martedì 21 gennaio 2014
Operazione Valkiria
La Tana del lupo, sita nel mezzo di una buia e umida foresta di conifere della Prussia Orientale, era nota anche come il Quartier generale di Rastenburg, dal nome della cittadina di Kętrzyn (appunto, Rastenburg in tedesco), ed era caratterizzata da un'atmosfera tetra e monotona, al punto che alcuni osservatori l'hanno definita una via di mezzo tra un monastero e un campo di concentramento.
La costruzione del complesso fu iniziata nel 1940 in previsione di un attacco all'Unione Sovietica.
La scelta cadde su questo luogo perché si trovava relativamente vicino ai confini sovietici e perché, immerso nella foresta di Gierłoż e circondato da laghi Masuri e dalle paludi, era difficilmente accessibile.
Il quartier generale, che in apparenza sembrava formato da piccoli edifici in legno, era in realtà un sistema di ottanta bunker messi in comunicazione da diverse gallerie e protetto da campi minati, filo spinato e postazioni di artiglieria contraerea. Inoltre erano presenti una stazione ferroviaria, un piccolo aeroporto per permettere i collegamenti con la madrepatria e un collegamento telefonico diretto con Berlino.
Le costruzioni erano mimetizzate da una fitta vegetazione e il luogo era costantemente avvolto dalla penombra.
I bunker più grandi avevano la caratteristica forma a tronco di piramide con il lato e l'altezza di diverse decine di metri ed erano attraversati, alla base, da tunnel che collegavano l'esterno con un angusto locale posto al centro della piramide.
Date le loro dimensioni, al termine delle ostilità, fu possibile farli saltare in aria solo con imponenti cariche di esplosivo, poiché i bombardamenti aerei non riuscivano a provocare seri danni alle strutture.
Fu proprio a Rastenburg e precisamente nella sala riunioni, la Lagebaracke, che, il 20 luglio 1944, il Führer sfuggì miracolosamente a un attentato organizzato dal colonnello Claus von Stauffenberg che sarà ricordato come OPERAZIONE VALKIRIA
Claus von Stauffenberg è un colonello, invalido di guerra, e dalla sua parte ha diversi ufficiali tedeschi anti-nazisti, tra cui il generale Ludwig Beck e il generale Treschkow .
L’attacco avviene alla “tana del lupo”.
L’inizio non è dei migliori, perché nella fretta Stauffenberg riesce ad armare solo una delle due bombe previste e, inoltre, a causa del caldo la riunione si ebbe in un edificio in legno anziché nel bunker. Ma non bastò a scoraggiare gli ufficiali: la bomba fu messa in una valigetta e posizionata nella stanza accanto al führer.
Stauffenberg abbandona la riunione con una scusa. Ed ecco il “tocco del diavolo”: l’ufficiale Heinz Brandt, per osservare meglio la mappa sul tavolo, sposta la valigetta di qualche metro.
La bomba esplode. Quattro persone vengono uccise, compreso Heinz Brandt. Ma Hitler se la cavò con delle lievi lesioni.
Gli studi postumi evidenziarono che fu proprio grazie allo spostamento della valigetta a salvare la vita del dittatore: il tavolo di quercia pesante ebbe il compito di attutire l’esplosione proprio nella direzione in cui si trovava Hitler.
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