martedì 4 marzo 2014

I “marshmallow”, i dolcetti degli dei del Nilo

Donati dagli Dei ai Faraoni dell’antico Egitto, conosciuti dai popoli antichi dell’Asia e dai Romani, i “marshmallow” sono giunti sino alla nostra epoca con il loro mistero e il loro sapore antico


I “marshmallow”, per chi non li conoscesse ancora, sono dei dolcetti soffici al tatto e delicati al palato che vengono preparati nei più disparati modi. 
Simili a batuffoli di cotone, alle volte si mostrano come cilindretti bianchi o colorati, ma possono essere anche in varie forme multicolori.
 Sembrano essere i dolciumi più leggeri che si conoscano al mondo, anche se sono ricchi di calorie tanto che chi si trova a seguire una qualche dieta deve tenerne conto.
 Si trovano nei supermercati e nelle fiere di paese. Sono abbastanza comuni e possono passare anche inosservati visto che si confondono con la miriade di altri dolciumi proposti dal settore.
 La cosa sorprendente è che questi dolcetti hanno una storia interessante dietro di loro che giunge addirittura dall’antico Egitto. Una storia emblematica che mostra come elementi del lontano passato possano essere ancora presenti al giorno d’oggi e fare parte del nostro ordinario quotidiano.
 Il loro nome deriva dal fatto che all’origine erano preparati da un estratto della malva, “mallow” in inglese, che cresceva prevalentemente nelle paludi, “marshes” per l’appunto.
Per facilitare la loro preparazione e quindi la loro commercializzazione, oggi la preparazione di base è stata modificata e si trovano marshmallow a base di agar-agar per la dieta vegetariana ma anche di mais con colla di pesce.
 Oggi sono conosciuti soprattutto negli Stati Uniti dove rappresentano un elemento culturale piuttosto significativo. Consumati in gran quantità, spesso si trovano anche nelle bisacce dei campeggiatori americani che durante i bivacchi estivi tra le tende li consumano, infilati in ramoscelli, abbrustolendoli al fuoco dei falò. Ne è un esempio una scena del film “Star Trek, l'ultima frontiera”, dove il Comandante Kirk, Spock e il Dott. McCoy, in licenza, si trovano in mezzo ad una foresta a cena davanti al fuoco. Dopo avere consumato la cena, Spock porge ai suoi compagni dei marshmallow spiegando che sono il frutto di una ricerca che sta conducendo su usi e costumi umani. 
Ma la mania americana per i marshmallow è esplosa addirittura in convention. 
Tutti gli anni infatti, il 1° maggio, almeno ventimila golosi si radunano a Noble County nello stato dell'Indiana per gustare e proporre nuove forme e colori dei dolcetti degli dei. 

Una leggenda araba nata intorno ai marshmallow racconta che anticamente gli dei si erano presi cura di un Faraone che era spesso malato e che a causa dei suoi frequenti malanni non riusciva a seguire le vicende del suo paese. Ma il Faraone rifiutava ogni rimedio poiché era anche schizzinoso nei suoi gusti e amava soprattutto i dolciumi. 
Allora gli Dei si rivolsero ai Sacerdoti del Tempio per indicare loro come realizzare dei dolcetti che avrebbero fatto piacere al Faraone, ma lo avrebbero anche guarito. 
Così nacquero i marshmallow che sarebbero giunti sino nel nostro tempo. 
La preparazione di questi dolcetti seguiva una procedura in parte diversa da quella che è praticata nella moderna commercializzazione.
 La base era ricavata dalla mucillaggine ottenuta dalle radici della malva, la “Althea officinalis”, ed era dolcificata con l’aggiunta del miele. Un prodotto che oltre ad essere gradito al palato rappresentava anche un elemento terapeutico.

La malva è ben conosciuta in campo fitoterapico. 
Erba perenne, ricca di folta peluria che conferisce un aspetto vellutato, alta fino a 1,5 m, con foglie trilobate con margine crenato, fiori rosati grandi circa 3 cm raccolti in infiorescenze peduncolate. Cresce nei luoghi umidi e paludosi; originaria dell’Africa, è stata introdotta in Europa ed è naturalizzata oggi anche negli USA dal Massachusetts alla Virginia. 
La parte maggiormente utilizzata è costituita dalle radici scorticate, raccolte in autunno, ma si trovano in commercio anche la radice intera essiccata e le foglie disidratate.


Alle mucillagini di estratti di radice di altea vengono riconosciute proprietà emollienti, lenitive sulle membrane della mucosa della gola, con effetti antitossivi, e utili per problemi intestinali e urogenitali.
 Riguardo a queste mucillagini si è evidenziata anche un marcata attività ipoglicemica. 

 Dopo gli antichi Egizi i marshmallow fecero la loro comparsa, soprattutto per le loro proprietà terapeutiche, anche presso i Cinesi, i Romani, i Siriani e i Greci che li conoscevano con il nome di “malakà”. 
Nel Medioevo i marshmallow erano usati per curare un gran numero di malattie, mal di denti, tossi, mal di gola, indigestione e diarrea. E anche come sostegno nell’attività sessuale maschile.
 I monaci del sud della Francia iniziarono a coltivare la malva all’interno dei loro cortili. 
Dal 1850 invece di fare la base dei marshmallow con il succo estratto dalla radice della pianta di malva, per realizzarli più facilmente, iniziarono a farli con la gelatina di grano e quindi dolcificandoli, al posto del miele, con la copertura di zucchero a velo.
 Un procedimento fatto a mano che richiedeva comunque ancora tempi lunghi di preparazione. 
Nel 1948 l'industriale dolciario Alex Doumak riuscì tuttavia ad accelerarne la produzione rendendo più facile la loro commercializzazione, tanto che i dolcetti degli dei divennero estremamente popolari, soprattutto negli Stati Uniti. Dal '53, il brevetto "Original Jet-Puffed" ha permesso poi di gonfiare a dismisura la già soffice caramella per renderla ancora più leggera.
 I marshmallow sono così comuni nella cultura moderna che si possono trovare loro citazioni nelle più disparate situazioni. 
Li troviamo citati nel testo della celebre canzone dei Beatles, “Lucy in the sky with diamonds” dove si parla di una marshmallow pie. Nel programma americano “A tutto reality”, che si svolge su un’isola, i marshmallow vengono dati a ogni puntata ai concorrenti che rimangono in gara, chi non lo riceve è eliminato dal gioco e deve lasciare l'isola. 
Anche nei romanzi delle avventure di "Percy Jackson" i ragazzi speciali nel campo mezzosangue li mangiano intorno al fuoco. Nel film “Una notte da leoni 2”, Alan, uno dei protagonisti, aggiunge un medicinale ai marshmallow drogando così i suoi amici in vacanza in Thailandia. 
Nel telefilm “Scrubs” la dottoressa principiante Elliot viene ripetutamente chiamata dall'infermiera Roberts con il nome di marshmallow.
 Nel film “Les Vacances de monsieur Hulot” di Jacques Tati, del 1953, si vede il protagonista alle prese con una “guimauve”, il nome francese dei marshmallow.
Nelle strisce dei “Peanuts” i marshmallow sono la componente tipica dei pasti intorno al fuoco di Snoopy e della sua compagnia scout composta da Bill, Conrad, Harriet e Oliver, gli amici del piccolo uccello giallo Woodstock. 
Nel film “Ghostbusters” uno dei nemici degli acchiappafantasmi è lo “Stay Puft Marshmallow Man”, vestito da marinaretto e ispirato al marchio della Michelin. 
 In Italia i marshmallow si possono trovare sotto il nome di “toffolette”.

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