venerdì 21 giugno 2013
Il Mondo visto al microscopio
Sangue secco prelevato da una garza di medicazione
Immagine prodotte sinteticamente di cristalli di solfato di calcio. In realtà non sono rosa e verde. I colori sono stati aggiunti per effetto. Inoltre, mette in evidenza la bella delicata struttura dei cristalli, che sembrano piccoli fiori.
Questa è la testa di una margherita.
Qualcosa da immaginare la prossima volta si fa m'ama non m'ama
Queste strane strutture sono ferrite.
Ferrite si riferisce a ferro e leghe di ferro, e le nanoparticelle di ferrite sono le nanoparticelle magnetiche più studiate fino ad oggi. I colori freddi sono il risultato di elettroni retrodiffusi e secondari, che sono state mischiati.
Queste sono le propaggini dalle radici di una pianta di cactus.
I cacti reagisce velocemente e può far crescere nuove radici rapidamente in caso di pioggia, dopo lunghi periodi di siccità.
L'immagine è di una foglia di pomodoro
Tali crescite sono tricomi, che possono avere diverse funzioni. Alcuni tricomi irritano il palato di animali che altrimenti potrebbero sgranocchiare le foglie.
Altri a mantenere la brina sulla superficie delle cellule della pianta.
Yin e yang, concetti chiave del pensiero cinese
In ogni tempo, in Cina, i concetti "ritmici" di yin e di yang hanno dominato la filosofia e l'intero pensiero; ogni cosa, ogni concetto, è diviso tra lo yin e lo yang, e rappresenta un dosaggio fluido e misterioso di queste due componenti.
La tradizione, tuttavia, accorda alla natura femminile tutto ciò che è yin, e alla natura maschile tutto ciò che è yang. Inoltre yin rappresenta ciò che è freddo, oscuro, umido e inerte, e yang quel che è caldo, chiaro, secco e in movimento.
Questi concetti vanno considerati come delle Forze? dei Generi? delle Sostanze? dei Principi? delle Entità cosmogoniche? o ancora come "Emblemi provvisti di un infinito potere evocativo", come riteneva Marcel Granet, nel 1934, nella sua opera La Pensée chinoise? Si discute ancora a questo proposito, ma indubbiamente sono tutto ciò contemporaneamente e indistintamente, nel comune pensiero cinese.
Comparsa molto presto, alla metà del I millennio a.C., questa teoria deve molto agli astronomi, agli indovini e ai musicisti dell'antichità. A partire dagli ultimi secoli prima dell'inizio dell'era cristiana, la religione taoista, ma anche il sistema confuciano, hanno attinto i loro concetti fondamentali da nozioni d'origine contadina e dai comportamenti religiosi arcaici dei tempi protostorici, quando la società agricola si stava stabilendo.
Questi concetti sono la nozione di dao (o tao, che di fatto va oltre il taoismo) e quella, doppia, di yin e di yang. Tali nozioni si mantennero vive nel corso di tutta la storia del pensiero cinese. Il termine dao si traduce con "Via", "Principio primario", "Ordine supremo" o ancora "Ordine universale"; è il flusso, il movimento che circola ovunque nell'universo e che fa alternare le due forze apparentemente opposte ma complementari, lo yin e lo yang, la cui azione combinata, congiunta, muove l'universo in tutti i suoi aspetti: i sessi, le stagioni, il giorno e la notte, la vita e la morte, il pieno e il vuoto, il movimento e il riposo, il secco e l'umido ecc. Nessuna di queste nozioni è indipendente, sono tutte interdipendenti, poiché tutto è gioco d'alternanza, complementarietà, dualità; e questa coniugazione infinita si opera nelle trame del Tempo e dello Spazio, e li implica entrambi, ma con un'idea di avvicendamento. Poiché nulla può sottrarsi alla legge universale, ritmata. Tutto è legato in un unico sistema di azioni e di reazioni reciproche, l'ordine morale e l'ordine naturale, il naturale e il soprannaturale, il mondo vivente e il mondo inanimato, il mondo umano e il mondo sovrumano.
Lo yin e lo yang sono dunque concetti astratti del pensiero cinese, i principi la cui azione concorrente costituisce l'ordine umano e l'ordine naturale, microcosmo e macrocosmo.
Yin-femminile la notte la luna il nascosto il versante in ombra la passività il riposo, l'inerzia le energie distruttrici la debolezza mezzanotte il molle il negativo il vuoto, il cavo la Terra (destrogiro) i numeri pari la Morte la Donna
Yang-maschile il giorno il sole il manifesto il costone soleggiato l'attività il movimento, la forza le energie vivificanti la forza mezzogiorno il duro il positivo il pieno il Cielo (sinistrogiro) i numeri dispari la Vita l'Uomo
Fondata sull'opposizione di due forze antitetiche, ma complementari, questa teoria si presenta come un'ipotesi scientifica, semplice e rudimentale, analoga alle teorie moderne del movimento ondulatorio.
I cinesi fanno entrare qualsiasi loro classificazione dualistica in una specie di sinusoide, un movimento pendolare che va dallo yin allo yang, e poi al contrario. E fanno entrare ogni genere d'elementi e di principi attivi che si raggruppano in queste due categorie opposte ma complementari, come lo sono i due sessi.
Ma non c'è mai nulla di così netto, e ogni cosa è composta in proporzioni ineguali, di yin e di yang. E tutto si iscrive in leggi periodiche, pendolari.
Sul modello dell'alternanza, ci sono soltanto soluzioni periodiche. Ovunque e in tutto, il movimento e la vita nascono dalle interazioni dello yin e dello yang, e dal va e vieni incessante che ritma i loro rapporti.
Come vediamo, questa classificazione dualista serve soltanto a designare entità apparentemente antagoniste; serve anche a classificare simboli, concetti, qualità. Soprattutto, si nota che il pensiero cinese è interamente dominato dalla categoria del "sesso", e quest'impero che gli viene accordato implica l'ignoranza sdegnosa delle categorie di classificazione per generi e per specie. Invece di pensare con l'aiuto di concetti astratti, i cinesi preferiscono i simboli ricchi di affinità che si riferiscono al reale, all'ambiente concreto e alle realtà sociali. Questo principio non è mai variato di una virgola. Così, dunque, come ha mostrato la lista delle corrispondenze, lo yin si esterna per mezzo di un certo numero di manifestazioni generalmente considerate inferiori (l'umidità, il freddo, la debolezza, la femminilità ecc.) mentre lo yang riveste connotati positivi (la forza, la virilità, il calore ecc.).
Ma abbiamo detto che ciò avviene con compenetrazioni ed equilibri. I giorni e le notti si alternano gradualmente, insensibilmente, lo yang si amplifica con il progredire delle ore diurne e declina lentamente con il crepuscolo, mentre la proporzione di yin aumenta.
Allo stesso modo si compenetrano le stagioni nel corso della progressione dei mesi. Yin e yang non si escludono; è il rapporto dell'uno rispetto all'altro che varia. All'equinozio di primavera, i due principi (il giorno e la notte, il freddo e il caldo ecc.) si equilibrano.
Poi, ben presto, i giorni si allungano, lo yang comincia a crescere e raggiungere il suo apogeo con il solstizio d'estate. Poi i giorni diventano più brevi, lo yang diminuisce finché, all'equinozio d'autunno, il giorno e la notte si equilibrano nuovamente.
Ormai tocca allo yin di predominare, e allora culmina la notte di mezzo-inverno, per decrescere poi regolarmente e ritrovarsi in equilibrio con lo yang al momento dell'equinozio di primavera dell'anno seguente. Così, succedendosi senza eliminarsi, come i giorni e le notti, estati e inverni si equilibrano nel tempo, imponendosi come "l'inspirazione e l'espirazione, nella grande Respirazione dell'Universo".
Yin e Yang formano la coppia motrice della meccanica cosmica. E quest'alternanza dei due principi fornisce la spiegazione essenziale di tutti i fenomeni naturali.
Nel pensiero cinese, lo yin e lo yang si generano reciprocamente in un movimento circolare continuamente rinnovato, ricominciato. Quando lo yang è al suo minimo, si cambia in yin, e viceversa, poiché lo yin racchiude elementi yang, e viceversa; da cui il famoso disegno schematico del taiji, il cerchio bicolore, diviso in due parti uguali, a forma di mandorle, simmetricamente opposte per mezzo di una curva a forma di S, verticale.
Ogni parte presenta un pallino rotondo, che simboleggia l'embrione del principio opposto; per esempio, la parte chiara, - quindi yang - presenta un cerchietto scuro, l'embrione di yin, di cui è portatrice. E viceversa.
Allo stesso modo, ogni individuo porta in sé, più o meno accentuati, elementi del "sesso opposto", come tutti sanno. Così, qualsiasi dato di fatto è un equilibrio instabile, e un principio non può mai esistere senza la sua controparte.
Nella respirazione, l'inspirazione chiama l'espirazione; nel ciclo cardiaco, la sistole è seguita dalla diastole. Poiché il microcosmo umano è a immagine del macrocosmo. E la malattia, dal punto di vista tradizionale, è soltanto una rottura o un'alterazione di quest'armonia universale. Il ritmo del Tutto induce la miriade dei ritmi individuali e parcellari. Il malato è malato perché ha commesso un errore, consapevolmente o inconsapevolmente, nel suo "modo d'esistere nel cosmo".
Come dice il poeta inglese Francis Thompson: "Chi coglie un fiore, disturba una stella". Il problema del medico cinese consiste nel ristabilire l'armonia, l'accordo più perfetto possibile tra i ritmi interni del suo paziente con quelli dell'ambiente che lo circonda.
Per la tradizione cinese, il mantenimento della salute degli individui dipende dal mantenimento giudizioso dell'energia vitale e dei principi che la formano, cioè lo yin e lo yang di cui ogni individuo è portatore, principi al tempo stesso maschili e femminili.
Poiché, come sottolinea il "Classico delle Mutazioni" (lo Yijing) il rapporto dei sessi è il fondamento della vita universale, che è una manifestazione delle forze cosmiche yin e yang. Queste forze cosmiche gemelle perpetuano l'universo in una catena di scambi senza fine. Questa concezione si è elaborata in sistema filosofico, approvato e utilizzato sia dai confuciani che dai taoisti. Secondo questa teoria, ogni manifestazione è regolata da una legge semplicissima, quella del ritmo a due tempi: in ogni fenomeno esiste un tempo attivo e un tempo passivo, un'alternanza delle fasi ascendenti e delle fasi declinanti della due forze. L'ordine universale è costituito dall'equilibrio di questi due principî complementari, o più precisamente dalle loro "mutazioni" (secondo il termine di René Grousset), dato che ognuno si cambia periodicamente nell'altro. E si è potuto dire che yin era per yang ciò che Audiberti definiva "la segreta nerezza del latte".
Tutto è nel Tutto, e i taoisti considerano la realtà prima come un'armonia dei contrari; a tutti i contrari possono essere ricondotti all'unità.
La tradizione, tuttavia, accorda alla natura femminile tutto ciò che è yin, e alla natura maschile tutto ciò che è yang. Inoltre yin rappresenta ciò che è freddo, oscuro, umido e inerte, e yang quel che è caldo, chiaro, secco e in movimento.
Questi concetti vanno considerati come delle Forze? dei Generi? delle Sostanze? dei Principi? delle Entità cosmogoniche? o ancora come "Emblemi provvisti di un infinito potere evocativo", come riteneva Marcel Granet, nel 1934, nella sua opera La Pensée chinoise? Si discute ancora a questo proposito, ma indubbiamente sono tutto ciò contemporaneamente e indistintamente, nel comune pensiero cinese.
Comparsa molto presto, alla metà del I millennio a.C., questa teoria deve molto agli astronomi, agli indovini e ai musicisti dell'antichità. A partire dagli ultimi secoli prima dell'inizio dell'era cristiana, la religione taoista, ma anche il sistema confuciano, hanno attinto i loro concetti fondamentali da nozioni d'origine contadina e dai comportamenti religiosi arcaici dei tempi protostorici, quando la società agricola si stava stabilendo.
Questi concetti sono la nozione di dao (o tao, che di fatto va oltre il taoismo) e quella, doppia, di yin e di yang. Tali nozioni si mantennero vive nel corso di tutta la storia del pensiero cinese. Il termine dao si traduce con "Via", "Principio primario", "Ordine supremo" o ancora "Ordine universale"; è il flusso, il movimento che circola ovunque nell'universo e che fa alternare le due forze apparentemente opposte ma complementari, lo yin e lo yang, la cui azione combinata, congiunta, muove l'universo in tutti i suoi aspetti: i sessi, le stagioni, il giorno e la notte, la vita e la morte, il pieno e il vuoto, il movimento e il riposo, il secco e l'umido ecc. Nessuna di queste nozioni è indipendente, sono tutte interdipendenti, poiché tutto è gioco d'alternanza, complementarietà, dualità; e questa coniugazione infinita si opera nelle trame del Tempo e dello Spazio, e li implica entrambi, ma con un'idea di avvicendamento. Poiché nulla può sottrarsi alla legge universale, ritmata. Tutto è legato in un unico sistema di azioni e di reazioni reciproche, l'ordine morale e l'ordine naturale, il naturale e il soprannaturale, il mondo vivente e il mondo inanimato, il mondo umano e il mondo sovrumano.
Lo yin e lo yang sono dunque concetti astratti del pensiero cinese, i principi la cui azione concorrente costituisce l'ordine umano e l'ordine naturale, microcosmo e macrocosmo.
Yin-femminile la notte la luna il nascosto il versante in ombra la passività il riposo, l'inerzia le energie distruttrici la debolezza mezzanotte il molle il negativo il vuoto, il cavo la Terra (destrogiro) i numeri pari la Morte la Donna
Yang-maschile il giorno il sole il manifesto il costone soleggiato l'attività il movimento, la forza le energie vivificanti la forza mezzogiorno il duro il positivo il pieno il Cielo (sinistrogiro) i numeri dispari la Vita l'Uomo
Fondata sull'opposizione di due forze antitetiche, ma complementari, questa teoria si presenta come un'ipotesi scientifica, semplice e rudimentale, analoga alle teorie moderne del movimento ondulatorio.
I cinesi fanno entrare qualsiasi loro classificazione dualistica in una specie di sinusoide, un movimento pendolare che va dallo yin allo yang, e poi al contrario. E fanno entrare ogni genere d'elementi e di principi attivi che si raggruppano in queste due categorie opposte ma complementari, come lo sono i due sessi.
Ma non c'è mai nulla di così netto, e ogni cosa è composta in proporzioni ineguali, di yin e di yang. E tutto si iscrive in leggi periodiche, pendolari.
Sul modello dell'alternanza, ci sono soltanto soluzioni periodiche. Ovunque e in tutto, il movimento e la vita nascono dalle interazioni dello yin e dello yang, e dal va e vieni incessante che ritma i loro rapporti.
Come vediamo, questa classificazione dualista serve soltanto a designare entità apparentemente antagoniste; serve anche a classificare simboli, concetti, qualità. Soprattutto, si nota che il pensiero cinese è interamente dominato dalla categoria del "sesso", e quest'impero che gli viene accordato implica l'ignoranza sdegnosa delle categorie di classificazione per generi e per specie. Invece di pensare con l'aiuto di concetti astratti, i cinesi preferiscono i simboli ricchi di affinità che si riferiscono al reale, all'ambiente concreto e alle realtà sociali. Questo principio non è mai variato di una virgola. Così, dunque, come ha mostrato la lista delle corrispondenze, lo yin si esterna per mezzo di un certo numero di manifestazioni generalmente considerate inferiori (l'umidità, il freddo, la debolezza, la femminilità ecc.) mentre lo yang riveste connotati positivi (la forza, la virilità, il calore ecc.).
Ma abbiamo detto che ciò avviene con compenetrazioni ed equilibri. I giorni e le notti si alternano gradualmente, insensibilmente, lo yang si amplifica con il progredire delle ore diurne e declina lentamente con il crepuscolo, mentre la proporzione di yin aumenta.
Allo stesso modo si compenetrano le stagioni nel corso della progressione dei mesi. Yin e yang non si escludono; è il rapporto dell'uno rispetto all'altro che varia. All'equinozio di primavera, i due principi (il giorno e la notte, il freddo e il caldo ecc.) si equilibrano.
Poi, ben presto, i giorni si allungano, lo yang comincia a crescere e raggiungere il suo apogeo con il solstizio d'estate. Poi i giorni diventano più brevi, lo yang diminuisce finché, all'equinozio d'autunno, il giorno e la notte si equilibrano nuovamente.
Ormai tocca allo yin di predominare, e allora culmina la notte di mezzo-inverno, per decrescere poi regolarmente e ritrovarsi in equilibrio con lo yang al momento dell'equinozio di primavera dell'anno seguente. Così, succedendosi senza eliminarsi, come i giorni e le notti, estati e inverni si equilibrano nel tempo, imponendosi come "l'inspirazione e l'espirazione, nella grande Respirazione dell'Universo".
Yin e Yang formano la coppia motrice della meccanica cosmica. E quest'alternanza dei due principi fornisce la spiegazione essenziale di tutti i fenomeni naturali.
Nel pensiero cinese, lo yin e lo yang si generano reciprocamente in un movimento circolare continuamente rinnovato, ricominciato. Quando lo yang è al suo minimo, si cambia in yin, e viceversa, poiché lo yin racchiude elementi yang, e viceversa; da cui il famoso disegno schematico del taiji, il cerchio bicolore, diviso in due parti uguali, a forma di mandorle, simmetricamente opposte per mezzo di una curva a forma di S, verticale.
Ogni parte presenta un pallino rotondo, che simboleggia l'embrione del principio opposto; per esempio, la parte chiara, - quindi yang - presenta un cerchietto scuro, l'embrione di yin, di cui è portatrice. E viceversa.
Allo stesso modo, ogni individuo porta in sé, più o meno accentuati, elementi del "sesso opposto", come tutti sanno. Così, qualsiasi dato di fatto è un equilibrio instabile, e un principio non può mai esistere senza la sua controparte.
Nella respirazione, l'inspirazione chiama l'espirazione; nel ciclo cardiaco, la sistole è seguita dalla diastole. Poiché il microcosmo umano è a immagine del macrocosmo. E la malattia, dal punto di vista tradizionale, è soltanto una rottura o un'alterazione di quest'armonia universale. Il ritmo del Tutto induce la miriade dei ritmi individuali e parcellari. Il malato è malato perché ha commesso un errore, consapevolmente o inconsapevolmente, nel suo "modo d'esistere nel cosmo".
Come dice il poeta inglese Francis Thompson: "Chi coglie un fiore, disturba una stella". Il problema del medico cinese consiste nel ristabilire l'armonia, l'accordo più perfetto possibile tra i ritmi interni del suo paziente con quelli dell'ambiente che lo circonda.
Per la tradizione cinese, il mantenimento della salute degli individui dipende dal mantenimento giudizioso dell'energia vitale e dei principi che la formano, cioè lo yin e lo yang di cui ogni individuo è portatore, principi al tempo stesso maschili e femminili.
Poiché, come sottolinea il "Classico delle Mutazioni" (lo Yijing) il rapporto dei sessi è il fondamento della vita universale, che è una manifestazione delle forze cosmiche yin e yang. Queste forze cosmiche gemelle perpetuano l'universo in una catena di scambi senza fine. Questa concezione si è elaborata in sistema filosofico, approvato e utilizzato sia dai confuciani che dai taoisti. Secondo questa teoria, ogni manifestazione è regolata da una legge semplicissima, quella del ritmo a due tempi: in ogni fenomeno esiste un tempo attivo e un tempo passivo, un'alternanza delle fasi ascendenti e delle fasi declinanti della due forze. L'ordine universale è costituito dall'equilibrio di questi due principî complementari, o più precisamente dalle loro "mutazioni" (secondo il termine di René Grousset), dato che ognuno si cambia periodicamente nell'altro. E si è potuto dire che yin era per yang ciò che Audiberti definiva "la segreta nerezza del latte".
Tutto è nel Tutto, e i taoisti considerano la realtà prima come un'armonia dei contrari; a tutti i contrari possono essere ricondotti all'unità.
La polvere di farina sospesa in aria è più esplosiva della polvere di carbone.
Il potere tremendamente esplosivo della farina
La maggior parte di noi sa che la farina è un ingrediente essenziale nella pasta della pizza e ciambelle, il nostro interesse spesso non va molto più in là.
Ma cosa succede se vi dicessimo che la farina potrebbe esplodere? stiamo parlando di forza letale - il tipo che è in grado di distruggere interi edifici.
La farina quando è sul piano della cucina non potremmo essere in grado di darle fuoco con facilità, ma non è assolutamente esplosiva. Tuttavia, tutto questo cambia quando le particelle di farina prendono il volo.
Ogni tipo di farina contiene amido, amido ed è costituita da catene di molecole di glucosio. Cosa c'è di più, il glucosio può essere estremamente infiammabile.
Quando la farina è stipata in sacchetti, o è sul bancone della cucina, l'ambiente è troppo stretto perchè il glucosio si unisca all'ossigeno di cui ha bisogno per bruciare.
Le particelle di farina sospese nell'aria hanno un sacco di ossigeno che li circonda e sono quindi in grado di incendiarsi se esposte ad una fiamma o una scintilla. Inoltre, poiché le particelle sono ancora relativamente vicine tra loro, possono configurare rapidamente un'accensione dopo l'altro, con conseguente esplosione.
CV Technology, una società di consulenza di esplosione da polveri, afferma che, per un'esplosione di polvere che si verifichi, deve soddisfare tutti i componenti di quello che hanno chiamato la sostanza, quello che vi serve è "esplosione pentagono.": Una nuvola di polvere sospeso in aria in uno spazio chiuso in cui vi è una sorta di accensione.
E tutti questi requisiti possono essere soddisfatti in frantoi e impianti di stoccaggio.
Anche il trasporto di farina è un rischio, perché la più piccola fiamma o scintilla può innescare l'esplosione.
Più di 130 anni fa, un mulino a Washburn, Minnesota esplose, causando la morte di 18 persone. Dal momento di questa tragedia, l'industria ha lavorato duramente per cercare di ridurre i rischi. Eppure, nel periodo di nove anni tra il 1994 e il 2003, ci sono stati 115 esplosioni di polveri nelle industrie di trasformazione alimentare
La maggior parte di noi sa che la farina è un ingrediente essenziale nella pasta della pizza e ciambelle, il nostro interesse spesso non va molto più in là.
Ma cosa succede se vi dicessimo che la farina potrebbe esplodere? stiamo parlando di forza letale - il tipo che è in grado di distruggere interi edifici.
La farina quando è sul piano della cucina non potremmo essere in grado di darle fuoco con facilità, ma non è assolutamente esplosiva. Tuttavia, tutto questo cambia quando le particelle di farina prendono il volo.
Ogni tipo di farina contiene amido, amido ed è costituita da catene di molecole di glucosio. Cosa c'è di più, il glucosio può essere estremamente infiammabile.
Quando la farina è stipata in sacchetti, o è sul bancone della cucina, l'ambiente è troppo stretto perchè il glucosio si unisca all'ossigeno di cui ha bisogno per bruciare.
Le particelle di farina sospese nell'aria hanno un sacco di ossigeno che li circonda e sono quindi in grado di incendiarsi se esposte ad una fiamma o una scintilla. Inoltre, poiché le particelle sono ancora relativamente vicine tra loro, possono configurare rapidamente un'accensione dopo l'altro, con conseguente esplosione.
CV Technology, una società di consulenza di esplosione da polveri, afferma che, per un'esplosione di polvere che si verifichi, deve soddisfare tutti i componenti di quello che hanno chiamato la sostanza, quello che vi serve è "esplosione pentagono.": Una nuvola di polvere sospeso in aria in uno spazio chiuso in cui vi è una sorta di accensione.
E tutti questi requisiti possono essere soddisfatti in frantoi e impianti di stoccaggio.
Anche il trasporto di farina è un rischio, perché la più piccola fiamma o scintilla può innescare l'esplosione.
Più di 130 anni fa, un mulino a Washburn, Minnesota esplose, causando la morte di 18 persone. Dal momento di questa tragedia, l'industria ha lavorato duramente per cercare di ridurre i rischi. Eppure, nel periodo di nove anni tra il 1994 e il 2003, ci sono stati 115 esplosioni di polveri nelle industrie di trasformazione alimentare
Le creazioni dell'artista e fotografo russo Stanislav Aristov.
Un delicato libellula posata su una foglia verde . |
Un ragno appeso a un web setoso, con quattro dei suoi otto zampe arricciati attorno al globo luminoso della fiamma |
Una spirale fiammifero crea il guscio di una piccola chiocciola |
Colore incandescente Questo elegante farfalla può competere con le sue più vivaci omologhe della vita reale! |
Una lucertola fiammeggiante si fa lentamente strada su un muro scuro |
Un meraviglioso fiore con i petali incandescenti |
Yin Yang i due principi fondamentali dell'universo |
Una lampadina con anima fluorescente |