giovedì 7 novembre 2013

La torre di Babele

La torre di Babele (in eb.: מגדל בבל - migdol bavel; Babele è sinonimo di Babilonia) è la leggendaria costruzione di cui narra la Bibbia nel libro della Genesi: 11,1-9, che presenta un importante parallelo in un poema sumerico più antico, Enmerkar e il signore di Aratta, e nel Libro dei Giubilei (10, 18-27).
Riferimenti più o meno ampi ad essa si trovano anche nelle opere di scrittori d'età ellenistica e romana: nei frammenti di Alessandro Poliistore e di Eupolemo (Eus., Præp. Ev., IX), negli Oracoli sibillini (III. 117-129), in Flavio Giuseppe (Ant. Jud., I.4.3).



« Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.
Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono.
Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco".
Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento.
Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra".
Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo Il Signore disse:
"Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro possibile.
Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro".
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.
Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. » (Gen. 11, 1-9)


Perché il Signore avrebbe dovuto avercela  con quei poveri emigranti che finalmente avevano trovato un angolo dove finalmente stanziare?
Cosa lo fece arrabbiare tanto da confondere le lingue e disperderli sulla terra? 
Prima di questo sciagurato intervento  tutti gli uomini parlando  la stessa lingua, si capivano e quando non ci si capisce nascono gli equivoci e di conseguenza  le guerre
La religione cattolica ci ha propinato la favoletta che il Signore volesse punire l'orgoglio dell'uomo che voleva farsi Dio. 
Fare costruzioni alte o altissime significa paragonarsi a Dio? 
Se questa è la motivazione come mai sono in piedi le piramidi e oggi i grattacieli?

No, questa storia della Torre di Babele non mi convince


Nessun commento:

Posta un commento