "a tempo debito la Corea diventerà libera ed indipendente"; ad un successivo incontro a Jalta nel febbraio 1945, si convenne di costituire un'amministrazione fiduciaria di quattro potenze sulla Corea.
Il 9 agosto 1945, i carri armati sovietici entrarono nella Corea settentrionale dalla Siberia, incontrando poca o nessuna resistenza. Il Giappone si arrese alle Forze Alleate il 15 agosto 1945.
Nel dicembre 1945, una conferenza si riunì a Mosca per trattare il futuro della Corea. Fu discussa un'amministrazione fiduciaria di 5 anni, e fu istituita una commissione congiunta sovietico-americana. La commissione si riunì in modo discontinuo a Seul, ma giunse ad un punto morto sulla questione di costituire un governo nazionale. Nel settembre 1947, con nessuna soluzione in vista, gli Stati Uniti sottoposero la questione coreana all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Le iniziali speranze per una Corea unificata, indipendente, evaporarono rapidamente quando la politica della Guerra fredda e l'opposizione al piano di amministrazione fiduciaria da parte degli anti-comunisti coreani ebbero come risultato alla costituzione nel 1948 di due nazioni separate con sistemi politici, economici e sociali diametralmente opposti.
Il 25 giugno 1950, con la sua risoluzione n. 82 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite riconobbe la Repubblica di Corea come il solo governo legale della Corea.
Nel giugno 1950 scoppiò la Guerra di Corea quando la Corea del Nord violò la linea del 38º parallelo per invadere il Sud, ponendo fine per il momento a qualsiasi speranza di una riunificazione pacifica. A causa del dominio americano sulla Corea del Sud, questa è divenuta una democrazia capitalista, mentre la Corea del Nord, a causa dell'occupazione sovietica, ha istituito un governo di tipo comunista. Da allora i rapporti tra le due Coree hanno conosciuto alti e bassi, oscillando sempre fra momenti di aperta ostilità e tentativi di dialogo e riavvicinamento. 



Seoul capitale Corea del Sud
Dopo la scissione, ha registrato due percorsi estremamente diversi, se non addirittura antitetici.
Alla chiusura e all'oscurantismo della Repubblica del Nord, hanno fatto e fanno da contraltare la netta disponibilità e sensibilità allo scambio e al confronto della Corea del Sud.
Sopratutto discipline come il cinema o l'architettura mostrano i segni delle influenze straniere penetrate nel Paese, statunitensi, giapponesi o malesi, senza preclusione.
Artisti e architetti riconosciuti a livello mondiale, compositori e cantanti da milioni di copie invitano a considerare la Corea del Sud come una delle realtà in maggior fermento a livello culturale, non solo in una prospettiva continentale ma globale.



Pyongyang. capitale Corea del Nord

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