mercoledì 6 novembre 2013

Reliquiari nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Rom



Sinistra: un chiodo usato nella Crocifissione.A destra: Titulus Crucis o titolo della croce
Il titulus crucis è una tavola di legno di noce, l'iscrizione, é riportata dai quattro vangeli canonici, sarebbe stata apposta sopra la croce di Gesù, quando egli fu crocifisso, per indicare la motivazione della condanna.
L'esibizione della motivazione della condanna, infatti, era prescritta dal diritto romano
E' una reliquia conservata nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e secondo la tradizione sarebbe il cartiglio originario infisso sopra la croce.
Il legno, ritrovato in una nicchia nel 1492 durante lavori di conservazione condotti nella chiesa, reca una parte di un'iscrizione (presumibilmente, ma senza alcuna certezza, frutto di uno smembramento) in caratteri compatibili con quelli del I secolo, da destra a sinistra (compresi i righi in greco e latino), in tre lingue diverse: ebraico, greco e latino.
L'ordine appare diverso da quello riferito da Giovanni (ebraico, latino e greco). Il manufatto è stato datato attraverso un'analisi al carbonio-14 al X-XII secolo.

 

Il testo dell'iscrizione
Nelle rappresentazioni artistiche della crocifissione si riporta tradizionalmente come titulus le sole quattro lettere INRI, iniziali dell'espressione latina "Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum" (letteralmente, "Gesù il Nazareno, Re dei Giudei"), che traduce il testo greco del vangelo di Giovanni.
Similmente sui crocifissi delle chiese ortodosse l'iscrizione ha le lettere INBI, utilizzando il testo greco equivalente ("Ἰησοῦς ὁ Ναζωραῖος ὁ Bασιλεὺς τῶν Ἰουδαίων").
Secondo i vangeli, in realtà, il cartiglio apposto sulla croce riportava come motivo della condanna: "Questi è Gesù, il re dei Giudei :
Il giornalista e antropologo Michael Hesemann.
ha compiuto sulla reliquia un'indagine storica e l'ha sottoposta ad un'analisi di paleografia comparata, e, in seguito alle conferme di esperti studiosi (Carsten Peter ThiedeeLeah Di Segni), ha deciso di rendere noti i risultati delle sue ricerche: il legno della tavoletta è anteriore alIV secolod.C.; la scrittura, in particolare quella latina, risale molto probabilmente alI secolod.C.; il testo è sostanzialmente lo stesso del Vangelo di Giovanni, testimone oculare (secondo lo stesso vangelo) dell'evento.
La sacra reliquia, fu portata a Roma da Gerusalemme dalla madre dell'imperatore Costantino, Elena, nel 325.
Il Titulus Crucis è stato sottoposto alla datazione in laboratorio con il carbonio 14: il legno che lo compone è del 1020 circa.
I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista «Radiocarbon» n. 3, volume 44, (2002) dell'Università di Tucson (Arizona, USA); un ampio e dettagliato articolo in merito è pubblicato sulla rivista del CICAP «Scienza & Paranormale», n. 56, Luglio-Agosto (2004): A. Lombatti,Il Titulus Crucis è falso, pp. 48-50
Se ne deduce alla luce dei fatti che la reliquia sarebbe un falso

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