lunedì 27 maggio 2013
La Spiaggia delle Cattedrali
La Spiaggia delle Cattedrali (La Praia de As Catedrais, in galiziano) è situata nel comune spagnolo di Ribadeo, nella provincia di Lugo, in Galizia. Dichiarata Monumento naturale dalla Consellería de Medio Ambiente (il Consiglio dell’Ambiente) dell’Assemblea di Galizia, questa spiaggia deve il nome all’aspetto dei suoi faraglioni, sebbene il suo nome originale sia la “Spiaggia delle Acque Sante” (Praia de Augas Santas).
La particolarità di questa spiaggia sono i favolosi faraglioni che la ornano e che ne fanno un luogo magico dove la forza del mare e l’erosione permanente del vento hanno scolpito degli archi di oltre trenta metri di altezza simili agli archi rampanti di una cattedrale gotica.
Ma solo durante la bassa marea si può godere questo spettacolo naturale,
che sembra una scenografia cinematografica.
Alla bassa marea, la vasta spiaggia di sabbia t’invita ad una visita in cui sarai guidato dalla Natura. Una passeggiata di circa 300 m, che ti consente di entrare nelle strette grotte che sboccano su spettacolari spazi all’aperto, contemplare le forme capricciose scolpite nella roccia, i grandi archi che si succedono, i sentieri di sabbia particolarmente morbidi e argentei. Insomma, un luogo in cui il concetto di spiaggia prende un’altra dimensione. E un bel bagno nelle acque chiare del Mare Cantabrico, durante la passeggiata in mezzo a queste cattedrali, farà parte del programma della visita!
Tirannide di Vittorio Alfieri
TIRANNIDE
Indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo,
in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi,
può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle
od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità.
E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario,
o sia elettivo;
usurpatore, o legittimo;
buono, o tristo;
uno, o molti;
a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva,
che basti a ciò fare,
è tiranno;
ogni società, che lo ammette, è tirannide;
ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.
Vittorio Alfieri (1790)
Italietta ......Non ITALIA
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità..”
(Art.3 - Costituzione della Repubblica Italiana, 1° gennaio 1948)
Filippo viene portato al commissariato di zona, dove confessa quanto successo:
“Ho rubato perché a casa mi aspetta un figlio di 4 anni da sfamare, non sono un ladro ma sono disoccupato e senza soldi, non abbiamo nemmeno un pezzo di pane da mettere sotto ai denti, oggi mi trovo qui a rubare un pezzo di formaggio per mangiare“.
Commento mio di cui mi prendo piena responsabilità
Come cittadina italiana non sono certo favore del furto
Come essere umano in casi simili invece lo giustifico
La legge è uguale per tutti????
Il furto deve essere punito in giusta misura!
11,95 euro valgono 5 mesi di carcere e la fedina penale sporca per questo signore ?
ok abbiamo stabilito una misura
Quindi per chi ruba milioni o miliardi di euro va commisurata a questo parametro ....carcere a vita fedina penale ugualmente sporca COME MAI QUESTO INVECE NON ACCADE MAI???? QUANDO A RUBARE SOLDI PUBBLICI SONO I COSIDDETTI SIGNORI DELLA CASTA?
ANZI..... Essi continuano a occupare posti di comando ad avere scorte macchine blu e privilegi di ogni sorta?
Raramente vengono beccati con le mani nella marmellata
E CHE SUCCEDE? quasi nulla si dimettono prendono liquidazioni e pensioni da nababbi e sono liberiiiiiiiiiiiiiii!!!
E' QUESTA LA LEGGE UGUALE PER TUTTI??????
Le domande sono:
O i giudici usano due pesi e due misure
O sono collusi
O non sanno fare il loro mestiere
In ognuno di questi casi dovrebbero avere la dignità di smettere di praticare l'arte forense (proficuamente pagata da noi cittadini comuni come il signor Filippo)e mettersi a far un altro mestiere.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità..”
(Art.3 - Costituzione della Repubblica Italiana, 1° gennaio 1948)
Filippo viene portato al commissariato di zona, dove confessa quanto successo:
“Ho rubato perché a casa mi aspetta un figlio di 4 anni da sfamare, non sono un ladro ma sono disoccupato e senza soldi, non abbiamo nemmeno un pezzo di pane da mettere sotto ai denti, oggi mi trovo qui a rubare un pezzo di formaggio per mangiare“.
Commento mio di cui mi prendo piena responsabilità
Come cittadina italiana non sono certo favore del furto
Come essere umano in casi simili invece lo giustifico
La legge è uguale per tutti????
Il furto deve essere punito in giusta misura!
11,95 euro valgono 5 mesi di carcere e la fedina penale sporca per questo signore ?
ok abbiamo stabilito una misura
Quindi per chi ruba milioni o miliardi di euro va commisurata a questo parametro ....carcere a vita fedina penale ugualmente sporca COME MAI QUESTO INVECE NON ACCADE MAI???? QUANDO A RUBARE SOLDI PUBBLICI SONO I COSIDDETTI SIGNORI DELLA CASTA?
ANZI..... Essi continuano a occupare posti di comando ad avere scorte macchine blu e privilegi di ogni sorta?
Raramente vengono beccati con le mani nella marmellata
E CHE SUCCEDE? quasi nulla si dimettono prendono liquidazioni e pensioni da nababbi e sono liberiiiiiiiiiiiiiii!!!
E' QUESTA LA LEGGE UGUALE PER TUTTI??????
Le domande sono:
O i giudici usano due pesi e due misure
O sono collusi
O non sanno fare il loro mestiere
In ognuno di questi casi dovrebbero avere la dignità di smettere di praticare l'arte forense (proficuamente pagata da noi cittadini comuni come il signor Filippo)e mettersi a far un altro mestiere.