martedì 8 gennaio 2013
Alcuni tra gli animali più strani del nostro pianeta
Il Daubentonia madagascariensis, più conosciuto con il nome di Aye-aye, è uno dei più strani animali presenti sulla faccia della terra. Appartiene all’ordine dei Primates e alla famiglia dei Daubentoniidae. Si tratta di un primate proveniente dal Madagascar, scoperto per la prima volta dallo zoologo tedesco Schreiber nel 1775, unico per genere, per famiglia e per infraordine.
Lo sphynx (con la y che rende il nome leggermente differente da sphinx, sfinge in lingua inglese) è un gatto di origine nord-americana (Canada) che ha la particolarità di essere dotato di un mantello cortissimo e rado, che al tatto lo rende simile ad una pesca. A differenza di quanto molti credono, lo sphynx non è completamente nudo. L’unica razza attualmente conosciuta del tutto priva di follicoli è il kohona.
Isopode gigante E’ il crostaceo piu’ grande del mondo, primato raggiunto grazie ai suoi 50 centimetri di lunghezza e i 2 chili di peso ! Vive beatamente sui fondali del Golfo del Messico , nelle acque della costa atlantica del Sud America e un’area circostritta dell’Oceano pacifico ad una profondità tra i 300 e 600 metri. Si nutre principalmente di carcasse di animali morti.
Dumbo Octopus (Australia, Nuova Zelanda e tanzania) Osservate questo grazioso animaletto : non sembra un personaggio dei Pokemon? E’ un mollusco di 20 centimetri che vive a circa 3-400 metri di profondità !
Il pesce blob (Australia e Tanzania) E’ molto rara questa immagine : pensate che vive in fondali inacessibili ed è molto raro poterlo vedere, lui è stato pescato per caso al largo dell’Australia ed è stato subito ribatezzato pesce blob perchè sembra proprio fatto di gelatina
Il gerboa dalle grandi orecchie, detto anche il Mickey Mouse del deserto, è un topolino in cui le proporzioni sembrano proprio un optional: misura meno di 10 cm, con delle enormi orecchie di 3-5 cm, molto più grandi della sua testa. Chissà cosa dovrà ascoltare, nei deserti della Cina e della Mongolia. Per giunta, le zampe posteriori sono molto più lunghe di quelle anteriori (quasi invisibili anche in foto), conferendogli così un’ulteriore aria da canguro, che proprio non gli giova.
Dragone di mare fogliato (Phycodurus eques) Un cavalluccio marino con le estremità leggerissime simili ad alghe che lo aiutano a mimetizzarsi. E’ il solo membro del suo genere e vive in Australia. Questo buffo animale acquatico è stato scelto per l'emblema ufficiale della marina dello stato dell'Australia Meridionale.
La talpa dal naso stellato misura meno di una spanna e vive nelle aree paludose del Canada e degli Stati Uniti nordorientali, e si diletta nella creazione di tunnel sotterranei e sottomarini. Pur essendo non vedente, grazie al suo assurdo naso polipoidale, dotato di un olfatto sopraffino, è una minaccia temibilissima per molluschi e insetti, che divora rapidissimamente grazie ai suoi 44 affilatissimi denti.
Lo sphynx (con la y che rende il nome leggermente differente da sphinx, sfinge in lingua inglese) è un gatto di origine nord-americana (Canada) che ha la particolarità di essere dotato di un mantello cortissimo e rado, che al tatto lo rende simile ad una pesca. A differenza di quanto molti credono, lo sphynx non è completamente nudo. L’unica razza attualmente conosciuta del tutto priva di follicoli è il kohona.
Isopode gigante E’ il crostaceo piu’ grande del mondo, primato raggiunto grazie ai suoi 50 centimetri di lunghezza e i 2 chili di peso ! Vive beatamente sui fondali del Golfo del Messico , nelle acque della costa atlantica del Sud America e un’area circostritta dell’Oceano pacifico ad una profondità tra i 300 e 600 metri. Si nutre principalmente di carcasse di animali morti.
Dumbo Octopus (Australia, Nuova Zelanda e tanzania) Osservate questo grazioso animaletto : non sembra un personaggio dei Pokemon? E’ un mollusco di 20 centimetri che vive a circa 3-400 metri di profondità !
Il pesce blob (Australia e Tanzania) E’ molto rara questa immagine : pensate che vive in fondali inacessibili ed è molto raro poterlo vedere, lui è stato pescato per caso al largo dell’Australia ed è stato subito ribatezzato pesce blob perchè sembra proprio fatto di gelatina
Il gerboa dalle grandi orecchie, detto anche il Mickey Mouse del deserto, è un topolino in cui le proporzioni sembrano proprio un optional: misura meno di 10 cm, con delle enormi orecchie di 3-5 cm, molto più grandi della sua testa. Chissà cosa dovrà ascoltare, nei deserti della Cina e della Mongolia. Per giunta, le zampe posteriori sono molto più lunghe di quelle anteriori (quasi invisibili anche in foto), conferendogli così un’ulteriore aria da canguro, che proprio non gli giova.
Dragone di mare fogliato (Phycodurus eques) Un cavalluccio marino con le estremità leggerissime simili ad alghe che lo aiutano a mimetizzarsi. E’ il solo membro del suo genere e vive in Australia. Questo buffo animale acquatico è stato scelto per l'emblema ufficiale della marina dello stato dell'Australia Meridionale.
La talpa dal naso stellato misura meno di una spanna e vive nelle aree paludose del Canada e degli Stati Uniti nordorientali, e si diletta nella creazione di tunnel sotterranei e sottomarini. Pur essendo non vedente, grazie al suo assurdo naso polipoidale, dotato di un olfatto sopraffino, è una minaccia temibilissima per molluschi e insetti, che divora rapidissimamente grazie ai suoi 44 affilatissimi denti.
VOTATEMI PER PIETAAA' !!!....non so più che inventarmi
-I pensionati potranno permettersi soggiorni in hotel a 5 stelle ai Caraibi
almeno 2 volte l'anno
-Chi non ha lavoro prometto che potrà scegliersi il migliore entro l'anno
-Chi invece lo ha, vedrà il suo stipendio triplicato ed esentasse
-Tutti i malati guariranno e verranno dati loro dei premi
-Noi ci toglieremo tutti i privilegi e lavoreremo 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana con 3.000.00 al mese lordi
Ho stretto accordi anche con gli extraterrestri che presto verranno ad aiutarci
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I vichinghi in America
Scavando tra le rovine di un antico palazzo a Baffin Island, molto al di sopra del Circolo Polare Artico, un gruppo di archeologi guidato dalla professoressa Patricia Sutherland, della Memorial University di Newfoundland e ricercatore presso l'Università di Aberdeen, in Scozia, ha trovato alcuni strumenti molto affilati, che recano tracce di leghe di rame, quali il bronzo, e che suggeriscono l'ipotesi che siano stati forgiati da fabbri vichinghi.
Gli archeologi sanno da tempo che i Vichinghi salparono alla volta del Nuovo Mondo intorno all'anno 1000.
Una saga popolare islandese narra le gesta di un capo vichingo di nome Leif Eriksson, che navigò dalla Groenlandia verso ovest in cerca di fortuna. Eriksson si fermò a lungo sull'isola di Baffin, percorrendo la costa chiamata Helluland, un'antica parola norrena che vuol dire "terra dalle lastre di pietra". Poi riprese il mare dirigendosi verso sud, alla volta di un luogo che, una volta raggiunto, chiamò Vinland. Nel 1960 due ricercatori norvegesi, Helge Ingstad e Anne Stine INgstad, scoprirono e scavarono un campo vichingo posto a l'Anse aux Meadows, sulla punta settentrionale di Terranova, il primo avamposto vichingo in America ufficialmente riconosciuto. Il campo risale ad un periodo compreso tra il 989 e il 1020 ed era composto di sale per le riunioni e capanne adibite alla tessitura, alla lavorazione del ferro ed alla riparazione delle imbarcazioni.
Il team del professor Sutherland è sulle tracce dei Vichinghi in America dal 2001. In questi anni hanno scoperto molti elementi che provano la presenza di queste genti nordiche nel Nuovo Mondo. I Vichinghi sarebbero salpati per le Americhe alla ricerca di risorse preziose. Se tutte le scoperte e le ipotesi formulate dal professor Sutherland saranno convalidate dalla ricerca scientifica, si tratterà sicuramente di una scoperta che potrebbe aprire nuove strade nella conoscenza della colonizzazione del Nuovo Mondo.
Gli archeologi sanno da tempo che i Vichinghi salparono alla volta del Nuovo Mondo intorno all'anno 1000.
Una saga popolare islandese narra le gesta di un capo vichingo di nome Leif Eriksson, che navigò dalla Groenlandia verso ovest in cerca di fortuna. Eriksson si fermò a lungo sull'isola di Baffin, percorrendo la costa chiamata Helluland, un'antica parola norrena che vuol dire "terra dalle lastre di pietra". Poi riprese il mare dirigendosi verso sud, alla volta di un luogo che, una volta raggiunto, chiamò Vinland. Nel 1960 due ricercatori norvegesi, Helge Ingstad e Anne Stine INgstad, scoprirono e scavarono un campo vichingo posto a l'Anse aux Meadows, sulla punta settentrionale di Terranova, il primo avamposto vichingo in America ufficialmente riconosciuto. Il campo risale ad un periodo compreso tra il 989 e il 1020 ed era composto di sale per le riunioni e capanne adibite alla tessitura, alla lavorazione del ferro ed alla riparazione delle imbarcazioni.
Il team del professor Sutherland è sulle tracce dei Vichinghi in America dal 2001. In questi anni hanno scoperto molti elementi che provano la presenza di queste genti nordiche nel Nuovo Mondo. I Vichinghi sarebbero salpati per le Americhe alla ricerca di risorse preziose. Se tutte le scoperte e le ipotesi formulate dal professor Sutherland saranno convalidate dalla ricerca scientifica, si tratterà sicuramente di una scoperta che potrebbe aprire nuove strade nella conoscenza della colonizzazione del Nuovo Mondo.
Piante carnivore
Strategie di sopravvivenza delle piante carnivore.
Le piante insettivore usano minuscole gocce di un liquido vischioso per intrappolare gli insetti.
Questo liquido contiene un enzima digestivo che digerirà letteralmente il malcapitato.
Notare nella foto in alto a destra il fiore che è tenuto a debita distanza dalle foglie vischiose, per permettere agli insetti impollinatori di avvicinarsi senza temere di rimanere intrappolati.
Alla fine dell’800, prima che gli insetticidi chimici facessero la propria comparsa, le piante di Drosera venivano utilizzate per arginare il problema delle zanzare.
A questa pianta vengono anche attribuite delle doti terapeutiche: è consigliata nelle malattie da raffreddamento,per calmare la tosse e nella bronchite.
Le piante insettivore usano minuscole gocce di un liquido vischioso per intrappolare gli insetti.
Questo liquido contiene un enzima digestivo che digerirà letteralmente il malcapitato.
Notare nella foto in alto a destra il fiore che è tenuto a debita distanza dalle foglie vischiose, per permettere agli insetti impollinatori di avvicinarsi senza temere di rimanere intrappolati.
Alla fine dell’800, prima che gli insetticidi chimici facessero la propria comparsa, le piante di Drosera venivano utilizzate per arginare il problema delle zanzare.
A questa pianta vengono anche attribuite delle doti terapeutiche: è consigliata nelle malattie da raffreddamento,per calmare la tosse e nella bronchite.
L'Italia nel triassico era un mare tropicale.
Il mondo 250 milioni di anni fa era molto diverso: tutti i continenti erano riuniti in una unica grande massa continentale, la pangea, attorno al quale si estendeva il mare di Pantalassa.
E' questo il periodo di tempo che i geologi chiamano il Triassico e nel quale l'Italia non c'era, o meglio si trovava sommersa da un mare chiamato Tetide ad una latitudine molto vicina all'equatore.
Se con la macchina del tempo ci trasferissimo nell'Italia di quell'epoca troveremmo un mare tropicale costellato da bassi fondali , dalle acque calde e pulite, dal quale emergevano isole e scogliere coralline, mentre in lontananza vedremmo le terre emerse.
Sulle scogliere ,a poca profondità, prosperavano spugne, alghe calcaree e coralli, organismi con caratteristiche molto importanti:
Scogliere coralline e atolli in Trentino. Il cuore dell'Alto Adige è appoggiato si di una grande piattaforma vulcanica originatasi 275 milioni di anni fa (Permiano): la Piattaforma Porfirica Atesiana. Nel Triassico la Piattaforma Atesina cominciò a frammentarsi e a sprofondare lentamente nell' oceano. Coralli, alghe e numerosi altri organismi costruttori che vivevano sui bassi fondali, si trovarono così a doversi sviluppare in altezza per restare in vicinanza della superficie e preservare la fotosintesi delle alghe con le quali vivono in simbiosi. Questo "rincorrere la superficie" portò alla costruzione di alte scogliere e atolli coralline che si elevavano dal fondo del mare fino alla prossimità della superficie.
Questi grande costruzioni di carbonato di calcio, dopo aver subito un processo di dolomitizzazione, e essere state spinte dall' orogenesi fuori dalla superficie del mare, oggi sono un patrimonio dell'umanità: le Dolomiti.
Le Tre Cime di Lavaredo. Sono interamente costituite da dolomia principale.
Si riconosce per la fitta stratificazione, dovuta a numerosi strati di sedimenti carbonatici che si sono depositati sulla piana di marea.
Nelle dolomia dello Sciliar, la stratificazione non è visibile, si tratta difatti di un calcare massiccio.
Fossili delle piane di marea.
Sulle spiagge lungo le piane di marea non potevano mancare molluschi ed altri animali che possiamo ritrovare sulle spiagge odierne o come fossili nelle rocce triassiche .
I megalodonti, sono molluschi che vivevano parzialmente infossati nella sabbia , gli ampi amboni (riccioli), della conchiglie permetteva loro di rimanere ancorati al suolo senza essere trascinati dalle onde di marea.
Bali come non l’avete mai vissuta!
Tutti coloro che sono alla ricerca del Dharma sono in coda per il COMO Shambhala , l’ultimo e più alla moda complesso di Bali. Questo posto, circondato dalla foresta pluviale, è perfetto per allineare i propri “chakra”, scaricare i “chi” cattivi e recitare gli “Om”. La meditazione, a stretto contatto con la natura, non è mai stata più efficace: forse anche perchè, in questi vecchi monasteri Zen di montagna, nessuno si è mai preso cura dei vostri bisogni corporali. Ma qui lo faranno. I massaggi con olii tradizionali sono tra i più sublimi al mondo (il Berkeley a Londra se ne è addirittura appropriato) ed inoltre, viene servito il tè al limone e zenzero, peraltro copiatissimo ovunque, che pare operi una totale pulizia della mente. Maggiordomi personali si occuperanno del vostro bucato, vi porteranno da bere, bagneranno le vostre orchidee e stireranno i vostri vestiti indossando una giacca Nehru, il sarong, ed il tipico e solare sorriso balinese.
Nelle stanze da letto (tutte diverse l’una dall’altra, a proposito) troviamo legno di teak balinese ed antichità cinesi vicini a stravaganti letti a baldacchino vittoriani. Intorno potrete ammirare piscine che entrano nella giungla, giardini, cascate e i fuochi che vengono accesi quando fa buio. La cosa migliore, è che sentirete il tutto come se fosse vostro. Perchè al COMO Shambhala sarete trattati come residenti, piuttosto che come ospiti. Se pernotterete in una delle quattro residenze private, non avrete neanche occasione, per volere o per fortuna, di incontrare tutti gli altri ospiti: deciderete voi l’ora del cocktail, del massaggio e dei pasti. C’è anche il ristorante, ovviamente, ma quasi tutti preferiscono farsi portare il cibo dal maggiordomo… nelle ore più strane del giorno.
Un avvertimento: all’ingresso vi farete senz’altro un esame di coscienza: il legno meraviglioso del COMO Shambhala è stato ricavato da un nobile albero di teak di duecento anni che si sta estinguendo molto rapidamente, mentre il giardino con la cascata è alimentato da una sorgente che è stata venerata dalla popolazione locale per secoli.
Nelle stanze da letto (tutte diverse l’una dall’altra, a proposito) troviamo legno di teak balinese ed antichità cinesi vicini a stravaganti letti a baldacchino vittoriani. Intorno potrete ammirare piscine che entrano nella giungla, giardini, cascate e i fuochi che vengono accesi quando fa buio. La cosa migliore, è che sentirete il tutto come se fosse vostro. Perchè al COMO Shambhala sarete trattati come residenti, piuttosto che come ospiti. Se pernotterete in una delle quattro residenze private, non avrete neanche occasione, per volere o per fortuna, di incontrare tutti gli altri ospiti: deciderete voi l’ora del cocktail, del massaggio e dei pasti. C’è anche il ristorante, ovviamente, ma quasi tutti preferiscono farsi portare il cibo dal maggiordomo… nelle ore più strane del giorno.
Un avvertimento: all’ingresso vi farete senz’altro un esame di coscienza: il legno meraviglioso del COMO Shambhala è stato ricavato da un nobile albero di teak di duecento anni che si sta estinguendo molto rapidamente, mentre il giardino con la cascata è alimentato da una sorgente che è stata venerata dalla popolazione locale per secoli.
Il Great Smoky National Park
Situato ad ovest di Asheville, proprio sul confine tra Tennesse e North Carolina, il Great Smoky National Park è il parco nazionale più visitato degli Stati Uniti. I confini del parco comprendono al loro interno le Great Smoky Mountains che prendono il nome dalla foschia bluastra che le avvolge, e parte delle Blue Ridge Mountains, che fanno parte della catena dei monti Appalachi.
Fondato nel 1934, anno in cui venne istituito dal Congresso degli Stati Uniti, l’apertura ufficiale fu effettuata nel 1940 ad opera del Presidente Franklin D. Roosevelt; nel 1983 l’UNESCO ha dichiarato il parco Patrimonio dell’Umanità.
Questo parco nazionale è una delle principali attrazioni turistiche della regione; oltre nove milioni di turisti visitano ogni anno questa incantevole area protetta; ospita un numero elevatissimo di specie animali e vegetali, ognuna delle quali è riuscita a ritagliarsi il proprio habitat naturale in qualche zona del parco. Attualmente le foreste ricoprono il 95% della riserva, con certi alberi che risalgono addirittura a prima della colonizzazione europea.
Le attività principali del parco sono le escursioni. Per oltre 1.368 chilometri di tracciati sterrati compresi all’interno del parco si potranno ammirare panorami altrimenti impossibili da vedere e conoscere aspetti quantomeno curiosi sulla storia centenaria di questa riserva.
Il percorso più popolare è quello dell’Appalachian Trail, un sentiero lungo 110 chilometri che si snoda su e giù per le montagne attraverso vallate boscose e picchi innevati, un sentiero veramente suggestivo che vale la pena percorrere, anche se solo in parte. Lungo l’Acum Cave Trail si incontreranno svariate attrattive naturali, come l’Alum Cave Bluffs e l’Arch Rock, mentre un altro sentiero molto famoso è quello che conduce alle cime Chimneyche.
Se si è in cerca di percorsi accessibili a tutti senza grosse difficoltà il consiglio è quello di immettersi lungo il sentiero delle cascate Laurel o quello del Clingman’s Dome. Il primo, che conduce fino allo spettacolare salto di 24 metri delle cascate, è immerso nel boscoso fondovalle, mentre il secondo consente di raggiungere punti panoramici dai quali godere di incantevoli viste sulla regione.
Fondato nel 1934, anno in cui venne istituito dal Congresso degli Stati Uniti, l’apertura ufficiale fu effettuata nel 1940 ad opera del Presidente Franklin D. Roosevelt; nel 1983 l’UNESCO ha dichiarato il parco Patrimonio dell’Umanità.
Questo parco nazionale è una delle principali attrazioni turistiche della regione; oltre nove milioni di turisti visitano ogni anno questa incantevole area protetta; ospita un numero elevatissimo di specie animali e vegetali, ognuna delle quali è riuscita a ritagliarsi il proprio habitat naturale in qualche zona del parco. Attualmente le foreste ricoprono il 95% della riserva, con certi alberi che risalgono addirittura a prima della colonizzazione europea.
Le attività principali del parco sono le escursioni. Per oltre 1.368 chilometri di tracciati sterrati compresi all’interno del parco si potranno ammirare panorami altrimenti impossibili da vedere e conoscere aspetti quantomeno curiosi sulla storia centenaria di questa riserva.
Il percorso più popolare è quello dell’Appalachian Trail, un sentiero lungo 110 chilometri che si snoda su e giù per le montagne attraverso vallate boscose e picchi innevati, un sentiero veramente suggestivo che vale la pena percorrere, anche se solo in parte. Lungo l’Acum Cave Trail si incontreranno svariate attrattive naturali, come l’Alum Cave Bluffs e l’Arch Rock, mentre un altro sentiero molto famoso è quello che conduce alle cime Chimneyche.
Se si è in cerca di percorsi accessibili a tutti senza grosse difficoltà il consiglio è quello di immettersi lungo il sentiero delle cascate Laurel o quello del Clingman’s Dome. Il primo, che conduce fino allo spettacolare salto di 24 metri delle cascate, è immerso nel boscoso fondovalle, mentre il secondo consente di raggiungere punti panoramici dai quali godere di incantevoli viste sulla regione.
Tramonto sull'Atacam
Fotografia di Magdalena Rakit
Il sole al tramonto illumina le nuvole sopra il Salar di Atacama nel nord del Cile.
Ho scattato questa fotografia nel luglio del 2011.
In quel periodo le nuvole destavano preoccupazione: la neve aveva già bloccato la maggior parte delle strade verso la Bolivia e l'Argentina.
Per fortuna in questo caso hanno fatto da spettacolare cornice al tramonto e ci hanno ricordato quanto il mondo intorno a noi possa essere meraviglioso.
Dinosauri -le prime scoperte
I Dinosauri sono un gruppo di rettili che hanno dominato il paesaggio terrestre per 150 milioni di anni circa, i più grandi che abbiano mai messo piede su questo pianeta.
Possiedono proprie caratteristiche anatomiche che li differenziano dagli altri rettili, per questo il termine "Dinosauri" non può essere usato per qualsiasi rettile dell'era Mesozoica.
Sono solamente poco più di 180 anni che gli scienziati hanno scoperto e che studiano questi animali estinti misteriosamente 65 milioni di anni fa, alla fine dell'era Mesozoica.
Come sono stati scoperti i Dinosauri.
Prima della nascita della Paleontologia come scienza, erano già state scoperte ossa di dinosauro suscitando curiosità e speculazione.
Alcune volte le ossa di dinosauro sono state interpretate come i resti dei giganti che avevano popolato anticamente la terra, altre volte hanno originato leggende e miti come i draghi cinesi, alcune volte come ossa di animali mitologici.
Un esempio può essere quello che accadde allo studioso francese Le Mesle nel 1870 nel sud dell'Algeria, dove compiva ricerche sulle prime impronte di dinosauro segnalate in Africa.
Gli arabi del luogo gli raccontarono che le impronte tridattili oggetto del suo studio erano state lasciate da un uccello gigante. Comunque anche egli nel suo studio non le attribuì a dinosauri ma a qualche specie di uccello estinto.
Dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, gli indiani Sioux vedevano affiorare dal terreno, ossa gigantesche che loro identificavano appartenute ad animali malefici che vivevano nel sottosuolo e che erano stati uccisi dal fulmine del grande spirito. Come accennato prima, in Asia, la scoperta di ossa gigantesche ha creato con molta probabilità la leggenda del Drago Cinese.
Chiara è la descrizione della scoperta di ossa di Dragone in un testo cinese, attribuito a un certo CHANG QU, del periodo della dinastia dei Jin Occidentali (265-316 d.C.).
Oggi sappiamo che la regione del Sichuan è ricca di resti fossili di dinosauro, ed è molto probabile che le ossa descritte appartenessero proprio ad un dinosauro.
Si deve aspettare più di 1300 anni perchè in Europa possiamo trovare una prima documentazione o descrizione di un osso gigantesco, fu infatti il naturalista reverendo Robert Plot, primo conservatore dell' Ashmolean Museum di Oxford, nel libro "Natural History of Oxford-shire, pubblicato nel 1676, che descrisse un curioso osso di grandi dimensioni trovato nella parrocchia di Cornwell.
Grazie alle sua conoscenze anatomiche dedusse che era "l'estremità di un osso della coscia" (un femore pietrificato), ma non poteva certo attribuire date le conoscenze limitate dell'epoca a quale animale appartenesse. Una soluzione che trovò è che doveva appartenere ad un elefante portato in Gran Bretagna dai Romani, questo perchè l'osso era molto più grande di un osso di bue o cavallo.
Ma la conclusione a cui giunse, era che l'osso appartenesse ad un uomo o donna dalle dimensioni colossali, dato che l'esistenza dei giganti era ampiamente comprovata negli scritti della Bibbia.
Nel 1871 il geologo John Phillips riconobbe che l'illustrazione di Plot rappresentava chiaramente l'estremità di un femore di dinosauro, probabilmente un teropode del genere Megalosaurus.
Possiedono proprie caratteristiche anatomiche che li differenziano dagli altri rettili, per questo il termine "Dinosauri" non può essere usato per qualsiasi rettile dell'era Mesozoica.
Sono solamente poco più di 180 anni che gli scienziati hanno scoperto e che studiano questi animali estinti misteriosamente 65 milioni di anni fa, alla fine dell'era Mesozoica.
Come sono stati scoperti i Dinosauri.
Prima della nascita della Paleontologia come scienza, erano già state scoperte ossa di dinosauro suscitando curiosità e speculazione.
Alcune volte le ossa di dinosauro sono state interpretate come i resti dei giganti che avevano popolato anticamente la terra, altre volte hanno originato leggende e miti come i draghi cinesi, alcune volte come ossa di animali mitologici.
Un esempio può essere quello che accadde allo studioso francese Le Mesle nel 1870 nel sud dell'Algeria, dove compiva ricerche sulle prime impronte di dinosauro segnalate in Africa.
Gli arabi del luogo gli raccontarono che le impronte tridattili oggetto del suo studio erano state lasciate da un uccello gigante. Comunque anche egli nel suo studio non le attribuì a dinosauri ma a qualche specie di uccello estinto.
Dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, gli indiani Sioux vedevano affiorare dal terreno, ossa gigantesche che loro identificavano appartenute ad animali malefici che vivevano nel sottosuolo e che erano stati uccisi dal fulmine del grande spirito. Come accennato prima, in Asia, la scoperta di ossa gigantesche ha creato con molta probabilità la leggenda del Drago Cinese.
Chiara è la descrizione della scoperta di ossa di Dragone in un testo cinese, attribuito a un certo CHANG QU, del periodo della dinastia dei Jin Occidentali (265-316 d.C.).
Oggi sappiamo che la regione del Sichuan è ricca di resti fossili di dinosauro, ed è molto probabile che le ossa descritte appartenessero proprio ad un dinosauro.
Si deve aspettare più di 1300 anni perchè in Europa possiamo trovare una prima documentazione o descrizione di un osso gigantesco, fu infatti il naturalista reverendo Robert Plot, primo conservatore dell' Ashmolean Museum di Oxford, nel libro "Natural History of Oxford-shire, pubblicato nel 1676, che descrisse un curioso osso di grandi dimensioni trovato nella parrocchia di Cornwell.
Grazie alle sua conoscenze anatomiche dedusse che era "l'estremità di un osso della coscia" (un femore pietrificato), ma non poteva certo attribuire date le conoscenze limitate dell'epoca a quale animale appartenesse. Una soluzione che trovò è che doveva appartenere ad un elefante portato in Gran Bretagna dai Romani, questo perchè l'osso era molto più grande di un osso di bue o cavallo.
Ma la conclusione a cui giunse, era che l'osso appartenesse ad un uomo o donna dalle dimensioni colossali, dato che l'esistenza dei giganti era ampiamente comprovata negli scritti della Bibbia.
Nel 1871 il geologo John Phillips riconobbe che l'illustrazione di Plot rappresentava chiaramente l'estremità di un femore di dinosauro, probabilmente un teropode del genere Megalosaurus.
L´icnologia è una disciplina relativamente giovane anche se come i comuni fossili, i segni e tracce lasciati da organismi del passato (soprattutto di vertebrati) erano state notate già nell'antichità.
A quei tempi furono interpretati in chiave mitologica, come impronte lasciate da dei,santi o perfino mostri.
Ancora nel 1800 impronte tridattile ritrovate in sedimenti del Giurassico del Connecticut furono attribuite al corvo liberato da Noe dopo il diluvio universale. Una delle prime interpretazioni scientifiche di cui siamo a conoscenza proviene dal genio di Leonardo da Vinci (1452-1519), che osservando particolari segni sulla superficie degli strati di rocce scrive:
"Come nelle falde, infra l´una e l´altra si trovano ancora gli andamenti delli lombrici, che caminavano infra esse quando non erano asciutte"
Purtroppo come molte scoperte di Leonardo, anche questa non fu mai pubblicata e non contribuisce allo sviluppo delle scienze geologiche.
Anche la prima pubblicazione naturalistica su delle impronte fossili è italiana e data indietro al 1648, il "Musaeum Metallicum" del filosofo e naturalista Ulisse Aldrovandi (1522-1605).
Aldrovandi descrive varie forme e fossili, che in parte riconosce come resti di organismi pietrificati.
Anche le scoperte e conoscenze di Aldrovandi, in contrasto con la religione di quei tempi, furono ignorate e dimenticate.
A quei tempi furono interpretati in chiave mitologica, come impronte lasciate da dei,santi o perfino mostri.
Ancora nel 1800 impronte tridattile ritrovate in sedimenti del Giurassico del Connecticut furono attribuite al corvo liberato da Noe dopo il diluvio universale. Una delle prime interpretazioni scientifiche di cui siamo a conoscenza proviene dal genio di Leonardo da Vinci (1452-1519), che osservando particolari segni sulla superficie degli strati di rocce scrive:
"Come nelle falde, infra l´una e l´altra si trovano ancora gli andamenti delli lombrici, che caminavano infra esse quando non erano asciutte"
Purtroppo come molte scoperte di Leonardo, anche questa non fu mai pubblicata e non contribuisce allo sviluppo delle scienze geologiche.
Anche la prima pubblicazione naturalistica su delle impronte fossili è italiana e data indietro al 1648, il "Musaeum Metallicum" del filosofo e naturalista Ulisse Aldrovandi (1522-1605).
Aldrovandi descrive varie forme e fossili, che in parte riconosce come resti di organismi pietrificati.
Anche le scoperte e conoscenze di Aldrovandi, in contrasto con la religione di quei tempi, furono ignorate e dimenticate.
Chi ha una pelliccia NON PUO' ENTRARE IN CASA MIA
Io l'ho stampata e applicata fuori da casa mia
I miei compagni ed amici che vivono con me hanno abbaiato e miagolato ENTUSIASTI
Per non farci mancare niente.......Qualche volta ritornano!!!!
Ilona Staller, nome completo Elena Anna Staller (Budapest, 26 novembre 1951),
POLITICA - D.N.A.
("Democrazia, Natura, Amore") è il nome della nuova formazione politica. "Il nostro partito è un terzo stato all'interno dello stato per lo stato, poiché è al di sopra di ogni interesse e contrapposizione di partito politico ma per l’interesse sociale e quindi nazionale", spiega l'ex pornostar.
Nel programma del partito, le caste: "Gli indennizzi e gli stipendi delle caste devono essere rapportati ad un paniere di vita così come lo sono quelli di ogni cittadino".
Ilona Staller ha presentato il programma di Dna al club Elle di Roma, nel corso di una serata organizzata dall'associazione Gaycs, che si batte per i diritti di omosessuali, lesbiche e transgender.
Ma non era già andata in pensione dal 2011??
Sono troppo pochi 3.000,00 mensili per 5 anni di (lavoro) dal 1987 al 1992??
("Democrazia, Natura, Amore") è il nome della nuova formazione politica. "Il nostro partito è un terzo stato all'interno dello stato per lo stato, poiché è al di sopra di ogni interesse e contrapposizione di partito politico ma per l’interesse sociale e quindi nazionale", spiega l'ex pornostar.
Nel programma del partito, le caste: "Gli indennizzi e gli stipendi delle caste devono essere rapportati ad un paniere di vita così come lo sono quelli di ogni cittadino".
Ilona Staller ha presentato il programma di Dna al club Elle di Roma, nel corso di una serata organizzata dall'associazione Gaycs, che si batte per i diritti di omosessuali, lesbiche e transgender.
Ma non era già andata in pensione dal 2011??
Sono troppo pochi 3.000,00 mensili per 5 anni di (lavoro) dal 1987 al 1992??