lunedì 21 gennaio 2013

Bettino Craxi ha visto bene nel fututo

Craxi, corrotto ma allora si pensava che fossero pochissimi e quindi andavano puniti platealmente.
Oggi che si sa che lo sono e lo erano tutti (almeno al 99%) sono liberi e impuniti e ancora sulle poltrone
Solo lui ha pagato per tutti.
E' stato forse l'ultimo politico difensore della nostra sovranità nazionale (si vedano i fatti di Sigonella del 1985).
In questa intervista del 1997 parlava chiaramente dell'inferno che stiamo vivendo e della dittatura europea che si stava instaurando...

Deucalione e Pirra

Si racconta che un giorno Zeus ne ebbe abbastanza della malvagità e dell’empietà degli uomini. Così decise di sterminarli con il diluvio. Prometeo riuscì a ottenere che il figlio Deucalione e la nuora Pirra, umani di miglior fattura di quelli destinati a scomparire per il loro carattere perverso ed empio, fossero risparmiati. Su consiglio di Prometeo, Deucalione costruì una nave, che rimase nove giorni e nove notti in balia dei flutti. Alla fine l'arca li depose sulle montagne della Tessaglia (Grecia del Nord, poco lontano dall'Olimpo). Quando uscirono dall'arca, erano soli sulla terra, gli unici scampati al disastro. Tramite Ermes, il suo messaggero, Zeus espresse la volontà di adempiere ai loro desideri più cari. Deucalione dichiarò di desiderare dei compagni per rompere la solitudine. Zeus disse allora a entrambi di gettare oltre le proprie spalle «le ossa della madre». Deucalione comprese che si trattava della Terra-Madre, le cui ossa sono pietre. Velandosi il viso in segno di rispetto, Deucalione e Pirra raccolsero le ossa-pietre e le gettarono dietro le spalle senza voltarsi. «Così in breve tempo, per volontà degli dei, le pietre lanciate dalla mano dell'uomo presero forma d'uomo, e dalle pietre lanciate dalla donna nacque di nuovo la donna. E da allora siamo una razza resistente, a prova di fatica, e mostriamo in modo probante da quale origine proveniamo» (Le metamorfosi, Ovidio). 

 Parecchi artisti hanno tratto ispirazione da questo episodio

Kilauea, trent’anni di eruzioni senza fine

Erano i primi di gennaio del 1983, quando un enorme “bolla” di gas e magma super-caldo perforò la superficie del vulcano Kilauea alle Hawaii e aprì una fessura lunga 6,4 chilometri.
 Un nuovo imponente cono, chiamato Pu’u ‘O’o si formò in prossimità di un’estesa foresta. L’eruzione iniziò con fontane di lava che si ergevano nel cielo anche per 450 metri, provocando rumori e boati che si sentivano anche a chilometri di distanza.

 Da allora l’eruzione non ha più smesso e da trent’anni a questa parte continua ad emettere lave dal cuore della Terra, in quantità tali che avrebbero permesso di riempire un milione e 500 mila piscine olimpioniche.
 Ciò ha fatto si che l’isola s’ingrandisse di oltre 2 chilometri quadrati, ma che 214 case venissero distrutte dallo scorrere delle lave stesse.

 Questo ha permesso a centinaia di ricercatori di studiare il vulcano. “Esso è diventato un punto di riferimento per questo tipo di vulcani e ci ha permesso di studiare il magma che arriva dal mantello terrestre”, ha dichiarato Jim Kauahikaua dell’US Geological Survey della Hawaii.
 Lo studio ha dato modo di prevedere con notevole precisione quale sarà il flusso delle lave, in quanto si comportano in modo molto simile ai fiumi e di prevedere il collasso dei crateri, come quello che interessò il Pu’u ‘O’o nel 1997. 
“Ora sappiamo molte più cose di trent’anni fa di questo vulcano, lo conosciamo meglio, sappiamo i meccanismi tettonici che sono alla base delle eruzioni e perché si verificano certi terremoti”, ha continuato Kauahikaua.

 Ma non tutti i segreti del vulcano sono stati smascherati.
 Nel 2008 ad esempio, senza alcun preavviso, si aprì una nuova bocca in prossimità della cima del Kilauea emettendo grandi quantità di biossido di zolfo.
 In ogni caso i geologi sono riusciti a scoprire delle connessioni sul comportamento del magma anche molto distanti tra loro. “Abbiamo visto variazioni di pressione della camera magmatica spostarsi anche di 20 km come fosse un unico organismo composto di tante parti che si parlano tra loro”, ha sottolineato il ricercatore.

 Attualmente il vulcano vive una fase di eruzioni effusive, ossia con molta emissione di lava, ma con poche esplosioni. Nel passato invece, il vulcano ebbe anche esplosioni spaventose come quelle che si verificarono tra il 1500 e il 1800. “L’eruzione del 1790 uccise diverse centinaia di persone e fece del Kilauea il più pericoloso vulcano degli Stati Uniti”, ha sottolineato Kauahikaua. 

Recentemente i vulcanologi hanno scoperto che vicino alla bocca principale vi sono delle sacche di materiale molto esplosivo che si spera non arrivino in superficie, altrimenti causerebbero eruzioni spaventose. Negli ultimi 2500 anni le fasi effusive sono state il 60% del totale. 

 Ma ora ci si chiede: “Quando terminerà l’attuale eruzione?”. I geologi si astengono dal fare previsioni perché in passato ne sono state fatte diverse, ma non sono mai state azzeccate. Tuttavia durante il 2012 l’eruzione è stata meno intensa degli anni precedenti e per qualcuno potrebbe essere un segno dell’inizio della fine. Ma i vulcani, si sa, giocano spesso brutti tiri mancini: guai abbassare la guardia. 

 di Luigi Bignami

Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino

Una donna va dal suo medico piuttosto malconcia.
Denti rotti, un occhio nero, il naso sanguinante e il viso gonfio.
Il medico, ma chi ti ha conciato cosi?
Lei,è stato mio marito! ....
Medico,Ma non era in viaggio d'affari?
Lei, lo credevo anch'io! ...

Il bene si fa. ma non si dice



“Il bene si fa, ma non si dice. Certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca.”

Ortica: proprietà e benefici




L'ortica è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Urticacee, alta dai 50 cm ai 150 cm e diffusa in tutte le parti del mondo, cresce solitamente in zone umide; sia le foglie che i fusti sono ricoperti da peli ad effetto urticante e perdono questa caratteristica 12 ore dopo la loro raccolta.

Le proprietà terapeutiche dell'ortica, conosciute sin dall'antichità, sono state confermate dalla scienza negli ultimi decenni; purtroppo, ancora oggi, l'ortica è conosciuta più che per le sue proprietà e benefici per il suo effetto orticante.

Pare che Nabucodonosor, il famoso re babilonese, decise in giovane età di nutrirsi esclusivamente di ortiche al solo fine di divenire saggio.


L'ortica è ricca di sali minerali, in particolar modo le foglie che contengono ferro in abbondanza, calcio, silicio, magnesio, e fosforo; esse contengono anche le vitamine A, C e K, acido formico e gallico, clorofilla, istaminatannino e carotene.


Una delle principali proprietà dell'ortica è quella antianemica, infatti l'abbondanza di ferro e di clorofilla stimolano l'organismo a produrre globuli rossi rendendo così l'ortica un alimento ideale per chi presenta problemi di anemia; è depurativa, diuretica, tonificante e ricostituente. La creatina, contenuta in piccole dosi nell'ortica, ha come proprietà quella di facilitare le digestione e l'assimilazione dei cibi, in quanto facilita la secrezione del succo pancreatico.

Molto utile in presenza di diarrea o dissenteria, l'ortica ha anche proprietà antinfiammatorie sull'intestino; non solo è usata anche contro la caduta dei capelli e l'eliminazione della forfora in forma di decotto da frizionare ripetutamente sul cuoio capelluto. Le sue proprietà diuretiche e depurative aiutano l'organismo ad eliminare acidi, cloruri e colesterolo e proprio grazie a queste caratteristiche, l'ortica viene impiegata in caso di patologie come la gotta i reumatismi e l'artrite.


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Infuso:
Si ottiene deponendo circa 50 grammi di foglie fresche in un litro di acqua bollente per 10 minuti, dopo di ché si può assumere.
La stessa cosa si può fare con le foglie secche, aumentando di 5 minuti il tempo di infusione e diminuendo  la quantità a 30 grammi.

Dal punto di vista di tuo figlio

 "Pratiche sociali e credenze culturali della vita moderna ostacolano un sano sviluppo emotivo e cerebrale nei bambini".
Così esordisce, senza mezzi termini, l'annuncio che viene dato circa i risultati di uno studio interdisciplinare presentato di recente in un convegno presso l'Università di Notre Dame dell'Indiana (USA).
Sconsiderate pratiche e credenze sono diventate comuni nella nostra cultura, come ad esempio l'uso del latte artificiale, l'isolamento dei neonati nella propria stanza o la convinzione che nel rispondere troppo velocemente alle loro sollecitazioni si finirebbe per 'viziarli', dice Dacia Narvaez, professoressa specializzata di psicologia presso l'Università.
E dunque allattamento al seno, rispondere al pianto del neonato, avere con lui un contatto continuo, 'portarlo' (sia mamma che papà) costituiscono quell'attachment parenting con "ancestrali radici che ha mostrato avere un positivo impatto sullo sviluppo cerebrale del neonato", sottolinea sempre la dottoressa Narvaez.
Ancora e ancora sollecitazioni dal mondo scientifico, dunque, che spingono noi genitori al recupero di un rapporto stretto con i figli che è stato condizionato, nel tempo, da luoghi comuni e massiccia disinformazione commerciale fuorviante, con ciucci, carrozzine e biberon che affollano le "liste di nascita". Occorre fermarsi e sforzarsi di guardare le cose dal punto di vista del neonato - e dei suoi bisogni - quanto più possibile.
L'amore è un fatto concreto e l'istinto genitoriale è innato, Occorre ascoltarlo, seguirlo, sfoltendo la testa da tante chiacchiere insensate che arrivano spesso e volentieri da chi ci sta intorno.

Mastro Titta, il boia di Roma



Giovanni Battista Bugatti era nato nel 1779 a Senigallia,ed era entrato al servizio dello stato Vaticano all’età di 19 anni;un lavoro ben pagato ma di sicuro non visto con simpatia dalla gente,il, suo.

All’epoca in cui iniziò il suo mestiere,al boia era vietato entrare nella città;in una Roma divisa in due parti,una delineata dalla cinta vaticana,l’altra abitata dal popolo,al boia era fatto divieto di attraversare i ponti per entrare in città;per mastro Titta fu fatta una deroga,e quando doveva entrare in città,la popolazione sapeva in anticipo che ci sarebbe stata un’esecuzione.

Le esecuzioni,infatti,venivano fatte generalmente in Campo de' Fiori o a Piazza del Popolo,in mezzo alla gente comune,sia come monito per il futuro,sia perché le esecuzioni richiamavano moltissima gente;una cosa macabra e triste,ma in ogni secolo le esecuzioni capitali hanno esercitato sulla gente un fascino sinistro.Mastro Titta svolgeva con diligenza il suo lavoro; prima delle esecuzioni capitali chiamava un prete e si confessava.Dopo di che, indossata la divisa del boia,con il tradizionale cappuccio rosso,saliva sul patibolo,dove lo attendeva il condannato a morte.


Erano spettacoli molto truculenti,che,come detto,attiravano una moltitudine di curiosi;alla fine dell’esecuzione era di prassi una strana usanza.
Ogni padre o madre dava un ceffone al figlio,per ammonirlo,così,a seguire sempre la strada della rettitudine,per non finire un giorno in pasto a Mastro Titta.

Furono diversi i viaggiatori famosi che assistettero alle esecuzioni di Bugatti;fra essi c’era anche Lord Byron,che così raccontò la sua avventura romana in Campo de Fiori:
«La cerimonia, – compresi i preti con la maschera, i carnefici mezzi nudi, i criminali bendati, il Cristo nero e il suo stendardo, il patibolo, le truppe, la lenta processione, il rapido rumore secco e il pesante cadere dell’ascia, lo schizzo del sangue e l’apparenza spettrale delle teste esposte – è nel suo insieme più impressionante del volgare rozzo e sudicio new drop e dell’agonia da cane inflitta alle vittime delle sentenze inglesi».
Anche il grande scrittore inglese Dickens si espresse con parole dure:
Uno spettacolo brutto, sudicio, trascurato, disgustoso; che altro non significava se non un macello, all’infuori del momentaneo interesse per l’unico disgraziato attore». Quando il cadavere fu portato via, la lama detersa, e il boia s’allontanava ripassando il ponte, lo scrittore amaramente così concludeva le sue riflessioni: lo spettacolo continua….”.


Solo apparenza .....


«Ormai viviamo in uno specchio deformato: cerchiamo solo potere e bellezza.
Quel che appare è diventato quello che si è.
Siamo un corpo vuoto che galleggia nella società liquida di Zygmunt Bauman. Viviamo da precari, alla giornata, sull’orlo della bancarotta etica ed economica. Abbiamo cancellato la speranza nei giovani.
E stiamo affidando a Internet il nostro destino».

«L’uomo di superficie» di Vittorino Andreoli

Pink Floyd - Shine On You Crazy Diamond [HQ]

Traduzione. "Ricordi quand'eri giovane, brillavi come il sole brilla pazzo diamante ora c'è un'espressione nei tuoi occhi, come buchi neri nel cielo brilla pazzo diamante sei stato preso dal fuoco incrociato dell'infanzia e della celebrità soffiato via da una brezza d'acciaio. Vieni oggetto di risate lontane vieni straniero, leggenda, martire e brilla! Hai raggiunto il segreto troppo presto, volevi l'impossibile. Brilla pazzo diamante. Minacciato dalle ombre nella notte, ed esposto alla luce brilla pazzo diamante hai logorato il tuo benvenuto con precisione casuale, hai cavalcato la brezza d'acciaio. Vieni gaudente, visionario, vieni pittore, pifferaio, prigioniero, e brilla!" 

Music by: David Gilmour, Roger Waters e Richard Wright - Pink Floyd (Album: "Wish You Were Here" 1975 original studio version). La canzone è uno struggente omaggio all'ex componente della band Syd Barrett, che aveva lasciato il gruppo nel 1968.

Le sculture sottomarine di Cancun


La Jardinera de la Esperanza, Coleccionista de los Sueños, Hombre en Llamas e The Silent Evolution sono i nomi di 4 installazioni permanenti create dallo scultore messicano Jason deCaires Taylor.
El Coleccionista de Sueños, a 9 mt di profondità 

 Si tratta di statue a grandezza naturale realizzate con materiali speciali e posizionate sui fondali del Parco Nazionale Marino di Isla Mujeres , a largo di Cancun. Il progetto vuole unire arte ed ecologia. Infatti l’intento è quello di spostare l’attenzione dei 750.000 visitatori annui delle barriere coralline esistenti, già seriamente provate da inquinamento marino, riscaldamento delle acque e pesca selvaggia, verso un’area caratterizzata da barriere coralline artificiali. Le sculture, che ricoprono 420 mq di fondali, sono destinate a diventare “una delle più grandi attrazioni subacquee al mondo” secondo quanto annunciato dal Museo Subacuático de Arte ( MUSA).
La Evolución Silenciosa, a 9 mt di profondità
La Jardinera del la Esperanza, a 4 mt di profondità

Camera dei deputati senza alcun ritegno.

In piena crisi economica
Camera, in un anno 124 mln per la gestione 30mila euro spesi per arance e cioccolatini.
Solo per l’anno 2012 la Camera dei deputati ha speso nel complesso 124 milioni di euro.
Ecco il documento che elenca le spese del primo semestre.
Tutti gli importi sono in euro, Iva e oneri di legge inclusi.
E naturalmente, tutti a carico dei cittadini.
Lo sapevate che l’Italia é il paese Europeo piu’ tassato?
Mentre gli italiani andranno a raccogliere gli ultimi avanzi nel cassonetto della spazzatura, i nostri “Gentili Signori” hanno pensato bene di andare contro la crisi… Come?
Aumentando dal 1 Gennaio gas, assicurazioni, multe, canone rai, autostrade, tasse, aeroporti, poste, bollo titoli. MULTE.
Il divieto di sosta passerà da 39 a 41 euro.
TASSA RIFIUTI. La nuova tassa, denominata Tares, entra in vigore dal primo di aprile e porta un incremento medio del 25%.
AEROPORTI. La presidenza del Consiglio ha dato il via alle nuove tariffe per Fiumicino e Venezia, che vanno ad aggiungersi a quelle già concesse a Linate e Malpensa.
Si tratta di un aumento di 8,5 euro a passeggero.
CANONE RAI. Sarà di 113,50 euro l’importo per il 2013, con un aumento di 1,50 euro rispetto al 2012.
GAS. Rincaro dell’1,7% per il prossimo trimestre, mentre l’energia elettrica scende dell’1,4%.
Nel primo caso, si tratta di una maggior spesa per 22 euro, nel secondo di un risparmio di “soli” 7 euro.
POSTE. Dal primo gennaio 2013 spedire una cartolina costerà 10 centesimi in più, da 60 centesimi a 70, una lettera media 50 centesimi in più, da 1,40 a 1,90 euro. Trenta centesimi in più per la raccomandata, da 3,30 euro a 3,60.
BOLLO TITOLI. Sui titoli e strumenti finanziari l’imposta aumenterà dello 0,05%, dallo 0,10 allo 0,15%.
C/C AZIENDE. Per avere un conto corrente a loro intestato, le imprese dovranno pagare 100 euro invece degli attuali 73,8 (+26,2 euro).

Ogni famiglia avrà un aumento annuo di 1.567 euro, praticamente più di una mensilità del proprio stipendio.
Questa é FOLLIA! Gentili Signori, mi chiedo: ma voi vivete sul pianeta terra, oppure sulla luna? Perché sul pianeta terra, “NOI” comuni cittadini”, non abbiamo più nemmeno i soldi per SOPRAVVIVERE… Magari sulla luna, questo problema non si è ancora presentato.
“QUESTA SI CHIAMA USURA“… Noi non prendiamo 14,631 euro al mese.
Noi non abbiamo TELEFONO CELLULARE Gratis.
Noi non abbiamo TESSERA DEL CINEMA Gratis.
Noi non abbiamo TESSERA TEATRO Gratis.
Noi non abbiamo TESSERA AUTOBUS Gratis.
Noi non abbiamo METROPOLITANA Gratis.
Noi non abbiamo FRANCOBOLLI Gratis.
Noi non abbiamo VIAGGI AEREO NAZIONALI Gratis.
Noi non abbiamo CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE Gratis.
Noi non abbiamo PISCINE E PALESTRE Gratis.
Noi non abbiamo FERROVIE DELLO STATO Gratis.
Noi non abbiamo AEREO DI STATO Gratis.
Noi non abbiamo CLINICHE Gratis.
Noi non abbiamo ASSICURAZIONE INFORTUNI Gratis.
Noi non abbiamo ASSICURAZIONE MORTE Gratis.
Noi non abbiamo AUTO BLU CON AUTISTA Gratis.
NOI PAGHIAMO TUTTO …
“NOI COMUNI CITTADINI” … Siete delle persone misere, senza vergogna, dignità, coscienza, siete solamente delle persone prive di ogni buon senso, che sguazzate nel benessere alle spalle della “POVERA GENTE”.

A cura di: Andrea Mavilla. Polizia Postale Web Site Fans

L'ordine della giarrettiera

Il Nobilissimo Ordine della Giarrettiera (The Most Noble Order of the Garter), risalente al Medioevo, è il più antico ed elevato ordine cavalleresco del Regno Unito. Capo dell'Ordine della Giarrettiera è il Sovrano del Regno Unito; l'ammissione è riservata a non più di 24 membri, la cui scelta è di competenza esclusiva del sovrano, contrariamente a quanto accade per altri ordini, nei quali il sovrano in genere designa i membri su proposta, anche informale, del primo ministro.
L'Ordine fu fondato - molto presumibilmente - nel 1349 dal re Edoardo III come «compagnia e collegio di cavalieri».
Sebbene vi siano diverse ipotesi sulla data di nascita effettiva dell'Ordine, appare certo che esso non fu fondato prima del 1346.
Comunque, l'atto fondativo della Giarrettiera prevedeva che l'Ordine fosse riservato solo a coloro che fossero già cavalieri.
Altresì leggendario - e mai provato, sebbene suggestivo - l'aneddoto relativo all'origine dell'Ordine: durante un ballo a corte, una non meglio specificata Contessa di Salisbury (verosimilmente la favorita del re, in seguito sua moglie Giovanna di Kent), perse una giarrettiera.
Il re si chinò per raccoglierla e si offrì di aiutare la sua ospite a indossarla di nuovo e, uditi i bisbigli e le risatine maliziose dei cortigiani, si alzò e disse loro in francese (allora la lingua di corte): «Honi - oppure honni - soit qui mal y pense!» (Si vergogni chi pensa male di ciò), che divenne poi il motto dell'Ordine.
Medaglia dell'Ordine della Giarrettiera del 1640 circa (Victoria and Albert Museum, Londra)
I paramenti cerimoniali di un cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera sono in gran parte quelli stabiliti in occasione dell'incoronazione di Giorgio IV nel 1821:
Mantello, originariamente di lana e, dal XVI secolo, di velluto.
Originariamente viola, il mantello - tra il XVII e il XVIII secolo - cambiò colore in azzurro, celeste, blu reale, blu scuro, violetto, e infine blu nautico. Lo scudo con la Croce di San Giorgio è cucito sulla spalla sinistra del mantello.
Il mantello del sovrano e dei membri della famiglia reale ha la coda.
Cappello, di velluto nero con una penna bianca di struzzo e una nera di airone. Collare d'oro, introdotto nel XVI secolo.
Pesa circa 930 grammi ed è composto da nodi d'oro alternati a medaglioni smaltati raffiguranti una rosa dentro una giarrettiera.
Ai tempi di Enrico VII le rose erano due, una bianca e una rossa.
Attualmente la rosa è solo rossa.
Il George, medaglia smaltata raffigurante San Giorgio a cavallo che uccide il drago.
Giarrettiera: indossata al polpaccio sinistro dai cavalieri, e al braccio sinistro dalle signore durante le cerimonie.
È una fascia di velluto con il motto Honni soit qui mal y pense scritto in lettere dorate.
Un tempo la giarrettiera delle signore era decorata con gioielli.
I membri dell'Ordine si firmano, dopo il nome, con KG se uomini (Knight Companion) o con LG se donne (Lady Companion). Se essi possiedono più di un titolo, quello dell'Ordine della Giarrettiera ha la precedenza, eccezion fatta per Bt (Baronetto), VC (Croce di Vittoria) e GC (Croce di re Giorgio).
La cappella ufficiale dell'Ordine è quella di San Giorgio al Castello di Windsor. Dal 1948, per iniziativa di Giorgio VI, la cerimonia religiosa celebrativa è divenuta annuale, e si svolge in giugno.
Essa viene di norma tenuta dal Prelato dell'Ordine.

Il meraviglioso gatto nero

L'origine del misterioso potere attribuito ai gatti neri è da ricercarsi nell'antico Egitto, paese in cui il culto della dea Bastet, la dea gatto, rese i gatti animali sacri. Ma il gatto era anche vicino ad un altro culto, quello della dea Iside (Artemide per i Greci e Diana per i Romani), che era la dea della notte, il cui colore era appunto il nero.
E' naturale che il gatto nero diventasse l'animale più caro alla dea della notte. 
Ma Iside era anche la Dea della fortuna e da qui ebbe inizio un altro filone delle credenze legate al gatto nero, opposto a quello più noto: anche lui, incarnazione animale della Dea, aveva poteri protettivi.
Presso i Romani e altri popoli dell'antichità un gatto nero, per esempio, era considerato di buon auspicio sulle navi.
Il Cristianesimo segnò però la fine dei culti pagani.
I gatti per molti secoli non godettero di grande fortuna. Nei loro riguardi si operò in modo atroce: si seppellirono i gatti per "seppellire" i culti pagani.
"I missionari cristiani usarono la contraddittoria percezione del gatto a loro vantaggio e diffusero l'idea che per assicurarsi un buon raccolto fosse necessario seppellire nel campo, durante la semina, un gatto nero.
Non contenti, introdussero anche la tradizione di di sacrificare un gatto come "ringraziamento" per il raccolto."
I gatti non smisero di essere considerati dall'umanità animali dotati di poteri misteriosi, ma sempre più diffusamente tali poteri assunsero una connotazione maligna: i nostro amati mici furono per secoli considerati inviati del demonio e creature malvage alleate delle donne, spesso considerate, a loro volta, delle streghe.
Con l'Inquisizione iniziò la loro metodica persecuzione, in special modo quella dei gatti neri.
Donne e gatti finirono sul rogo a migliaia. Per quel che riguarda il gatto nero, le credenze si divisero in due "correnti di pensiero" opposte: gli furono attribuiti sia poteri negativi (portare sfortuna), sia, al contrario, poteri positivi (portare fortuna), come accadde nei paesi anglosassoni Secondo questa tradizione un gatto nero portava, dunque, benessere, amore e soldi.
Anche la superstizione del "gatto nero porta sfortuna", che ha gravato sul destino dei gatti neri per secoli, è continua fino ai nostri giorni. Ma se ci allontaniamo dalle credenze più popolari, troviamo il gatto nero protagonista di opere d'arte
Famosissimo è il dipinto di Edouard Manet "Olympia", che suscitò un grande scandalo, non perché vi fosse rappresentata una donna nuda, ma perché la donna nuda rappresentata è una prostituta dell'epoca.
E accanto a lei sul letto? Ben piazzato un bel gatto nero!
Celebre è stato anche il locale "Le Chat Noir" di Parigi la cui insegna fu dipinta da Thèophile-Alexandre Steinlen, particolarmente amante dei gatti: il ritrovo di artisti ed intellettuali della Belle Epoque non poteva avere che il nome del gatto più amato e temuto della storia: finalmente liberato da ogni connotazione di negatività, diventa l'icona della più affascinante e sfrenata vitalità.
Senza dimenticare il primo vero "micio-mito" dei cartoon, l'immortale "Felix The Cat", che, non a caso, è completamente nero.
Un gatto nero che si trasforma in una terribile maledizione per colui che gli ha fatto del male è, invece, il protagonista del racconto "Il Gatto Nero" di Edgar Allan Poe.
Il gatto di Poe può rappresentare, forse, la vendetta di tutta la stirpe dei gatti neri nei confronti della stupidità umana. Stupidità, ormai, millenaria.