lunedì 21 ottobre 2013
Lo Yemen
Pier Paolo Pasolini così descriveva lo Yemen:
"... architettonicamente, è il paese più bello del mondo. Lo stile yemenita, un'enigma solo parzialmente risolto, o di cui solo pochi sanno, se c'è, la soluzione. Sana'a, la capitale, è una Venezia selvaggia sulla polvere senza San Marco e senza la Giudecca, una città-forma, la cui bellezza non risiede nei deperibili monumenti, ma nell'incompatibile disegno... è uno dei miei sogni...".
Ma che bella San'a, con i suoi alti palazzi decorati, ricamati di pietra e di stucchi, le decine di minareti, il Souk al-Milh, dove, in un'atmosfera medioevale si mescolano i profumi di incenso e mirra, del cardamomo, del caffè!
E che meraviglia i centri disseminati quasi ovunque nello Yemen, in un alternarsi di deserti, altopiani, canyon, montagne, vallate e wadi, sono villaggi la cui bellezza lascia senza fiato ... Al Hajjarin, Zabid, Thula con la città fortificata tra le rocce; Jibla con la moschea della regina Arwa; Kawakaban su uno sperone di roccia dominante. Ed ancora ... il miracolo di Shibam, dove, fra il deserto del Ramlat Al Sabatein e aridi altopiani, spiccano indisturbati da più di quattro secoli, i suoi 500 grattacieli di mattoni di terra cruda alti 7-8 piani; Al-Hajjara che spunta tra le nebbie della montagna con i suoi ricami di pietra; At-Tawila con le sue piazzette e i minareti tra i pinnacoli di roccia! E come è incredibile la valle del Wadi Dhahr con il Dar al-Hajar, il palazzo sulla roccia!
E poi c'è la gente ... un popolo fiero, disponibile e cortese.
Bimbi vocianti lungo le vie o affacciati alle minuscole imposte dei palazzi color ocra.
Donne, silenziose presenze, esili corpi avvolte da un velo che risparmia soltanto gli occhi.
Spesso, quando si parla di Yemen la si associa alle basi Al Qaeda, ai rapimenti, ad altri e più generici pericoli ... Non si può ignorare il fenomeno del rapimento ed esistono zone, ben identificate, di fatto pericolose in quanto controllate da gruppi che in passato hanno rapito turisti, rivendicanti diritti verso il governo centrale.
Ma il territorio yemenita è vasto, sarebbe un errore intenderlo del tutto pericoloso e popolato da persone ostili e bellicose.
San'a visitata la sera, nella zona del brulicante ed accattivante souk, è molto meno pericolosa di moltissime altre città europee.
E, poi, c'è Socotra, l'Isola felice, è distante anni luce da qualsiasi problematica di tipo religiosa o tribale che sia.
In questo paese non esiste il servizio di nettezza urbana, a parte a San'a e la spazzatura si accumula ovunque, nelle strade, nelle fogne, sulle porte delle case, nei campi, perfino nelle vasche di raccolta delle acque, dove i ragazzi si tuffano e dove le donne fanno il bucato! Ed i sacchetti di plastica rosa, che vengono utilizzati per commerciare le foglie di qat, la droga diffusissima in Yemen che produce una lenta, costante, leggera dipendenza.
Il qat è una tradizione e viene masticata quotidianamente e non è un'usanza che passa inosservata in quanto la guancia dei masticatori viene deformata dal continuo masticare del bolo.
Non è facile esprimere in poche righe le emozioni che un paese come lo Yemen ti può dare... regno della mitica regina di Saba, è un mondo a sé, è una terra magica ricca di emozioni nelle quali ci si può perdere.. tra i ricami di stucco e i profumi di spezie!
I paesaggi stessi sono strabilianti, si alternano rocce, dirupi e valli verdissime a zone aride e desertiche, per poi raggiungere il turchese e l’azzurro dell’oceano indiano con spiagge bianchissime appartenenti a Socotra.
Insomma facciamoci un pensierino ...
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