sabato 7 dicembre 2013
Il weekend nel mondo
Il weekend di due giorni è un’invenzione recente e risale, nella maggior parte dei paesi e in quasi tutti quelli occidentali, all’inizio del ’900.
Per tutto il medioevo e per gran parte dell’età moderna non c’era una chiara differenza tra il momento del lavoro e quello della festa. I contadini, ad esempio, passavano interi mesi dell’anno senza molta necessità di lavorare, seguendo i ritmi delle piante e del raccolto, mentre i pastori dovevano portare i loro animali al pascolo ogni giorno.
Già all’epoca c’erano dei giorni in cui si poteva quasi completamente evitare di lavorare: le grandi religioni monoteiste avevano – e hanno tuttora – un giorno consacrato alla festa ogni settimana: domenica per i cristiani, sabato per gli ebrei e venerdì per i musulmani.
I paesi islamici
Nei paesi islamici il giorno obbligatorio di festa per motivi religiosi è il venerdì, quindi il fine settimana può essere composto da giovedì più venerdì o da venerdì più sabato.
Quest’ultima, venerdì più sabato, è quella più comoda se si vogliono fare affari e avere relazioni con i paesi occidentali: ma alcuni sacerdoti si sono opposti a concedere il sabato come festivo perché è il giorno sacro per gli ebrei.
In alcuni paesi queste opinioni prevalgono ancora: nello Yemen – che occupa l’angolo sudoccidentale della penisola arabica, accanto all’Oman – in Arabia Saudita e in Afghanistan il fine settimana è ancora fatto da giovedì più venerdì.
Casi particolari
Il Sultanato del Brunei è l’unico paese al mondo ad avere un fine settimana fatto da due giorni non consecutivi.
Si tratta di un piccolo stato, 5 mila chilometri quadrati di superficie: quanto la provincia di Roma, e di mezzo milione di abitanti.
Il paese è a maggioranza musulmana e il venerdì, giorno sacro per l’Islam, è vacanza. Il sabato, però, si lavora e si torna in vacanza la domenica.
Il Nepal, un paese di circa 30 milioni di abitanti a maggioranza induista, segue l’antico calendario vedico -l’antico insieme di testi che avrebbe poi dato origine all’induismo.
Il giorno festivo, quindi, è il sabato e la settimana lavorativa dura dalla domenica al venerdì.
In Israele, un paese a maggioranza ebraica, la settimana lavorativa comincia la domenica e finisce la sera di giovedì, o per alcuni venerdì a mezzogiorno. Il sabato è il giorno di riposo della settimana, lo Shabbat, nel quale gli ebrei più osservanti evitano di compiere molte attività (tra cui ad esempio accendere la luce).
In India e Thailandia la situazione è particolare. La settimana lavorativa in teoria dura dal lunedì al sabato sera, ma ci sono molte eccezioni.
In Thailandia spesso il sabato si lavora solo la mattina, mentre diversi uffici statali hanno iniziato a chiudere nella giornata di sabato.
In India la situazione è complicata dai vari regolamenti adottati dallo stato centrale e da quelli locali: gli uffici centrali sono quasi tutti chiusi il sabato, mentre in diversi stati sono chiusi solo alcuni sabato del mese.
Inoltre: il primo giorno della settimana indiana è la domenica e questo fa sì che, dal punto di vista linguistico, l’espressione “fine settimana” indichi una cosa diversa dai giorni di vacanza settimanale.
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