giovedì 30 maggio 2013

Pochi giorni per fermare il massacro delle balene



Le balenottere sono degli incredibili giganti del mare.
Ma tra pochi giorni oltre 180 di questi animali in pericolo di estinzione sono destinati a essere trucidati da un ricco industriale e dai suoi amichetti il cui hobby estivo è arpionarle, farle a pezzi, e spedirne la carne attraverso l’Olanda fino al Giappone per poi farne cibo per cani!
C’è un modo per fermare la caccia prima che inizi: non è possibile ormeggiare una nave piena di carcasse illegali di balene ovunque. Le autorità tedesche e finlandesi si sono rifiutate di essere coinvolte in questa tratta infame.
Ora gli olandesi sono la chiave di volta.
Tengono moltissimo alla loro reputazione di difensori dell’ambiente, e sperano che su questa tratta insanguinata non si accendano i riflettori di tutto il mondo.M
a se la renderemo nota a tutti ora chiedendo alle autorità olandesi di rifiutarsi di far passare la carne di balena dal loro porto, potremo fermare il massacro di balene!
Dobbiamo agire velocemente: le baleniere salperanno per iniziare la caccia tra pochi giorni.
Firma ora e invita tutti a unirsi: facciamo arrivare subito a un milione di firme una petizione rivolta al Primo Ministro Mark Rutte avvertendolo che solleveremo un polverne sui media con balene giganti fuori dalla sua porta se non fermerà il trasferimento nei porti olandesi.
Spargi la voce 

http://www.avaaz.org/it/days_to_stop_the_whale_slaughter_global/?ciuDmdb
Indirizzo per firmare la petizione clicca qui sopra

Appello agli italiani....... INTEGRIAMOCI!!!!!!!



Un piccolo promemoria per le signore ...bocchino e kyenge, del Partito Democratico
Domandina:
CHI DEVE INTEGRARSI NOI O LORO?
Queste sono solo tre notizie di decine in tutta Italia (di cui i tg e media a grande tiratura LODEVOLMENTE NON FANNO MENZIONE)(PAGATI DALLO STATO CIOE' NOI PER INFORMARE)
Chi volesse trovarne altre può andare ai siti citati
SUZZARA magg 2013 –
Scene di panico a Suzzara. Intorno alle 19 di ieri, in piazza Garibaldi, in pieno centro storico.
Due marocchini armati, uno di coltello e l’altro di machete, hanno inseguito due connazionali minacciandoli di volerli uccidere.
Al concitato episodio hanno assistito mamme con bambini che, alla vista dei due uomini che correvano armati, sono scappati per la paura.
Alcuni commercianti che avevano ancora i negozi aperti hanno abbassato le serrande prima dell’orario di chiusura. Apparentemente la lite sembra causata da futili motivi, ma dietro a questo cruento diverbio potrebbe celarsi un regolamento di conti per questioni di soldi.
I due inseguiti sarebbero giovani senza fissa dimora che solitamente bivaccano e dormono ai giardini vecchi di via Cadorna.
Uno di loro sarebbe stato ferito in modo lieve. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Suzzara allertata da alcune persone presenti in piazza Garibaldi.
Gli inseguitori sono stati braccati dai militari dell’Arma, fermati e portati in caserma per essere identificati.
«È inammissibile vedere gente armata di coltello e ascia in pieno centro – ha detto un commerciante – per poco non ci scappava il morto». http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/05/28/news/inseguiti-con-un-machete-paura-in-centro-1.7155015
Milano, 29 mag. –
E’ di una donna ferita al volto il bilancio di una lite, avvenuta ieri mattina in un appartamento a Valmadrera, che ha richiesto l’intervento dei carabinieri di Lecco.
Per futili motivi una coppia di senegalesi, 49 anni lui e 34 lei, hanno litigato con la loro coinquilina di 32 anni.
La coppia si e’ armata di coltello e lametta e, dopo avere immobilizzato la connazionale, le hanno sfregiato il viso.
Per i due e’ scattata la denuncia per lesioni personali aggravate, mentre per la vittima la prognosi e’ di 8 giorni per “ferite da taglio al volto con policontusione”. http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/1251757/Lecco–accoltellano-al-volto-coinquilina–coppia-denunciata.html
Gli immigrati marciano anche su Piacenza.
Arrivano  sotto il municipio la protesta dei sedicenti profughi mantenuti da oltre un anno dalla collettività.
La manifestazione svoltasi in mattinata è illegale in quanto non autorizzata dalla questura.
Gli immigrati hanno urlato sotto le finestre del comune per chiedere un incontro con il sindaco Dosi.
Il 31 dicembre 2012 infatti è terminato lo stato di emergenza, e il 28 febbraio 2013 finiranno gli aiuti che hanno permesso loro di rimanere sul nostro territorio.
Gli stranieri chiedono soldi per andarsene o di lavorare.
La prefettura ha proposto 500 euro a testa ma loro ne vogliono almeno 2000.
A garantire l’ordine e la sicurezza del palazzo comunale un codone di carabinieri, Digos e polizia municipale.
Una delegazione di 4 profughi è stata ricevuta in comune.
Alcuni dei manifestanti erano armati di ferri e catene che sono stati sequestrati dalla Digos.
Il sindaco Dosi ai profughi che ha incontrato: «Non possiamo far altro che dare 500 euro, purtroppo la situazione è questa e non c’è margine».
I profughi dal canto loro si sono dichiarati insoddisfatti e hanno minacciato di occupare con la forza il Ferrhotel se non verranno esaudite tutte le loro richieste. http://voxnews.info/2013/02/27/immigrati-marciano-su-piacenza-vogliono-2-000-euro-per-tornare-a-casa/

GUSTAVO ROL ,UN UOMO FUORI DAL COMUNE



È difficile, per chi non hai mai sentito parlare di lui o per chi solo “ha sentito dire”, poterlo definire o descrivere; era un sensitivo, uno spiritista, un indovino, uno dei più dotati medium, se non il più dotato, mai esisti; senza alcun dubbio fu una delle personalità più enigmatiche del XX secolo: Gustavo Adolfo Rol.
Per quale motivo gli uomini più potenti della terra di quell’epoca lo frequentavano abitualmente? Mi riferisco non solo ai vip di casa nostra, sempre sotto i riflettori e nel mirino dei paraparazzi della dolce vita romana come Vittorio De Sica, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Marcello Mastroianni, Giorgio Strehler, Vittorio Gassman e tanti altri ancora; tra le fila delle sue amicizie si possono annoverare, Albert Einstein, Enrico Fermi, Benedetto Croce, Charles De Gaulle, Gabriele D’Annunzio, Benito Mussolini, Pio XII, Einaudi, Picasso, Dalì, principi provenienti dalle più importanti corti Europee, la Regina Elisabetta II, il presidente degli USA John Fitzgerald Kennedy, Ronald Reagan, che lo ringraziò personalmente con un telegramma, per aver contribuito con un aiuto “metafisico” alla liberazione del generale Dozier, il 26 gennaio del 1982. Adolf Hitler, durante il secondo conflitto mondiale, fece di tutto per averlo tra i suoi consiglieri, a tal punto che diede ordine alle SS di condurlo a Berlino: per ben tre volte gli uomini del Duce riuscirono a nasconderlo.
Sempre durante la seconda guerra mondiale, a San Secondo di Pinerolo, Rol riuscì a salvare dalla fucilazione parecchie persone considerate partigiane, “barattandole” con i suoi esperimenti.
Per ogni divinazione riuscita, sarebbe stata risparmiata una vita.
Disse in dettaglio al comandante tedesco incaricato dell’esecuzione, che i presunti partigiani da fucilare erano persone innocenti. Il graduato gli chiese come faceva ad esserne così sicuro. Rol replicò che era tanto sicuro tanto quanto lo era di conoscere cosa contenevano i cassetti della scrivania privata del comandante nella sua casa di Amburgo. Quindi cominciò a descrivere minuziosamente gli oggetti e il contenuto di alcune lettere e documenti di guerra privatissimi, che naturalmente solo il militare poteva conoscere: tutti i prigionieri vennero liberati. Riporto di seguito il ringraziamento del sindaco del piccolo paese, a nome del Comitato di Liberazione Nazionale:
Signor Rol Avv. Gustavo,
Oggetto: ringraziamento
Adempio al dovere di ringraziarLa vivamente anche a nome del Comitato di Liberazione Nazionale, per tutto quanto Ella ha fatto durante l'attuale guerra per il bene di San Secondo ed in ispecie per la popolazione di San Secondo. Il coraggio da Lei dimostrato in circostanze difficilissime per risolvere situazioni che interessavano la vita o l'interesse altrui o delle generalità degli abitanti, la saggezza, serietà e l'autorità dimostrate a suo tempo, verso chi di ragione, valsero a salvare la vita e i beni di singoli e di molti Sansecondesi. Quest'amministrazione e la popolazione tutta, che hanno apprezzato i suoi generosi atti, Le saranno molto riconoscenti e confidano che Ella vorrà continuare a coadiuvarLe nell'opera di ricostruzione e nella ripacificazione degli animi.
Il Sindaco,
G. Vicino
Chiunque si avvicinava a lui, non poteva più distaccarsi; ciò non solo per la sua forte personalità magnetica, ma soprattutto per le imprese di cui era capace. Non era assolutamente possibile dare spiegazioni razionali a ciò che riusciva a compiere e le sue doti rendevano estremamente difficile la sua identificazione: mago, illusionista (come molti tentarono di etichettarlo!) esoterista, o veggente? Forse sarebbe il caso di creare una categoria nuova appositamente per lui, oppure, in maniera più semplicista ma efficace per rendere l’idea, era semplicemente Gustavo Rol.
Riusciva a leggere libri chiusi, compiva viaggi nel tempo, osservava l’aura energetica, riusciva a spostare oggetti di qualsiasi genere senza toccarli, materializzandoli e smaterializzandoli; e ancora quadri in sua presenza si dipingevano da soli ed alcuni di essi sembravano dipinti da illustri artisti del passato (abbiamo una prova concreta di tutto ciò di una tela dipinta con lo stesso stile di Chagall, che, secondo esperti d’arte, sembrava originale!).
Leggeva nel pensiero e riusciva a trovarsi in due posti contemporaneamente: mentre era nella sua casa di Torino veniva fotografato a Boston.
Riporto alcune dichiarazioni rilasciate dai suoi ospiti dopo gli “esperimenti”, (come lui stesso li chiamava), effettuati fra le mura della sua dimora torinese:
“Quell'uomo legge nel pensiero e non possiamo rischiare che i segreti dello Stato francese vengano a conoscenza di estranei” Charles De Gaulle;
“...è l'uomo più sconcertante che io abbia conosciuto. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l'altrui facoltà di stupirsene” Federico Fellini;
“... una personalità fra le più sorprendenti del secolo” Alberto Bevilacqua;
“Rol sfugge alla nostra possibilità di comprensione. È un mistero” Cesare Romiti;
“... è il più indecifrabile e fascinoso enigma in cui mai mi sia imbattuto” Roberto Gervaso.
Rol naque a Torino il 20 giugno del 1903, da una famiglia estremamente agiata; il padre Vittorio, noto avvocato, era direttore della sede torinese della Banca Commerciale Italiana. La madre Matha Peruglia, era figlia anch’essa di un noto avvocato presidente del tribunale di Saluzzo.
Gustavo fino a 2 anni non fu un bimbo molto loquace; era solito passare le sue giornate davanti ad un immagine di Napoleone, personaggio al quale sarà estremamente legato per tutta la sua vita. In terza elementare infatti sapeva già tutto dell’Imperatore, e durante il liceo era in grado di descrivere con precisione e minuzia tutte le singole battaglie di ogni campagna militare, dando la netta impressione di avervi partecipato di persona.
Ma i fatti particolari legati alla figura dell’Imperatore sono numerosi. Negli anni trenta durante un soggiorno a Parigi, Rol, durante una passeggiata, fu spinto istintivamente in un vecchio palazzo. All’interno chiese al portinaio di condurlo nelle cantine e dopo essersi fatto consegnare un piccone, si mise a scavare riuscendo a dissotterrare uno splendido busto in marmo dell’Imperatore francese, che entrò a far parte della sulla collezione personale.
Si appassionò alla musica sin da piccolo, imparando a suonare il pianoforte e il violino senza mai prendere lezione. Dopo il liceo si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dalla quale ottenne il titolo accademico.
Dal 1925 al 1930 girò l’Europa; a Parigi conobbe Elna Resch Knudsen, norvegese, figlia di un capitano di marina e nipote di un ministro di Stato, sua futura moglie.
Il periodo parigino fu fondamentale per il suo futuro di sensitivo, a tal punto che in seguito rivelazioni, nel 1927 scrive alla madre “…ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore…ho perduto la gioia di vivere…la potenza mi fa paura..non scriverò più nulla”.
Da qui inizia una profonda crisi interiore che lo porta a chiudersi in un convento in assoluto isolamento. Dopo tre mesi d’isolamento la madre lo convince a ritornare spiegandogli che le doti di cui è in possesso devono essere usate per fare del bene al prossimo.
Così parte il cammino che lo renderà una delle figure più enigmatiche del XX secolo.
Nel 1934, dopo la morte del padre, lascia l’impiego in banca per intraprendere il commercio di oggetti antichi e di opere d’arte, una delle sue grandi passioni.
Durante la guerra apre un negozio di antiquariato che tiene fino agli anni 60, fino a quando decide di dedicarsi a tempo pieno alla pittura e all’approfondimento dei suoi “studi”.
Già dal 1950 la sua casa torinese di via Silvio Pellico sarà meta privilegiata di tutti i personaggi menzionati poche righe sopra.
Storico l’incontro con l’Imperatore d’Etiopia Hailè Selassiè ad Antibes nel 1964, al quale predice la morte ad opera del suo popolo: il tutto avverrà nel 1975.
John Fitzgerald Kennedy, nel suo unico viaggio in Italia in veste di presidente, si recò appositamente a Torino per incontrarlo.
Telecinesi, telepatia, chiaroveggenza, bilocazione, pranoterapia, materializzazioni ecc.
I potenti del mondo non si rivolgevano a lui solo a causa di queste sconvolgenti manifestazioni dei suoi poteri, ma anche grazie alla sua capacità di infondere alle persona energia benefica e positività; lo potremmo definire un “illuminato”.
Egli aveva raggiunto uno stato superiore di coscienza che gli aveva aperto le porte, accessibili a pochi eletti, dei più intimi segreti della vita e del pensiero.
Morì il 22 settembre del 1994.

Dott. Diego Barzaghi

Libano, la spettacolare Grotta dei Tre Ponti



 La cascata della caverna Balaa Baatara si trova nella Tannourine, vicino al piccolo villaggio di Balaa, in Libano, a breve distanza dal Tannourine Cedar Reserve e nei pressi del Monte Libano. 
 Per raggiungerla, da Laqlouq in direzione di Tannourine si arriva al piccolo villaggio di Balaa, poi si prende un sentiero tra terrazze di meli a destra e una catena montuosa a sinistra, si continua a scendere per qualche minuto poi ci si ferma improvvisamente di fronte ad un fantastico panorama: 
tre ponti naturali, sovrapposti, di 100 metri di altezza, con una vista impressionante sulla bocca di una voragine che si tuffa nelle viscere del Monte Libano.

Per migliaia di anni, la cascata ha scavato un enorme buco nella roccia, una caverna aperta e profonda 250 metri conosciuta con il nome di Grotta dei Tre Ponti a causa della posizione dei ponti naturali in calcare che sovrastano la bocca dell' abisso.

 Ma lo spettacolo più incredibile si svolge durante il disgelo, quando la cascata, alta più di 100 metri, urla e ruggisce prima di essere inghiottita nel grembo della montagna.
 La buca, la cascata e le grotte sono state esplorate nel 1962 e interamente cartografate nel 1980 dal gruppo speleologico del Libano. Gli speleologi si sono fermati ad una profondità di 250 metri, al livello di un lago in una grande sala terminale.

Cornovaglia: I Giardini perduti di Heligan

I

Lost Gardens of Heligan ("Giardini perduti di Heligan") sono un complesso di giardini, approntanti originariamente tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XX secolo nella tenuta di Heligan, antica residenza della famiglia Tremayne situata nel villaggio inglese di Pentewan (dintorni di Mevagissey), in Cornovaglia (Inghilterra sud-occidentale).

Considerati nel XIX secolo tra i più bei giardini della Gran Bretagna, caddero in rovina (da cui il nome) dopo la prima guerra mondiale , ma sono stati rivitalizzati e riportati agli antichi splendori nel corso degli anni novanta del XX secolo, grazie ai lavori guidati da Tim Smit, autore anche dell'Eden Project: si tratta del più grande progetto di restauro di giardini mai realizzato in Europa.

 I giardini si estendono in un'area di circa 80 acri. Nel complesso si trovano giardini all'inglese, giardini all'italiana, giardini a terrazze e anche una "giungla". Esso è diviso in varie sezioni, quali la Lost Valley ("Valle perduta"), la Jungle, il Productive Garden, i Pleasure Grounds, l'Italian Garden ... 
 I giardini presentano una grande varietà di piante, che vanno dall'ananas al bambù, alle felci giganti australiane.

La tenuta di Heligan fu realizzata nel 1603 da William Tremayne, la cui famiglia era proprietaria di circa 1.000 acri della zona. I giardini furono creati intorno al 1780-1790 ca. da Henry Hawkins Tremayne (1766-1829), curato a Lostwithiel, che ereditò la tenuta. In seguito, John Hearle Tremayne (1829-1851) realizzò la lunga passeggiata che collegava la tenuta al villaggio di Pentewan, in origine costruita forse per permettere ai cavalli il trasporto del carbone da St Austell. Fu inoltre inoltre probabilmente colui che introdusse delle piante subtropicali, creando l'area nota ora come "The Jungle".

Con lo scoppio della prima guerra mondiale, però, i giardinieri che di occupavano della manutenzione della tenuta di Heligan furono chiamati alle armi e molti di loro morirono (dei 22 giardinieri, solo 6 tornarono a casa vivi). Nel 1916, inoltre, la tenuta fu requisita dal Dipartimento di Guerra. 
 Dopo la prima guerra mondiale, morì anche l'ultimo erede maschio della famiglia Tremaynee la tenuta fu così venduta. Per questi motivi, i giardini furono abbandonati a se stessi e ben presto furono coperti da una folta boscaglia, che di fatto li cancellò. 
Nel corso della seconda guerra mondiale, la tenuta fu utilizzata invece dall'esercito statunitense. 
 All'inizio degli anni novanta, discografico Tim Smit, il quale, incaricato da un erede della tenuta, John Willis, visitò Heligan per la prima volta il 16 febbraio 1990 e, nella primavera del 1991, iniziò un lavoro da parte di molti giardinieri volontari, grazie ai quali il sito ha potuto essere recuperato e rivitalizzato.
 L'anno seguente, i giardini furono aperti al pubblico.

Tra le sculture più famose e curiose all'interno dei Lost Gardens of Heligan, vi sono la Mud Maid ("La ragazza del fango") e The Giant's Head ("La testa del gigante"), realizzate da due persone del luogo Sue e Pete Hill. Queste figure sono ispirate a due libri per bambini scritti da Sandra Horn ed illustrati da Karen Popham.

Spray anti-zanzare ecologico fai da te


Non si direbbe, ma a breve dovrebbe arrivare l'estate e, con lei, arriveranno puntuali anche le zanzare. Per non farci pungere, ecco una lozione spray ecologica da preparare in pochi minuti.

Ecco gli ingredienti:


70 g di acqua distillata
20 g di alcool
10 g di glicerina vegetale (si trova in farmacia)
60 gocce di oli essenziali a scelta tra quelli indicati in seguito
Procedimento:
Pesate l'acqua e aggiungete la glicerina. A parte, pesate l'alcool Buongusto (quello che si usa per preparare i liquori) e unite venti gocce di olio essenziale di citronella. Per le rimanenti quaranta gocce, scegliete due tra questi oli essenziali: geranio, lavanda, menta, limone, melissa, tea tree, eucalipto.
Unite la miscela di alcool e oli essenziali con quella di acqua e glicerina, mescolate e travasate il tutto in un flacone munito di pompetta spray.

Perché questi ingredienti
l'alcool serve a solubilizzare gli oli essenziali e conservare la lozione; la glicerina è idratante e tampona l'effetto disidratante dell'alcool; gli oli essenziali indicati servono a tenere lontane le zanzare.

Come si usa
spruzzate e massaggiate lo spray sulle parti del corpo esposte.
Se nonostante lo spray venite punti ugualmente, applicate una goccia di olio essenziale di lavanda direttamente sulla puntura e in pochi minuti spariranno rossore e prurito.

Per tenere lontane le zanzare in casa invece basta inserire nel diffusore qualche goccia di olio essenziale di citronella; per mosche e moscerini usate invece l'olio essenziale di eucalipto.

Rua Gonçalo de Carvalho: la strada piu' bella del mondo



Si trova a Porto Alegre, capitale dello stato brasiliano del Rio Grande do Sul, sulla Lagoa dos Patos, la strada più bella del mondo. 
È Rua Gonçalo de Carvalho, una via di 500 metri affiancata da alberi su entrambi i lati, che con le loro 100 chiome formano un tunnel affascinante e un'oasi verde in mezzo alla città.
 La foresta "urbana", che arriva fino al settimo piano degli edifici in alcuni casi, sarebbe stata piantata nel 1930 da alcuni lavoratori di origine tedesca di una birreria, mentre il nome onora il missionario portoghese Gonçalo de Carvalho.

Un anno fondamentale per Rua Gonçalo de Carvalho fu il 2005, quando la costruzione di un centro commerciale nelle vicinanze avrebbe apportato delle modifiche significative per questa bella strada. I residenti si mobilitarono e riuscirono a ottenere dall'allora sindaco, José Fogaça, un ordinanza in cui veniva riconosciuta come patrimonio storico, culturale e ambientale della città. Era il 5 giugno 2006. 
 Da allora le fotografie della strada iniziarono a circolare in tutto il mondo, e non solo tra gli ambientalisti. Il "tunnel di alberi" divenne sempre più popolare, fin quando, nel 2008, un biologo portoghese scrisse un post su Rua Gonçalo de Carvalho nel suo blog, definendola (e consacrandola definitivamente) come "la strada più bella del mondo".

È così, grazie a quest'opera continua di difesa del polmone della città, che ancora oggi è possibile passeggiare, seppur nel bel mezzo di alti e anonimi palazzoni di cemento, in mezzo a un tunnel di alberi, dove la temperatura è mite e l'aria più pulita.