lunedì 9 dicembre 2013

Teatro dell'Opera Garnier


Il Palais Garnier è la tredicesima sala d'Opera a Parigi dopo la nascita di questa istituzione,fondata da Luigi XIV nel 1669.
 La sua costruzione fu decisa da Napoleone III nell'ambito dei grandi lavori di rinnovo della capitale,condotti a termine dal barone Haussmann,su incarico dell'imperatore.
 Per la designazione dell'architetto fu indetto un concorso,vinto da Charles Garnier,un giovane architetto sconosciuto,di 35 anni.
 I lavori durarono 15 anni,dal 1860 al 1875,interrotti da vari eventi quali la guerra del 1870,la caduta del regime imperiale e la Comune. Il Palais Garnier fu inaugurato il 15 gennaio del 1875.


La navata dello scalone è uno dei luoghi più celebri del Palais Garnier.
Lo scalone,in marmo di diversi colori,onice e rame per gli scorrimano e innumerevoli pitture e mosaici è esso stesso un teatro mondano dove si incrocia il pubblico elegante del teatro.
Il soffitto evoca varie allegorie della musica.In fondo alla scala abbiamo le due torciere di bronzo,grandi figure di donne che reggono mazzi di luce.
La sala del teatro è costruita secondo il modello detto "all'italiana" cioè a forma di ferro di cavallo.
Le sue dimensioni sono piuttosto impressionanti:quasi trenta metri di larghezza ,trentadue di profondità per venti metri di altezza. Vi sono circa 1900 posti a sedere in un ambiente dove domina prevalentemente il rosso e l'oro.


La leggenda di un lago sotterraneo è stata resa celebre dal famoso romanzo di Gaston Leroux:Il Fantasma dell'Opera. 
Esiste comunque un serbatoio d'acqua costruito sotto l'edificio:serve a stabilizzare le fondamenta e come riserva d'acqua in caso d'incendio. 
Vi sono anche delle arnie installate sul tetto del Palais Garnier dall'1982:vi sono state piazzate da un attrezzista dell'Opera con l'hobby dell'apicultura.


La Sala rossa e oro disegnata a ferro di cavallo all'italiana è illuminata dall'imponente lampadario di cristallo ed animata dallo splendido soffitto dipinto da Marc Chagall nel 1964,con il suo stile inimitabile.
Il contrasto fra l'architettura storica del teatro e la modernità del soffitto formano un mix straordinario.


La prima cupola del soffitto della grande sala venne dipinta dal pittore preferito di Napoleone III,Jules Eugène Lenepveu (Angers 1819-Parigi 1898).
Questo affresco è oggi nascosto dall'opera di Chagall,agganciata sopra il dipinto originale.

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