giovedì 6 febbraio 2014
La magia delle grotte luminose di Waitomo
Puntini luminosi, bagliori fosforescenti che appaiono all’improvviso. Si accendono come stelle in una notte senza luna, mentre la piccola barca si fa strada senza fretta lungo il corso di un fiume nero e cupo.
Un’atmosfera surreale, dove la meraviglia accomuna tutti quelli che arrivano a Waitomo per assistere al fenomeno suggestivo della Glowworm Cave, una delle attrazioni più amate della Nuova Zelanda.
Il Paese degli Hobbit e della Terra di Mezzo, dove si può dormire in una casetta che sembra uscita dalla saga del Signore degli Anelli, è famosa anche per un circuito di grotte spettacolari. Si possono visitare in barca, seguendo il corso di un fiume sotterraneo, scalare in cordata o scoprire facendo rafting, per una vacanza a tutta adrenalina.
Siamo nell’isola del Nord, a circa 180 Km a sud di Auckland, in una delle zone meno popolate del Paese.
I turisti arrivano soprattutto per vedere la Glowworm Cave, che a differenza di quanto si potrebbe immaginare non è una grotta a cielo aperto.
I puntini luminosi che tanto attirano l’attenzione sono dovuti ai glow worms, vermi luminescenti che danno nome alla grotta. Si tratta di una specie rara, tipica della Nuova Zelanda, l’Arachnocampa luminosa.
Il suo ciclo vitale dura undici mesi, nove dei quali passati sotto forma di larva. Sono proprio le larve a brillare. Vivono attaccate alle pareti rocciose, dove creano lunghe tele impregnate di un liquido colloso, indispensabile per catturare gli altri insetti di cui si nutrono. Queste tele, unite alla bioluminescenza che le fa brillare per un processo chimico simile a quello delle lucciole, dà vita a un effetto molto suggestivo, grazie al quale la grotta è conosciuta in tutto il mondo.
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